Xbox: è ancora presto per la realtà virtuale
Il direttore della divisione Microsoft Xbox sostiene che la realtà virtuale non è ciò che la gente sta richiedendo adesso.
di Rosario Grasso pubblicata il 13 Aprile 2015, alle 09:03 nel canale VideogamesMicrosoftXbox
I primi visori di realtà virtuale debutteranno nella seconda metà dell'anno, mentre nel 2016 dovrebbero arrivare dispositivi di sicura qualità in grado di offrire esperienze molto coinvolgenti. Tuttavia, diversi esperti del settore ritengono che la realtà virtuale non sarà di interesse per la maggior parte della community dei giocatori, e tra questi c'è Phil Spencer, direttore della divisione Microsoft Xbox.
"Io non penso che la realtà virtuale sia un fattore determinante adesso", ha detto a Edge. "Non dico che dobbiamo aspettare ancora cinque anni, ma che semplicemente adesso non è così importante. Ritengo, comunque, che sia necessario lavorare sulla realtà virtuale per migliorare l'esperienza di gioco con Xbox One".
In passato Microsoft aveva ammesso di essere stata al lavoro sulle tecnologie per la realtà virtuale, ma di aver incontrato delle difficoltà che ne hanno rallentato lo sviluppo. I principali problemi riguardano la necessità di avere un frame rate stabile su console e basse latenze.
"Si possono realizzare diversi contenuti interessanti in realtà virtuale, e per questo ritengo che sia una tecnologia molto interessante che dobbiamo valutare sia in ambito console che in ambito PC", ha detto Spencer.
Il principale competitor di Microsoft nel settore console, Sony, lancerà la sua soluzione di realtà virtuale per PlayStation nella prima parte del 2016. Project Morpheus, secondo le promesse, sarà il visore di realtà virtuale più completo con refresh rate di 120hz, bassa latenza e superamento del problema della nausea da simulazione.
Queste dichiarazioni di Spencer sono quindi interessate, e probabilmente nascono dal fatto che Microsoft non è ancora pronta per la realtà virtuale. Microsoft sta infatti ultimando i lavori sulla tecnologia HoloLens, che però rientra più nel campo della realtà aumentata che della realtà virtuale.
47 Commenti
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Ceeeeerto. Frega niente a nessuno. E che vuoi che sia???
Diciamo piuttosto: Spencer e altri esperti sanno benissimo ciò che capirebbe pure una scimmia.. ovvero che con le attuali consoles la raltà virtuale non la vedi neanche col binocolo.
Poi, se la fanno bene può anche avere un senso, ma giocare con un bagaglio in testa, che scalda e fa sudare, per sentirsi più immersi... non è una cosa che mi attrae, meglio invece avere ogni cosa attorno possa diventare una componente del gioco (o del lavoro), quello sì.
Poi, se la fanno bene può anche avere un senso, ma giocare con un bagaglio in testa, che scalda e fa sudare, per sentirsi più immersi... non è una cosa che mi attrae, meglio invece avere ogni cosa attorno possa diventare una componente del gioco (o del lavoro), quello sì.
Posso dire che trovo questo commento deprimente? Con tutte le fantastiche applicazioni della realtá virtuale che ci sono...
Poi, se la fanno bene può anche avere un senso, ma giocare con un bagaglio in testa, che scalda e fa sudare, per sentirsi più immersi... non è una cosa che mi attrae, meglio invece avere ogni cosa attorno possa diventare una componente del gioco (o del lavoro), quello sì.
D'accordo a metà. Saresti pesantemente vincolato al mondo reale che ti circonda. Se volessi pilotare una nave spaziale, con l'AR, come faresti?
Era una sorta di "iperbole"... le applicazioni che intende Spencer, che è a cui è riferito il thread, sono quelle ludiche. Non vedo dove la realtà virtuale possa migliorare il gaming... rispetto alla realtà aumentata. Anche perché non si parla di "immergersi" nel mondo virtuale con tutto il corpo, si parla di un visore e di un controller per mano...
Poi il porno aiuta non poco, come ha aiutato Internet, il vhs, e il bluray... per dirne tre.
