Total War Warhammer II, ora il più completo degli RTS
Sequel del pluripremiato Total War Warhammer, introduce una campagna mozzafiato ricca di esplorazioni, espansioni e conquiste nel Nuovo Mondo
di Jonathan Russo pubblicato il 15 Novembre 2017 nel canale VideogamesKoch MediaTotal War
Questione DLC
Vale la pena chiedersi, parlando di Total War: Warhammer, se sia più interessante discutere del gioco in sé o della politica di DLC che lo accompagna. Perché è un argomento molto attuale e che tende a mandare in fibrillazione i giocatori. Spesso, quando un gioco viene pubblicato con l’accompagnamento di un abbondante numero di contenuti aggiuntivi a pagamento, non si può fare a meno di nutrire il sospetto che il prodotto finale sia stato sezionato ad arte per consegnare al famigerato day 1 un gioco volutamente “monco” (ma a prezzo pieno), per poi rimpolparlo con i pezzettini tagliati venduti separatamente, cercando di convincere i giocatori a pagare di più per il prodotto finito.
Total War: Warhammer, tuttavia, pur mantenendo una simile impostazione nel proporre miriadi di contenuti piccoli e grandi, alcuni dei quali discutibili (vedi il DLC per aggiungere il sangue nelle battaglie) e non sempre a prezzi contenutissimi, è riuscito a restare dalla parte della ragione in un modo molto semplice. E cioè consegnando alla release un prodotto solidissimo, curato, enorme, divertente e perfettamente godibile e meritevole del suo prezzo di listino anche senza spendere un centesimo nei vari contenuti aggiuntivi.
Total War: Warhammer è riuscito a restare dalla parte della ragione in un modo molto sempliceCerto aveva fatto storcere un po’ il naso il fatto di avere una fazione iconica come il Caos aggiunta tra le opzioni di preordine, o come DLC successivo (sempre a pagamento), specie perché la qualità del DLC in sé si era rivelata abbastanza scarsa. Ma a pochi mesi dalla pubblicazione, è stata anche offerta gratuitamente una fazione giocabile in più, Bretonnia, realizzata con la stessa cura e profondità di gioco di tutte le altre fazioni incluse nel gioco base.
Insomma, c’è una discriminante importante nel modo in cui SEGA e Creative Assembly hanno gestito la politica dei contenuti aggiuntivi, rispetto a tanti altri titoli che sembrano voler pensare solo a come spremere i giocatori. Ed è una scriminante importante anche quando si va a valutare il fatto di aver diviso il brand Warhammer in tre titoli, rilasciati come tre giochi indipendenti a prezzo pieno pur essendo a prima vista “solamente” lo stesso gioco con fazioni diverse (e sottolineo “a prima vista”, perché la realtà non è poi così banale). Vale infatti lo stesso ragionamento: Warhammer e Warhammer II sono entrambi titoli completi, ben distinti, che offrono centinaia di possibili ore di divertimento e tra l’altro vanno a fondersi in un’unica innovativa esperienza di gioco grazie all’idea della campagna Mortal Empires, che fonde le due mappe insieme mettendo tutte le fazioni in gioco contemporaneamente con un sistema ad obiettivi rivisto per l’occasione.
Insomma, prima ancora di parlare del gioco, vorrei chiarire che con Warhammer e Warhammer II non siamo di fronte a quello che a prima vista potrebbe essere etichettato come un mero “money grab”, il tentativo di spremere il giocatore vendendo il titolo spacchettato in tanti piccoli contenutini diversi. Se vi attira l’idea di giocare a un Total War nell’universo creato da Games Workshop, ma non quella di dover sborsare ulteriori soldi per i vari DLC, potete stare tranquilli: Warhammer e Warhammer II, insieme o singolarmente, sono due prodotti eccellenti anche senza spendere un euro in più rispetto al prezzo di ciascuno dei due giochi.
Nuove fazioni
Fatta la doverosa premessa, veniamo a Warhammer II e a cosa lo distingue dal suo predecessore. La prima novità è la più ovvia e sono le quattro nuove fazioni, ciascuna delle quali si presenta con due nuovi Lord dedicati. Abbiamo in primis le due varianti di elfi rimaste (dopo il DLC che includeva gli Elfi Silvani): Elfi Alti e Elfi Oscuri. Così come per il primo capitolo della serie, anche in Warhammer II ogni razza è costituita non solo da una pletora di unità completamente uniche, ricalcate dai modelli degli eserciti del gioco da tavolo, ma anche da meccaniche specifiche che vanno ad alterare in modo significativo l’andamento delle partite.
Gli Elfi Alti ad esempio, si basano molto sull’Influenza, ovvero la loro capacità di intervenire negli affari politici. Hanno la possibilità di “spiare” i propri partner commerciali, vedendo la loro porzione di mappa, e attraverso i vari eventi che si presentano nel gioco possono guadagnare (o perdere) punti Influenza, grazie ai quali possono operare in modo unico sul piano diplomatico: ad esempio seminando discordia tra due fazioni per provocare una guerra, o al contrario per migliorare le relazioni con un’altra fazione e così via.
