Granblue Fantasy: Relink, primo incontro con l'ambizioso action RPG di Cygames - Anteprima

Granblue Fantasy: Relink, primo incontro con l'ambizioso action RPG di Cygames - Anteprima

Siamo stati a Londra per provare in anteprima Granblue Fantasy: Relink, action RPG tratto da un franchise poco conosciuto in Occidente, ma che è stato molto apprezzato in Giappone. Dopo una lunga attesa, Relink si avvicina finalmente al debutto su PC e sulle console PlayStation.

di pubblicato il nel canale Videogames
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Dopo aver conquistato la Terra del Sol levante, Cygames vuole ingraziarsi i videogiocatori occidentali sperimentando un nuovo genere, ma sempre coinvolgendo una delle sue IP di punta. Parliamo di Granblue Fantasy, RPG con combattimenti a turni rilasciato originariamente in Giappone nel 2014 per browser e piattaforme mobile, un titolo che è stato particolarmente apprezzato visti i 25 milioni di download raggiunti in poco più di cinque anni.

Le ultime due iterazioni di Granblue Fantasy prendono le distanze dalla formula turn-based optando per un approccio decisamente più immediato al gameplay. Nascono così il picchiaduro 2.5D Versus: Rising, sviluppato da Arc System Works (BlazBlue, Guilty Gear) e rilasciato proprio poche ore fa, e Relink, un action RPG realizzato con la collaborazione di PlatinumGames, autori della serie Bayonetta e del mai troppo lodato NieR: Automata. Parlando di Relink, poco prima della pandemia di COVID-19 il team di PlatinumGames ha abbandonato il progetto, ma quest'ultimo è andato avanti e, oggi, ha finalmente raggiunto la sua forma finale.

Granblue Fantasy: Relink debutterà a inizio 2024 e noi abbiamo avuto la fortuna di provarlo in anteprima, volando in quel di Londra per incontrare gli sviluppatori e per trascorrere qualche ora in compagnia di questo ambizioso gioco di ruolo. Vi raccontiamo la nostra esperienza.

Relink: un'esperienza inedita nell'universo di Granblue Fantasy

Il progetto originale di Granblue Fantasy coinvolgeva personalità di grande calibro, come il compositore Nobuo Uematsu e l'art director Hideo Minaba, entrambi noti per i loro lavori su Final Fantasy e Lost Odyssey. Ritroviamo il loro contributo anche in Relink, che per l'appunto ci ha immediatamente ammaliati con i suoi incantevoli brani musicali e con un comparto artistico di tutto rispetto, incorniciato da uno stile grafico piuttosto originale.

Meno visibili sono invece i frutti della collaborazione con PlatinumGames. I primi trailer di Relink evidenziavano combattimenti al cardiopalma, che richiamavano quindi il tipico gameplay delle produzioni del team nipponico, ma quando la palla è passata a Cygames il gioco ha cambiato forma: gli scontri sono diventati meno tecnici e adrenalinici a favore di un gameplay più accessibile, adattandosi così ad un pubblico meno hardcore. Il focus resta però improntato sui combattimenti, che non rinunciano ad un elevato livello di sfida quando ci si avvicina alle fasi endgame dell'avventura. Il risultato finale è un intrigante ibrido che vuole accontentare un po' tutti, persino i fan degli MMO, grazie ad alcuni elementi presi in prestito da quel genere.

Se è vero che PlatinumGames ha abbandonato Relink, il suo director non ha mai rinunciato al completamento del gioco. Yasayuki Kaji ha mantenuto le redini del progetto con l'evidente obiettivo di preservare la visione originale dell'RPG, prestando particolare attenzione alla componente action; del resto, in passato Kaji ha contribuito allo sviluppo di colossi quali Metal Gear Rising: Revengeance, Bayonetta 2 e lo stesso NieR: Automata.

Abbiamo incontrato l'ex lead level designer di PlatinumGames a Londra, durante l'evento organizzato da Cygames a inizio dicembre in vista del lancio di Granblue Fantasy: Relink. L'hands-on del gioco è stato suddiviso in due parti: una lunga prova della campagna single player ed una corposa sessione multigiocatore. L'evento si è poi concluso con una presentazione hands-off dell'endgame di Relink, durante la quale gli sviluppatori hanno preso parte ad una spettacolare - e a dir poco impegnativa - boss fight con un temibile drago.