Dipende da quello che che vuoi ottenere... ma secondo me l'AR andrebbe sfruttata per creare nuove esperienze ludiche, non per migliorare le vecchie, al massimo per diversificarle e rinfrescarle.
Saresti sempre e comunque vincolato all'ambiente in cui ti trovi. Posso immaginare un FPS in un campo VERO, con il paesaggio opportunamente modificato e con oggetti reali (alberi, rocce ecc) modificate per l'atmosfera ma... è molto limitante come cosa e comunque sarebbe VR e non AR.
Posso giocare a scacchi e mangiando una pedina vedrei le animazioni del combattimento... quello si.
Io dico che sono cose diverse.
La realtà aumentata ha applicazioni 90% lavoro o meglio utilità pratiche e 10% ludiche.
La realtà virtuale ha applicazioni 10% lavoro e 90% ludiche.
Di fatto servono tutte e due.
Posso giocare a scacchi e mangiando una pedina vedrei le animazioni del combattimento... quello si.
Guarda che il televisore/monitor ce li hai sempre, come il controller/tastiera/mouse, solo che giochi con occhialini.
A differenza della VR che, allo stato attuale, non fa altro che sostituire il monitor, con la AR lo espandi e crei nuove opportuntà di interazione col gioco.
Quello di cui tu parli è appunto realtà virtuale, la AR fa cose diverse.... studia l'ambiente di gioco e lo sfrutta, non crea nulla. Se hai un tavolino, potrebbe piazzarci sopra la mini mappa di un free-roaming, magari interagibile, ma per gicoare devi sempre guardare il televisore.
O meglio, potrebbe posizionare la mappa con punti di interesse e nemici, tutta intorno a te... sempre sul televisore giochi, ma se giri la testa, sul muro vedi il pallino rosso di un nemico.
Cose così... meno invasive di un pesante visore in testa, che ti impedisice anche di vedere dove metti fisicamente le mani, o dove sei.
Secondo me gli hololens accoppiati con Kinect, potrebbero offrire molte opportunità... se si arriverà a disegnare ologrammi ovunque (software in grado di capie l'ambiente di gioco) e permettere di interagirci muovendo le mani (o il corpo), magari sfruttando Kinect per questo, non sarebbe male.
Poi bisogna vedere quanto sia conveniente farlo...
A differenza della VR che, allo stato attuale, non fa altro che sostituire il monitor, con la AR lo espandi e crei nuove opportuntà di interazione col gioco.
Quello di cui tu parli è appunto realtà virtuale, la AR fa cose diverse.... studia l'ambiente di gioco e lo sfrutta, non crea nulla. Se hai un tavolino, potrebbe piazzarci sopra la mini mappa di un free-roaming, magari interagibile, ma per gicoare devi sempre guardare il televisore.
O meglio, potrebbe posizionare la mappa con punti di interesse e nemici, tutta intorno a te... sempre sul televisore giochi, ma se giri la testa, sul muro vedi il pallino rosso di un nemico.
Cose così... meno invasive di un pesante visore in testa, che ti impedisice anche di vedere dove metti fisicamente le mani, o dove sei.
Secondo me gli hololens accoppiati con Kinect, potrebbero offrire molte opportunità... se si arriverà a disegnare ologrammi ovunque (software in grado di capie l'ambiente di gioco) e permettere di interagirci muovendo le mani (o il corpo), magari sfruttando Kinect per questo, non sarebbe male.
Poi bisogna vedere quanto sia conveniente farlo...
Si ma l'ambiente circostante sarebbe sempre la mia stanza.
Adesso i progetti di device per VR sono ingombranti e fastidiosi, tra qualche anno saranno niente più che una fascia con un oled a 180° davanti agli occhi del peso di pochi grammi.
La realtà aumentata ha applicazioni 90% lavoro o meglio utilità pratiche e 10% ludiche.
La realtà virtuale ha applicazioni 10% lavoro e 90% ludiche.
Di fatto servono tutte e due.
Io l'AR la vedo 100% ludica e che offre un reale miglioramento rispetto a quello che sono stati gli ultimi 40 anni. La VR la vedo come un monitor più immersivo...
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