Vanquish: Mikami porta nuovo livello di velocità negli shooter
Recensione e videoarticolo di Vanquish, l'ultimo gioco di Shinji Mikami, il celebre creatore della serie Resident Evil. Vanquish è un prodotto che farà felici i fan degli sparatutto per via della sua velocità, pur presentando qualche limite sul piano della longevità.
di Rosario Grasso pubblicato il 29 Ottobre 2010 nel canale VideogamesResident Evil
Tecnologia, sfide e tutorial
PlatinumGames ha usato per Vanquish la piattaforma tecnologica di terze parti CriWare. Si tratta di un motore grafico ampiamente utilizzato nei giochi della passata e della corrente generazione, attualmente impiegato in oltre 2 mila titoli. È sviluppato da CRI Middleware, Inc.
La software house diretta da Mikami ha usato questa tecnologia già in Bayonetta, mentre in Vanquish la troviamo in versione rinnovata. Il frame rate è stabile (abbiamo provato Vanquish su XBox 360), e benché il dettaglio poligonale non sia sostenutissimo la grafica è godibile per la presenza di enormi boss, per la fluidità delle animazioni, per i tanti effetti in post-processing e per il verificarsi di spettacolari grandi eventi sullo sfondo del livello di gioco vero e proprio.
Ottimo anche il comparto audio, che sottolinea con dovizia di effetti i cambiamenti di velocità che occorrono frequentemente in Vanquish. Tutto il gioco si basa su questi cambi di ritmo, adeguatamente sottolineati dall'effetto bullet time che si può creare manualmente o che si verifica automaticamente quando si riduce in maniera drastica la quantità di risorse vitali. La fisica, invece, è affidata al middleware Havok.
Più critico il discorso relativo all'intelligenza artificiale. I membri del nostro team ben presto si rivelano un orpello grafico, visto che quasi tutte le minacce vengono uccise esclusivamente dal giocatore. I compagni del team servono solamente a distribuire il fuoco del nemico, e quindi a impedirgli di concentrarlo sulla sagoma di Sam. Poco convincenti sono anche i waypoint dell'IA, visto che spesso, benché debbano fare solamente pochi passi per via delle ridotte dimensioni delle mappe di gioco, i soldati gestiti dall'IA non riescono a compiere un tragitto razionale.
Nel menu iniziale di Vanquish ci sono anche le sfide, che vengono sbloccate man mano che si procede nella campagna single player. Per ogni atto completato, infatti, verrà sbloccata una sfida che prevede l'uccisione di un numero molto elevato di nemici: prima li si uccide e più punti si conquistano. Anche in questa componente Vanquish si conferma velocissimo: nelle sfide più impegnative rimanere in vita anche per un solo minuto non è impresa facile.
Si possono, inoltre, rifare le missioni completate nella campagna stabilendo di volta il livello di difficoltà al quale affrontarle. A seconda del comportamento in missione, del numero di nemici uccisi, della velocità con cui si finisce il livello e del numero di compagni che rimangono in vita, si ottiene un punteggio. Questo punteggio, dunque, può essere migliorato in qualsiasi momento, rigiocando la relativa missione.
Si può accedere anche alla sezione tutorial, in cui si entra direttamente in contatto con le caratteristiche principali del gameplay. Sam si ritrova all'interno di una stanza bianca, e riceve dettagli e istruzioni da un trainer. In questa sezione, tra le altre cose, si apprendono le abilità consentite dalla tecnologia di aumento delle reazioni.