Quattro nuove fazioni, ciascuna delle quali si presenta con due nuovi Lord dedicatiGli Elfi Oscuri, al contrario, si basano principalmente sulla presenza di schiavi nella loro società. Gli schiavi si ottengono ovviamente sconfiggendo nemici e conquistando le loro città, e la presenza di un alto numero di schiavi nelle fortezze degli Elfi Oscuri garantisce importanti bonus economici (ma anche delle penalità all’ordine pubblico se la situazione dovesse sfuggire di mano).
Tra le nuove fazioni ci sono anche gli Uomini Lucertola e gli attesissimi Skaven. Gli Uomini Lucertola, nonostante l’apparenza bestiale, sono in realtà eredi di un’antichissima razza di creature sagge e fortemente predisposte alla magia; come tali, godono di un’unica “rete geomantica” che mette in comunicazione i loro avamposti amplificando i bonus dei “comandamenti” (gli ordini che si possono dare alle varie province per farle focalizzare sulla produzione di unità, la crescita economica, la sicurezza dell’ordine pubblico e così via).
Gli Skaven infine, hanno una solo preoccupazione: mangiare! Un po’ come per gli Elfi Oscuri, devono restare in una costante situazione di guerra per catturare prigionieri da mangiare successivamente. Far scendere sotto la soglia minima le “provviste” rischia di creare situazioni veramente esplosive per le orde degli uomini topo... con malus enormi praticamente sotto ogni aspetto. Come dicevamo, ogni fazione presenta una miriade di unità del tutto uniche, e anche in combattimento le strategie sono legate a doppio filo alle caratteristiche di ciascuna razza. Elfi Alti ed Elfi Oscuri hanno truppe disciplinate ed efficienti più o meno in ogni reparto, mentre gli Skaven hanno un vero e proprio mucchio selvaggio di mostruosità, insieme alle loro spettacolari unità tecnologiche (la Ruota del Fato è una meraviglia da vedere in azione), ma attenzione a come vengono schierati perché nonostante i numeri soverchianti, i sorci scappano facilmente...
Gli Uomini Lucertola hanno per molte unità il “rischio” di entrare in uno stato di frenesia che li rende impossibili da controllare direttamente: vanno fuori di testa e cominciano a picchiare a destra e a manca (anche se non hanno speranze di vincere). Le loro truppe spesso sono davvero devastanti ma corrono il rischio di finire in situazioni disperate se non sono giocate con attenzione.
Nuovi obiettivi: il Vortice
Un’altra novità fondamentale è il passaggio a un obiettivo unico per la campagna single player, ovvero la conquista del Grande Vortice. Situato al centro della nuova mappa di gioco, il Grande Vortice assorbe le energie magiche dal mondo, evitando che le forze del Caos possano diventare troppo potenti.
Ciascuna fazione ha motivi specifici per voler conquistare il Vortice: gli Elfi Alti, che lo hanno creato, vogliono mantenerlo al sicuro. Gli Uomini Lucertola ritengono di poterlo utilizzare meglio dei “giovani” elfi. Malekith e i suoi Elfi Oscuri ne vogliono assorbire i poteri. E gli Skaven generalmente lo vogliono perché sarebbe sicuramente utile per fare casino.
Passaggio a un obiettivo unico per la campagna single player, ovvero la conquista del Grande VorticeLa conquista del Vortice non è affare semplice. Per poterlo controllare è necessario sbloccare una serie di rituali, e per sbloccare questi rituali ogni fazione deve collezionare un elevato numero di pergamene: un po’ si ottengono tramite la conquista di alcune città specifiche, un po’ si ottengono completando le numerose missioni offerte dal gioco stesso.
La cosa interessante è che l’AI della campagna è tutt’altro che passiva nel suo perseguimento del Vortice, e se il giocatore si muove troppo in ritardo rischia di finire davvero troppo indietro nella corsa alla vittoria. Ci sono vari modi per contrastare un avversario in vantaggio: oltre al semplice cercare di andare a casa sua con le peggiori intenzioni, si può provare a manipolare le altre fazioni (incluse le tantissime fazioni “minori”) per metterle contro al bersaglio, o più prosaicamente assoldare una compagnia di mercenari per un intervento armato che vada ad assediare la città in cui il rituale è in corso.
Il livello di sfida è comunque elevato e interessante, e sembra meglio pensato e bilanciato della meccanica dell’invasione del Caos di Warhammer I (che ad oggi ritengo fosse il più evidente difetto del primo capitolo).
In più, al momento della stesura di questo articolo, manca pochissimo all’apertura dei cancelli per la campagna Mortal Empires, ovvero la fusione dei due titoli in un’unica mappa con tutte le fazioni di gioco e con obiettivi nuovi (non sarà presente il Vortice in questo caso) pensati specificamente per ogni razza. Una prospettiva di gioco mastodontica e interessante che tra l’altro legittima ancora di più il fatto di comprare entrambi i giochi.