L'impressione generale è quella di avere davanti un titolo massiccio, molto maturo dal punto di vista del gameplay e variegato quanto basta, sia nella composizione del suo setting che nei contenuti offerti nelle numerose missioni. Certo, tale maturità è stata raggiunta dopo un lungo periodo di gestazione (più di sette anni!), ma occorre comunque tenere conto dell'addio di PlatinumGames e di una pandemia che ha rallentato un'intera industria. I nostri feedback iniziali sono assolutamente positivi, ma non mancano dei dubbi.

Un fantastico viaggio al fianco di Gran e Djeeta

Il primo incontro con Granblue Fantasy: Relink è stato inaugurato con la sua campagna single player, la quale propone un'esperienza narrativa lineare senza troppi fronzoli.

La storia del gioco ha inizio in medias res e sembra quasi dare per scontato che il giocatore di Relink conosca già gli eventi precedenti, così come i personaggi che vediamo sullo schermo. Una scelta, quella degli autori, che può innescare una lieve confusione tra gli utenti che non hanno mai provato l'RPG lanciato in Giappone o che non hanno mai letto la serie di light novel tratta dal gioco; specifichiamo che c'è anche un adattamento anime, che con ogni probabilità rappresenta il percorso più semplice per avvicinarsi alla lore di Granblue Fantasy.

In ogni caso, dopo una cutscene introduttiva abbiamo immediatamente impersonato Gran, protagonista maschile di Granblue Fantasy. In alternativa è possibile giocare nei panni della sua controparte femminile, Djeeta, anch'essa presente nell'RPG originale. La 'ciurma' di Gran, che fa da capitano di una gigantesca nave volante, si disperderà in seguito ad un incidente che vede coinvolto anche Bahamut, una delle leggendarie Primal Beast: dopo essere stato evocato da Lyria, la creatura perde inspiegabilmente il controllo e attacca il gruppo di eroi.

Gran precipiterà su un'isola, ma passerà poco tempo prima di ricongiungersi con il resto della compagnia. Insieme, gli eroi visiteranno una città pulsante di vita e interagiranno con i suoi abitanti, raccogliendo prove e indizi che li condurranno verso un'altra Primal Beast che sembra manifestare comportamenti insoliti. Abbiamo quindi partecipato a diverse - e tutto sommato piacevoli - conversazioni con gli NPC e ad altrettante battaglie con goblin e altri pericolosi avversari. Così facendo abbiamo completato i primi tre capitoli della campagna, che di fatto fanno da introduzione alla storia inedita scritta per Relink: si scoprirà che il già menzionato personaggio di Lyria giocherà un ruolo fondamentale nella nuova trama.

Nel corso della nostra prova ci siamo focalizzati sulle missioni principali, ma il gioco propone sin dall'inizio una manciata di side quest a cui dedicarsi tra un incarico e l'altro. Le missioni secondarie sono quasi tutte improntate sull'azione nuda e cruda, con scontri in cui abbiamo affrontati nutriti gruppi di nemici che, in un paio di occasioni, ci hanno persino messo in difficoltà. "Persino" perché il livello di sfida di Relink appare inizialmente troppo basso e solo più avanti, come vedremo, oserà sfoderare gli artigli. Dopotutto, la presenza di alcune impostazioni opzionali che semplificano ulteriormente il gameplay - fino a limitare l'input ai soli comandi di movimento - ci fa capire quanto si voglia avvantaggiare i giocatori meno esperti.

Tornando a parlare della storia in sé, si vede lontano da un miglio l'influenza delle opere giapponesi. Le battaglie sono inframmezzate da alcune scene che sembrano prese pari pari da un anime, ma con un ritmo meno frenetico di quello proposto dalla maggioranza delle serie d'animazione. I dialoghi non lasciano spazio a battute particolarmente originali o memorabili, ma sentiamo di promuovere l'ottima traduzione e l'adattamento dal giapponese. Il terzo capitolo di Relink si conclude con una boss fight, spettacolare dal punto di vista scenografico e abbastanza avvincente per quanto concerne la difficoltà. L'epilogo svela un curioso plot twist che stravolge la narrazione, dando inizio alla vera avventura di Granblue Fantasy: Relink.

