Condannato a tre anni di servizi socialmente utili il giocatore di Rainbow Six Siege che ha 'swattato' Ubisoft
Un giocatore scorretto di Rainbow Six Siege è stato condannato per una telefonata alla polizia su un finto sequestro di ostaggi negli uffici di Ubisoft Montreal. L'uomo dovrà scontare 3 anni svolgendo lavori socialmente utili e risarcire le vittime.
di Vittorio Rienzo pubblicata il 10 Luglio 2023, alle 15:01 nel canale VideogamesUbisoft
Nel 2020 ha fatto discutere la notizia di un giocatore di Rainbow Six Siege che aveva "swattato" gli uffici di Ubisoft Montreal attraverso una telefonata in cui simulava un'emergenza. Ad alcuni anni dalla denuncia dell'editore, il ragazzo è stato condannato dal tribunale e dovrà scontare, tra l'altro, tre anni di lavori socialmente utili.
Tre anni fa, in piena pandemia, Yanni Ouahioune effettuò una telefonata alla polizia canadese dichiarando che negli uffici di Ubisoft Montreal un gruppo di persone erano tenute in ostaggio. La chiamata fece scattare immediatamente l'intervento delle forze armate che circondarono l'edificio e fecero irruzione nei locali dello sviluppatore.
Il motivo? Il giocatore faceva uso di cheat e fu bannato più volte da Ubisoft dopo aver speso, a detta sua, oltre 1500 dollari in cosmetici. La telefonata fu fatta attraverso un server russo per nascondere la propria identità, ma chiaramente con scarso successo. Naturalmente, appurata l'identità del ragazzo, la società sporse immediatamente denuncia.
A tre anni di distanza, Ouahioune ha ricevuto la condanna: l'uomo dovrà sottoporsi a un trattamento sanitario per l'igiene mentale, seguire un corso di formazione e svolgere lavori socialmente utili per i prossimi tre anni, oltre a risarcire le vittime. Tra queste ultime non ci sarebbero solo i dipendenti di Ubisoft, ma pare che il ventiduenne abbia preso parte a un attacco DDoS contro un ufficio governativo francese e abbia più volte minacciato gli sviluppatori di Minecraft.
"In questo processo ci siamo impegnati a rappresentare gli interessi dei nostri dipendenti che hanno subito le conseguenze di questa falsa emergenza sul sequestro di ostaggi all'interno dello studio di Montreal. Era importante per noi denunciare questo incidente violento e inaccettabile. Per rispetto verso i dipendenti che sono stati colpiti da questo episodio, non commenteremo ulteriormente" ha dichiarato Magali Valence al The Montreal Gazette.
16 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoEcco io insisterei su quella...
E' stato dentro più volte, anche in riabilitazione, ma ogni volta che usciva lo rifaceva, finché non è scappato il morto, tra le altre cose un poveraccio che non c'entrava nulla, visto che uno dei mandanti per perculare lo swattatore aveva dato un indirizzo a caso...
E' stato dentro più volte, anche in riabilitazione, ma ogni volta che usciva lo rifaceva, finché non è scappato il morto, tra le altre cose un poveraccio che non c'entrava nulla, visto che uno dei mandanti per perculare lo swattatore aveva dato un indirizzo a caso...
Nome della serie ?
p.s. che altro si può fare ad ogni modo ad uno così, palesemente disturbato ?
Se da loro sono ancora aperti i manicomi ce lo spediscano !
Magari spendere un paio di parole per usare il termine giusto non sarebbe male....
Mi scuso per il leggero OT... ma tu ci credi che utilizzando Nordvpn, Expressvpn o altro, il tuo anonimato sia garantito ?
Considera che è stata scoperta di recente una falla su TOR che permette di essere individuati
Considera che è stata scoperta di recente una falla su TOR che permette di essere individuati
Vero, ho letto anch'io a riguardo qualche giorno fa.
@silvanotrevi
Lo prendevano, lo prendevano. Se il reato è importante ti beccano, e tanto !
Soprattutto se si è convinti che basti pagare un servizio VPN per essere completamente "anonimi e irrintracciabili" !
Per come la vedo io, da semplice "sistemista", ci vorrebbero "diversi step" in più dei quali ovviamente NON PARLEREMO per raggiungere tale scopo. L'utilizzo di una VPN è appunto solo ultimo della lista.
Tornando in-topic, meglio che non si sia trattato di un delinquente vero ma solo di un mezzo matto.
Purtroppo, notizie alla mano, il web è già sin troppo saturo di delinquenti veri di ogni "razza" (e per razza intendo reati) che le polizie mondiali faticano a rintracciare.
Che poi a rilegger meglio la notizia neanche troppo stupido se si divertiva a lanciare attacchi DDoS...confermo che qualche mese in manicomio non può che giovargli !
Considera che è stata scoperta di recente una falla su TOR che permette di essere individuati
Tor sì è rischioso. Tor non funziona come una Vpn, ha nodi di entrata e nodi di uscita e puoi essere facilmente intercettato. Per essere più sicuri bisognerebbe usare Tor over Vpn ma anche facendo questo non hai la sicurezza massima.
Per quanto riguarda le Vpn il discorso dipende. Se usi una che ha una reputazione affidabile, server ramless, una no log policy stretta, e magari anche dei periodici warrant canary, allora stai sicuro che la tua attività online resta protetta. Poi conta molto anche il quartier generale delle vpn, quelle site in Europa o negli Usa (come ad esempio Tunnelbear) sono meno sicure perché sono paesi appartenenti ai 14 eyes e hanno scarso rispetto della privacy dei cittadini e alto livello di spionaggio. Paesi invece come Panama, le Isole Vergini Britanniche e altri privacy heaven hanno invece una bassa ingerenza nelle attività dei cittadini online e in anni che esistono le vpn in quei paesi non si sono mai verificati episodi di individuazione nè di consegna degli utenti alle forze di polizia. Fece ad esempio scuola il caso di ExpressVPN qualche anno fa, quando il governo turco e la polizia turca non furono in grado di avere da ExpressVPN i logs di un utente sospettato di omicidio proprio per la stretta no log policy di ExpressVPN e per il fatto di essere situata nelle Isole Vergini Britanniche ciò che la rende non vincolata a rilasciare informazioni di intelligence, di cooperazione giudiziaria o di polizia.
Su Tor si usa la tecnica "http etag"
Vedi il problema di fondo consiste che, e questo vale per tutti i servizi vpn, l'utente no sa chi gli offre il servizio.
Se fosse così come indichi tu, allora ci si potrebbe "anche" fidare, ma purtroppo non è così.
ma cos'è? Un servizio telefonico di sicari gratuiti ?
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