Harry Potter: Hogwarts Mystery sarà disponibile dal 25 aprile su iOS e Android
Finalmente è stata svelata una data di rilascio del nuovo gioco riguardante la saga di Harry Potter. Hogwarts Mystery sarà ufficialmente rilasciato dal prossimo 25 aprile sia su iOS che su Android. Ecco le indicazioni.
di Bruno Mucciarelli pubblicata il 06 Aprile 2018, alle 17:21 nel canale VideogamesHarry Potter: Hogwarts Mystery verrà ufficialmente rilasciato su iOS e su Android dal prossimo 25 Aprile. Finalmente gli sviluppatori del nuovo gioco della Niantic hanno deciso una data di rilascio e per i fan della saga di Harry Potter inizia ora il countdown. Un gioco che di certo sta creando davvero molte aspettative da chi ha amato il piccolo mago di Hogwarts alle prese con i propri amici, Ron ed Hermione ma anche con i nemici da Malfoy a Voldemort. Gli sviluppatori hanno deciso di replicare le vicende del mago su iOS e Android e il nuovo gioco Hogwarts Mystery permetterà di immedesimarsi proprio nei personaggi dei libri di JK Rowling.
Il gioco dunque sarà disponibile per le due piattaforme mobile ossia iOS e Android dal prossimo 25 aprile e tutti gli utenti che decideranno di scaricare l'applicazione potranno prendere attivamente parte alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. In questo caso verranno smistati in prima persona dal Cappello Parlante che deciderà in base alla loro personalità a quale casa apparterranno nel proseguo del gioco.
Nell'atteso sono stati svelati durante la presentazione della data ufficiale di rilascio dell'applicazione gli attori della saga cinematografica che daranno la voce ai personaggi protagonisti del gioco. Ecco la lista:
- Maggie Smith (Professoressa McGranitt)
- Michael Gambon (Professor Silente)
- Warwick Davis (Professor Vitious)
- Sally Mortemore (Madama Pince)
- Gemma Jones (Madama Chips)
- Zoe Wanamaker (Madama Bumb)
"Se potessi entrare ad Hogwarts come studentessa, non vedrei l’ora di partecipare alle lezioni della classe di pozioni dove insegna Severus, perché è certamente la più insolita" dichiara Maggie Smith, voce dell’amatissima Professoressa McGranitt.
Come spiegato dagli sviluppatori Harry Potter: Hogwarts Mystery presenta sia trame di ampio respiro che storie più brevi. Il gioco presenta un nuovo sistema di incontri in cui le decisioni dei giocatori, sia nelle azioni che nella narrazione, si riflettono nelle loro ricerche e nei modi in cui gli altri personaggi li vedono e interagiscono con loro. Queste possibilità di scelta consentono agli appassionati di Harry Potter di creare il personaggio di partenza del mago o della maga che desiderano diventare.
"Il nostro obiettivo con Harry Potter: Hogwarts Mystery è far sentire i giocatori come se entrassero veramente ad Hogwarts per la prima volta" dice Chris DeWolfe, co-fondatore e CEO di Jam City. "Includendo questi attori tanto iconici quanto incredibilmente talentuosi, ci avviciniamo un passo di più al poter dare ai fan l’esperienza definitiva su Harry Potter".
5 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoNon mi sembra: da quanto si capisce nel trailer, i giocatori sono degli studenti nuovi, e i professori sono gestiti dal gioco.
Comunque sembra già che sia la solita roba basata sulle microtransazioni, e se così sarà, allora no, grazie.
Fra l'altro peccato per Snape, chissà chi gli darà la voce.
Capisco che la domanda sia retorica, ma se vuoi li trovi. Io gioco ad Hearthstone (che non definirei propriamente "basato su microtransazioni", Tiny Wings e Super Hexagon (più o meno vecchi ma belli, puoi andare avanti all'infinito), poi - così su 2 piedi - ho giocato a Monument Valley 1 e 2, Machinarium, Samorost 3, PvZ... e un sacco di altri, che sicuramente non hanno microtransazioni, perché altrimenti non li prendo nemmeno in considerazione.
il gioco è gratis, le microtransazioni non son fatte per rubare soldi ("non shoppo perchè so figo" lol, tipo quelli che "mica lo pago spotify per ascoltare un po di musica" ), ma per finanziare chi ti ha dato il gioco [B][U]gratuitamente[/U][/B] permettendo di svilupparlo o anche solo di remunerare il lavoro dei dev
sempre rimanendo all'esempio di qui sopra: solo perchè spotify permette la riproduzione gratis, ti pare che faccia soldi (una quantità sostenibile intendo) con quel metodo? o forse punta a spingere gli utenti free a diventare premium?
Purtroppo questa è la tipica fallacia logica delle persone poco mature: nuovo non vuol dire migliore.
Seconda fallacia ("falsa dicotomia", ovvero vedere le cose in bianco e nero): la alternative non sono solo 2, ovvero "o rubano oppure l'unico modo per finanziarsi sono le microtransazioni". Gli sviluppatori (fra cui, per inciso, ci sono anch'io) sono andati avanti per decenni (e vanno avanti tranquillamente anche oggiogiorno) con un pagamento una tantum, e se il gioco ha successo non è infrequente che si arricchiscano. Questo basta per dire che le microtransazioni non sono necessarie: al contrario lo scopo è proprio quello di mungere la vacca finché possibile, auspicabilmente all'infinito; il che ovviamente permette all'inizio di ripagarsi i costi ma vuol essere un modo per guadagnare in continuazione semplicemente "sbloccando" parti di gioco già implementate. A te può andare bene, ma se non vedi il problema vuol dire che sei accecato dalle cose nuove e luccicanti, perché non c'è alcun motivo per preferire il "nuovo modo", per cui continui a pagare, al "vecchio modo", per cui paghi e acquisti.
Prima di tutto l'esempio non calza: Spotify offre un servizio che permette di usufruire di un'enorme ("infinita" quantità di canzoni, mentre le microtransazioni di un gioco sono sempre e solo relative allo stesso.
Secondo non è una questione di opinioni ma di fatti, che né io né te possiamo verificare; e al di là di questo è un'opinione probabilmente errata: Facebook e Google sono gratis e fanno decine di miliardi di dollari solo di pubblicità, ed è possibilissimo che anche Spotify possa sopravvivere solo dagli introiti degli utenti che lo usano gratuitamente (non quelli che imbrogliano, ovviamente).
Anche, ma non necessariamente.
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