Il colpo di scena, in sé, non offre particolari interpretazioni e spiana una strada alquanto prevedibile. Ciononostante, non avendo potuto vedere molto altro in merito alla campagna, vogliamo riservarci la facoltà di saggiare meglio la componente narrativa di Relink in fase di recensione, nella speranza di scoprire un'avventura ancora più emozionante. In compenso, è stata l'occasione perfetta per sperimentare le varie meccaniche dell'action RPG e, nello specifico, del suo combat system, il che ci conduce alla seconda parte del nostro hands-on.

Goblin, grifoni, draghi... e robottoni!

Superate le circa 20 ore richieste per completare la campagna single player di Granblue Fantasy: Relink, i giocatori potranno esplorare il mondo di gioco e raccogliere i numerosi incarichi disponibili. Dopo i titoli di coda, infatti, verrà sbloccata un'intera sequela di nuove side quest a cui prendere parte per affinare le proprie abilità e migliorare l'equipaggiamento del nostro party. Party che potrà essere gestito da un unico giocatore o, più preferibilmente, da una squadra di quattro persone che collaboreranno in tutte le missioni secondarie del gioco.

In occasione dell'evento londinese, Cygames ha invitato giornalisti e content creator a fare squadra per affrontare una serie di boss fight dalla difficoltà variabile. In questa fase avevamo la libertà di scegliere uno dei numerosi personaggi giocabili, ai quali se ne aggiungeranno altri con il lancio del gioco completo. Considerando che ogni combattente è caratterizzato da abilità e armamenti unici, abbiamo colto la palla al balzo per sperimentare diverse 'build'.

Di base, il sistema di combattimento di Granblue Fantasy: Relink è improntato su scontri rapidi, fatti di fendenti, parate e schivate. A queste manovre basilari si affiancano diverse skill attive con cui sarà possibile aumentare la conta dei danni inflitti, incrementare le resistenze del personaggio controllato o applicare vari buff (ai compagni del party) e debuff (ai nemici).

Idealmente, ogni mossa va eseguita con il giusto tempismo e con una certa accortenza, al fine di sfruttare al meglio le altre meccaniche che compongono il combat system. Tra queste c'è la Barra Link, che una volta riempita consente al giocatore di rallentare il tempo e infliggere danni critici al nemico di turno. Troviamo poi le cosiddette Arti Celesti, delle vere e proprie 'ultimate' attivabili dopo aver riempito la relativa barra: se anche i compagni del party attiveranno le loro Arti Celesti, sarà possibile innescare un effetto a catena chiamato Full Burst, che culminerà con un devastante attacco combinato dagli effetti più o meno devastanti.

La riuscita di un attacco Full Burst non è mai scontata, soprattutto se ci si trova in un party formato da altri giocatori reali. Sarà per questo motivo che ogni volta che siamo riusciti a mettere a segno un potente attacco combinato abbiamo provato una grandissima soddisfazione. Certo, il comparto visivo e sonoro di Relink hanno senz'altro contribuito a restituire quel piacevole senso di appagamento attraverso soluzioni ben rodate.

C'è una notevole varietà di build, al punto che non siamo riusciti a provare ogni personaggio disponibile nella versione preview, né a sperimentare tutte le abilità portate in dote da questi. Risulta però chiaro che, in Relink, una squadra efficiente richiede una scelta più attenta dei personaggi. Il nostro party ha affrontato e sconfitto un Grifone senza grandi difficoltà, potendo contare sulla perfetta sinergia tra i personaggi scelti - che includevano combattenti focalizzati sui danni e altri sul supporto. In altre situazioni, come nella boss fight contro uno spaventoso lich di ghiaccio e quella contro una sorta di mecha (avete letto bene), abbiamo trovato difficoltà nel restare semplicemente in vita. In questi casi riteniamo di aver scelto dei personaggi meno adatti al tipo di squadra che avevamo formato, magari popolando accidentalmente il party di troppi attaccanti 'DPS'. In ogni caso, al termine delle boss fight veniva decretato l'MVP, il giocatore che ha ottenuto il punteggio migliore sulla base dei danni inflitti o del supporto fornito.

