Bully 2, Midnight Club e gli altri progetti cancellati da Rockstar: il motivo non è (solo) GTA Online
Un insider avrebbe svelato le motivazioni per cui progetti come Bully 2 e Midnight Club sono stati cancellati da Rockstar. A quanto pare non è stato solo il successo di GTA Online a decretare la fine degli altri titoli.
di Vittorio Rienzo pubblicata il 28 Dicembre 2023, alle 15:16 nel canale VideogamesRockstar GamesGrand Theft Auto
L'insider Synth Potato ha raccolto alcune indiscrezioni su Rockstar Games e sui motivi che hanno spinto la software house a cancellare alcuni progetti minori, ma molto attesi come Bully 2 o un nuovo Midnight Club. A differenza di quanto si possa pensare, pare che non sia stato esclusivamente l'inaspettato successo di GTA Online, ma ci sarebbero degli interessanti retroscena che hanno coinvolto i vertici della società.
Stando a quanto riportato, nel 2014 nacquero alcuni disaccordi sul futuro di Rockstar tra Leslie Benzies, uno dei suoi principali produttori, e gli Houser. Benzies avrebbe voluto che la compagnia si concentrasse sui progetti online mettendo da parte la componente single-player dei giochi. Una proposta che si è scontrata con il dissenso degli Houser che invece volevano continuare a proporre delle storie di spessore all'interno dei titoli.
GTA 5’s Story DLCs, Bully 2 and Midnight Club 5 weren’t cancelled in favour of GTA Online according to devs speaking anonymously.
— Synth Potato🥔 (@SynthPotato) December 26, 2023
According to sources in 2014 Leslie Benzies (One of the most important producers at Rockstar) and the Housers got into a huge disagreement due to… pic.twitter.com/SuI7tjoBmd
Per tale ragione, nello stesso anno Benzies lasciò la società, ma furono diversi gli sviluppatori che lo seguirono e pare che molti di questi stessero lavorando ai DLC di GTA V. Per tale ragione, le espansioni della campagna furono sospese in attesa che gli sviluppatori neoassunti di Rockstar acquisissero le competenze necessarie all'uso del RAGE, il motore di gioco sviluppato internamente.
Tuttavia, durante questo periodo quasi stagnante, gli sviluppatori al lavoro su GTA Online ottennero progressi significativi che avrebbero spinto la software house a dedicare risorse sempre maggiori alla componente multiplayer del gioco.
Dal 2015, l'attenzione fu canalizzata su Red Dead Redemption 2, secondo capitolo del noto western. Così i lavori sulle espansioni di GTA V ripresero solo nel 2016, anno durante il quale sarebbe stato realizzata la prima build di un DLC ambientato a Liberty City. Nel frattempo però, le ambizioni di Red Dead Redemption 2 sarebbero cresciute tanto da spingere la software house a impegnare tutti i suoi studi sul nuovo gioco.
Tutto questo, sommato alla crescente popolarità di GTA Online, avrebbe decretato la fine ineluttabile di tutti gli altri progetti. Il resto poi lo conosciamo e la storia sembra aver dato ragione a Benzies, dato che GTA Online rappresenta adesso la fonte primaria delle entrate di Rockstar, consentendo all'azienda di concentrarsi su un unico grande progetto per volta.
Nel frattempo, l'ex di Rockstar ha fondato una nuova software house, Build a Rocket Boy, impegnata nello sviluppo di Everywhere, un gioco mosso dalla community ispirato a Fortnite e Roblox in cui sono direttamente gli utenti a realizzare ambientazioni, modalità di gioco e quanto altro attraverso un editor interno.
6 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoTuttavia Rockstar è come Apple: può fare quello che vuole. Ha un potere enorme e un consenso immenso nella community dei gamers
Tuttavia Rockstar è come Apple: può fare quello che vuole. Ha un potere enorme e un consenso immenso nella community dei gamers
Bravo SiRvano ! Ho imparato una parola nuova grazia a te !
Il mobbing lo conoscevo, il crunch lo conoscevo solo come esercizio in palestra...
E' anche il croccante in un piatto gourmet
Quanta conoscenza concentrata in un solo thread !
Sai a volte mi dimentico che Internet nasce per condividere informazioni e sapere e quando lo ricordo mi scende una lacrima di commozione.
Se un attuale produzione triplaA single player non è più sostenibile non capisco cosa ci voglia a ridurne le specifiche.
Togliamo l'open world, riduciamo i contenuti in favore di una migliore narrativa e scrittura, inoltre anche le cutsin nei dialoghi non sono indispensabli o se ne fanno semplicemente di meno e non ogni 3 per 2.
Insomma giochi strutturalmente più semplici in stile analoghi a quelli dei Souls Reaver/Darksiders come action in terza persona, con minimappe da sbloccare e gameplay semplice.
Oppure roba in stile Doom/Wolfenstein/Dishonored come analoghi ma di genere sparatutto.
O Divinity Original Sin come RPG puro, che se non sbaglio è stato realizzato da 30 programmatori e un budget modesto.
Se un attuale produzione triplaA single player non è più sostenibile non capisco cosa ci voglia a ridurne le specifiche.
Togliamo l'open world, riduciamo i contenuti in favore di una migliore narrativa e scrittura, inoltre anche le cutsin nei dialoghi non sono indispensabli o se ne fanno semplicemente di meno e non ogni 3 per 2.
Insomma giochi strutturalmente più semplici in stile analoghi a quelli dei Souls Reaver/Darksiders come action in terza persona, con minimappe da sbloccare e gameplay semplice.
Oppure roba in stile Doom/Wolfenstein/Dishonored come analoghi ma di genere sparatutto.
O Divinity Original Sin come RPG puro, che se non sbaglio è stato realizzato da 30 programmatori e un budget modesto.
proprio Rockstar ha reso l'open world una moda, figuriamoci se si mette a fare roba a livello chiusi e rpg a turni senza free roam...
tra i progetti sarebbe stato figo un nuovo The Warriors o una remastered del titolo originale (quest'anno è il 45° dall'uscita del film), se possibile non una schifezza tipo la trilogy...
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