Aspetto tecnico
Nulla da dire riguardo al lato tecnico che non valga già per Total War: Warhammer. Graficamente si parla di un titolo superlativo, che tra l’altro in questo secondo capitolo migliora ancora di più la bellezza dei suoi scenari durante le battaglie (una cosa tra tante, i templi in stile america precolombiana nelle giungle di Lustria). Il design e i dettagli dei modelli dal più misero degli Skaven al più gigantesco degli Stegadon, sono davvero fenomenali, così come le animazioni in battaglia e i piccoli ma spettacolari dettagli (prendete un Carnosauro e mandatelo alla carica in mezzo a un reggimento, e guardate i nemici che volano via, e quelli che vengono presi tra le fauci e divorati come se niente fosse...). Il mondo di gioco, in particolare proprio nelle battaglie, è vivo come non mai.
Il mondo di gioco, in particolare proprio nelle battaglie, è vivo come non maiResta su alti livello anche il comparto sonoro, specie per quanto riguarda gli effetti, ma è davvero la grafica a sbancare tutto in questo nuovo erede della serie Total War. Rimane un gioco per certi versi un po’ pesante in termini di requisiti hardware, anche se non è davvero necessario avere un PC top gamma per goderlo anche ai massimi dettagli (lo abbiamo provato su una NVIDIA 970 con un processore i5 2500 e 16 GB di RAM, tutto ad ultra senza sbavature). Quasi indispensabile però avere un SSD per evitare i caricamenti delle battaglie che, altrimenti, risultano veramente oppressivi.
Conclusioni
Total War: Warhammer II è un titolo di assoluta eccellenza, a cui è davvero difficile muovere critiche. Pur rimanendo nel solco tracciato con altrettanta eccellenza dal suo predecessore, le nuove razze e il nuovo approccio alla campagna garantiscono un’esperienza di gioco assolutamente nuova, sicuramente abbastanza da giustificare l’acquisto del secondo capitolo come gioco a sé. A maggior ragione poi se si considera l’attivazione dell’aggiornamento (gratuito) Mortal Empires che fonde le due campagne di gioco in una sola. Ogni fazione è delineata in modo unico e accattivante, dal design delle unità, alle opzioni strategiche, al metodo di combattimento. Graficamente parliamo di un titolo splendido e curato con dettaglio maniacale. E soprattutto, parliamo di un gioco divertente, profondo, con un livello di sfida non banale (nonostante i limiti intrinseci ai giochi di strategia), e, non dimentichiamolo, moddabile dagli utenti. Abbiamo già parlato ampiamente della politica dei DLC e vedremo cosa ci riserverà il futuro per questo secondo capitolo, ma anche per chi non è interessato ad acquistare contenuti aggiuntivi, ribadiamo: Warhammer, in entrambe le sue incarnazioni, è una serie che merita senza ombra di dubbio l’acquisto e garantisce centinaia di ore di divertimento anche senza alcun DLC.
PRO
- Graficamente maestoso
- Innovativo senza stravolgere le già buone meccaniche di base
- Nuove fazioni uniche e ben realizzate
- La fusione con la mappa e le fazioni di Warhammer I
- I tanti DLC a pagamento sono davvero opzionali, il gioco è solido e completo
CONTRO
- Non tutti digeriranno la suddivisione in tre giochi a prezzo pieno e l’alto numero di DLC a pagamento
- Caricamenti molto lenti in mancanza di un SSD
8 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoAi negativi aggiungerei l utilizzo del warscape3 che ha mostrato parecchie limitazioni in tutte le salse in cui è stato proposto e gli assedi che continuano ad essere orribili
Anche se magari fanno schifo come Rome II
E anche se la politica DLC è quanto di più vergognoso si sia mai visto
Fosse stato un gioco completo l'avrei anche comprato al D1, ma ste cose proprio non le sopporto.
Anche perchè di solito quando escono DLC o espansioni il gioco l'ho già bello ceh finito e non avrei voglia di riprenderlo, percui alla fine ho speso 60€ per giocare un gioco incompleto.
Fosse stato un gioco completo l'avrei anche comprato al D1, ma ste cose proprio non le sopporto.
Anche perchè di solito quando escono DLC o espansioni il gioco l'ho già bello ceh finito e non avrei voglia di riprenderlo, percui alla fine ho speso 60€ per giocare un gioco incompleto.
Quoto in toto.
Magari non due anni ecco, solitamente li compro dopo mezza tonnellata di patch. Almeno me li gusto già sistemati e completi, senza spammare lamentele tipiche del day one.
ma se il vecchio mondo e' stato disintegrato dal caos, perche' non farlo ambientato in Age of Sigmar? Almeno per amor della continuita' della storia...
Fosse stato un gioco completo l'avrei anche comprato al D1, ma ste cose proprio non le sopporto.
Anche perchè di solito quando escono DLC o espansioni il gioco l'ho già bello ceh finito e non avrei voglia di riprenderlo, percui alla fine ho speso 60€ per giocare un gioco incompleto.
da 10 anni NON compro un gioco appena uscito, aspetto sempre promozioni in Steam o altro, pago la meta' e ho un gioco perfetto, altrimenti pagherei il doppio per una versione beta
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