Errori come il nostro difficilmente si verificheranno quando, dopo il lancio, i giocatori avranno ormai assimilato gran parte delle meccaniche di Relink. Gli stessi giocatori che, magari, inizieranno a scoprire i contenuti endgame del gioco dopo le 40 ore suggerite da Cygames: superata la campagna e le diverse missioni opzionali, dalle quali si ricaveranno gli equipaggiamenti più potenti, i giocatori saranno pronti ad affrontare le sfide più ardue.

Non abbiamo avuto la possibilità di provare in prima persona una boss fight di fine gioco, ma gli sviluppatori si sono presi la briga di mostrarcene una in presa diretta. Il nemico affrontato era il Radis Whitewyrm, una potente creatura draconica che attacca in maniera aggressiva già nei primi istanti della battaglia. Per sperare di sconfiggere un simile boss (di livello 135!), gli sviluppatori hanno messo in piedi la squadra perfetta, formata da quattro personaggi di livello 100. Prima di iniziare al boss fight, ci è stato anche spiegato in che modo le abilità di uno dei combattenti scelti (Vane) si sposino perfettamente con quelle della maga Io.

La battaglia non è durata più di 10 minuti, ma è stata un 'rollercoaster' di emozioni. Il boss ha dato non poco filo da torcere agli sviluppatori stessi, con una serie di attacchi imprevedibili e spesso difficili da evitare. Tra le abilità del Radis Whitewyrm abbiamo visto degli attacchi elementali ad area che ricoprivano gran parte dell'arena: in questi frangenti Relink assume l'aspetto di un autentico bullet hell, costringendo i giocatori ad effettuare manovre estremamente precise per evitare gli attacchi - che azzererebbero all'istante la loro salute, a questi livelli.

Se sono queste le battaglie che attenderanno i giocatori di Granblue Fantasy: Relink, potranno gioire anche i gamer più 'hardcore'. Il team di Cygames ci ha anticipato che ci sono nemici ancora più formidabili dello spaventoso Radis Whitewyrm, il che lascia ben sperare. Sconfiggendo questi giganteschi boss si otterranno equipaggiamenti rarissimi, come amuleti dagli effetti unici o armi di varia natura. Al momento è difficile dirvi quanto possa funzionare il loot system, ma il numero di ricompense sembra appagante e bilanciato con il livello di sfida proposto.

Nutriamo qualche perplessità anche in merito al sistema di progressione. Abbiamo visto com'è possibile arrivare al livello 100 partendo dalla campagna fino ad arrivare ai suddetti combattimenti endgame, ma non sappiamo quanto sia facile raggiungere il level cap e quanto sia veloce il passaggio da un livello all'altro dopo la campagna e dopo le quest aggiuntive. Non sembra esserci una grande personalizzazione sul fronte estetico, ma c'è sicuramente una buona varietà di item equipaggiabili e tante abilità da potenziare nei rispettivi skill tree.

Siamo invece certi della bontà del comparto grafico, caratterizzato da uno stile originale ed estremamente vivace che ben si sposa con le ambientazioni fantasy di Granblue. I fondali sono colorati e piuttosto dettagliati, ma è nelle animazioni che il gioco ci lascia a bocca aperta, con le boss fight che esplodono in un tripudio di luci e colori - e lo fanno senza mai diventare troppo confusionarie. Ineccepibile la colonna sonora firmata da Nobuo Uematsu, che ci ha caricati nei frangenti più concitati e cullati nei più calmi momenti dedicati all'esplorazione.

Con ogni probabilità ci faremo delle idee ancora più chiare quando avremo tra le mani la versione finale di Granblue Fantasy: Relink. Il lancio dell'action RPG di Cygames è previsto per il 1° febbraio 2024, salvo ulteriori rinvii - il debutto era originariamente previsto per il 2022. Le piattaforme scelte sono PC, PS5 e PS4; nulla da fare per gli utenti Xbox, purtroppo.

Per il momento possiamo ritenerci soddisfatti della prima esperienza con Relink. Si tratta di un titolo a dir poco ambizioso, che abbraccia un genere inedito per il franchise di riferimento facendo forza su una formula studiata accuratamente e che, soprattutto nelle fasi iniziali dell'avventura, vuole avvantaggiare i giocatori meno avvezzi. Sembra che ci saranno comunque diverse occasioni per rimpiangere la bassa difficoltà della campagna, con le numerose boss fight che popolano le quest aggiuntive e, soprattutto, il curioso endgame.

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