Atari in difficoltà
La software house Atari, prima Infogrames, sembra attraversare un periodo di grande difficoltà. Si paventa la cessione di alcuni team di sviluppo interni.
di Rosario Grasso pubblicata il 20 Febbraio 2006, alle 09:28 nel canale VideogamesAtari
Qualche giorno fa avevamo riportato i risultati finanziari, certamente non brillanti, che Atari ha fatto registrare nello scorso anno fiscale. La software house francese è stata vittima del basso rendimento commerciale di alcuni dei suoi prodotti di punta e di ritardi nelle pubblicazioni di altri (vedi il caso di Getting Up). Inoltre, negli scorsi mesi era stata costretta a cedere importantissimi brand come Civilization e Unreal.
Di oggi la notizia che Atari sarà sicuramente costretta a cedere altri team di sviluppo interni tra quelli che ne realizzano l'ossatura. Insomma, la software house francese, un tempo Infogrames e adesso con il nome di una delle realtà più importanti della storia del videoludo, sembra destinata a ridimensionare pesantemente la sua posizione all'interno del settore.
I team che dovrebbero essere ceduti sono quelli che hanno raggiunto le prestazioni qualitative meno soddisfacenti nell'ultimo periodo, vale a dire Reflections e Shiny Entertainment. La prima viene dal pesante insuccesso di Driv3r ed è attualmente al lavoro su Driver: Parallel Lines. Mentre Shiny Entertainment ha appena finito di realizzare The Matrix: Path of Neo, un altro gioco che non ha certamente sfondato per le critiche o per l'apprezzamento del pubblico.
Ad ogni modo, Bruno Bonnell, storico CEO della società, ha scongiurato che qualsiasi team possa essere venduto prima della fine dei lavori sugli attuali progetti. Si tratta di cessioni che avverranno nel corso del tempo e non pregiudicheranno la qualità dei giochi che sono attualmente in fase di sviluppo.
Atari sta pensando anche ad una poltica di sfoltimento della sua forza lavoro. Sono, infatti, stati licenziati negli scorsi giorni 250 impiegati che lavoravano negli Stati Uniti. Si tratta di una politica che era stata percorsa anche nello scorso febbraio, mese nel quale furono chiusi gli studi in California e nel Massachusetts. La società sta insomma ridimensionando le sue prospettive e reindirizzandosi prevalentemente in Europa.
Negli scorsi giorni, inoltre, Atari ha comunicato che prossimamente sarà tagliato un altro 20% della forza lavoro della società in riferimento a tutti gli impegati che lavorano per lei nel mondo.










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17 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoMa Path of Neo è già in vendita da un pezzo, o sbaglio?
Mi auguro tanto che Atari non sparisca: morirebbe un pezzo di storia videoludica cui molti sono affezionati per i bei ricordi di quando eravamo bambini.
Ciauz!
[QUOTE]Inoltre, negli scorsi mesi era stata costretta a cedere importantissimi brand come Civilization e Unreal.
Cmnq non mi stupisco di certo di questi scarsi risultati: sono riusciti ad inanellare due sòle mostruose come Boiling Point e Path of Neo in pochi mesi, per non parlare appunto di Driv3r. Se i giochi per PC non li sanno fare, lasciassero perdere, sarà meglio per tutti (compresi noi che spendiamo soldi per acquistarli)
gli ha ceduti, quindi non dipendono più da Atari.
BYEZZZZZZZZZZ
Scusa ma, sapendo che i giochi non sono niente di speciale, basta non acquistarli. Che razza di discorso è "se non li sanno fare, non li facciano"? Loro sono liberi di farli, poi è stupido chi li compra sapendo che non valgono i soldi spesi.
Come se ti dicessi: hai usato un italiano errato nel tuo post, non scrivere. Tu scrivi come vuoi, sono affari tuoi. Se loro vogliono produrre giochi che poi vanno in perdita, lo facciano pure: saranno gli utenti poi a non comprarli. Ma se Atari VOLESSE, e ripeto VOLONTARIAMENTE, andare in perdita, non vedo perchè non dovrebbe poterlo fare.
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