Ci sarà una serie TV di Assassin's Creed
Nonostante il sostanziale insuccesso del recente film, Ubisoft sembra intenzionata a riprovarci tramite il formato della serie TV.
di Rosario Grasso pubblicata il 23 Marzo 2017, alle 14:01 nel canale VideogamesUbisoftAssassin's Creed
Il recente film di Assassin's Creed con Michael Fassbender è stato accolto in maniera contrastante: c'è chi lo ha apprezzato, chi lo ha considerato poco memorabile. Su Metacritic, comunque, non vanta una media valutativa così alta, fermandosi a 36/100.
Nonostante questo, Ubisoft sembra intenzionata a continuare su questa strada, confermando l'esistenza del progetto sulla serie televisiva in un momento in cui non è chiaro il destino della parte videoludica, con un nuovo Assassin's Creed che ancora non è annunciato.
"Vogliamo realizzare qualcosa di cui poterne andare fieri", ha scritto Aymar Azaizia, head of content per Assassin's Creed, su Reddit AMA, confermando il "TV Show project". Un articolo sulla Reuters l'anno scorso aveva anticipato l'esistenza del progetto: Ubisoft sarebbe stata infatti in trattative con Netflix per la realizzazione della serie TV su Assassin's Creed.
L'impegno di Ubisoft nel settore "live action" è sempre più pronunciato, visto che ha recentemente reso pubblico il corto Ghost Recon Wildlands: War Within the Cartel e visto che sta realizzando un documentario per trasmettere in maniera più diretta il mondo dei cartelli della droga in Bolivia che fa da sfondo alle vicende del nuovo Ghost Recon. Prince of Persia è passato al cinema già negli anni scorsi, mentre in futuro toccherà anche a The Division.
10 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoChe poi magari in un gioco si potrebbe anche accettare, ma in un film o serie TV proprio no. (anche se forse d'altro canto, è più accettabile in un film che in un gioco come espediente...)
L' unica maniera in cui possono riuscirci è chiudendo Ubisoft
Tuttavia è evidente che come dice PietroGiuliani per ubisoft il brand è solo una vacca da mungere... hanno esaurito il filone narrativo dei videogame al limite concepibile, hanno creato ogni possibile gadget e accessiorio brandizzato, l'unica via che rimane per fatturare dal brand è quello di lanciarsi nel settore film e telefilm a cui il brand AC secondo me si presta molto bene e con ottime potenzialità...
Tuttavia è evidente che come dice PietroGiuliani per ubisoft il brand è solo una vacca da mungere... hanno esaurito il filone narrativo dei videogame al limite concepibile, hanno creato ogni possibile gadget e accessiorio brandizzato, l'unica via che rimane per fatturare dal brand è quello di lanciarsi nel settore film e telefilm a cui il brand AC secondo me si presta molto bene e con ottime potenzialità...
Sì non era male come intrattenimento ed effetti speciali... fa passare due orette piacevoli.
Alla fine dei salmi mi pare però che tutti i "film d'azione americani" (dico per capirsi, vedete quello che volete nella non-definizione) degli ultimi diciamo venti anni siano sempre più un lavoro di copia-incolla.
Io dico che ad essere buoni si possono ricondurre tutti a tre-quattro brogliacci di trama, con minime variazioni perlopiù cosmetiche.
Ma soprattutto sono incardinate su dei cliché che hanno una funzione chiaramente commerciale, di selezione del target; es.: adolescente-sfigato-reietto-incompreso-con-capacità-speciali-che-salva-il-mondo.
1. Una bella quantità di adolescenti sfigati e mediocri si riconoscono nel modello, vengono titillati nel loro ego perché immedesimandosi dimenticano di essere mediocri e si immaginano di valere qualcosa.
2. ???
3. Profit!
Le serie non le tollero per gusto personale... tutte le volte che un episodio o - peggio ancora - una stagione non si conclude, per consentire la produzione di una seconda/terza/n-sima stagione mi sale il nervoso, mi sento preso in giro...
Per questo motivo le mie preferite (cioè più o meno le uniche che guardo di tanto in tanto) sono Band of Brothers e The Pacific.
dopo uno o due sottotitoli, toglili.
se devo andare al cinema per leggere, stò a casa che faccio prima.
è quello, secondo me, che ha reso il film "pesante" a molti.
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