Xbox e Windows NT 3.5: rubati i codici sorgente

Xbox e Windows NT 3.5: rubati i codici sorgente

Il codice sorgente della console Xbox originale di Microsoft è stato reso pubblico online, insieme al codice del vecchio Windows NT 3.5. Microsoft ha confermato la notizia

di pubblicata il , alle 17:21 nel canale Videogames
MicrosoftXbox
 

Il codice sorgente della Xbox originale include il kernel del suo sistema operativo, una versione personalizzata per gli scopi della console di Windows 2000, con supporto alle DirectX 8. Ci sono conferme che il sistema operativo di Xbox trapelato sulla rete sia autentico: è online dall'inizio del mese. Fanno parte del materiale trafugato anche l'Xbox Development Kit, gli emulatori usati per i test interni e la documentazione.

Microsoft, che ha confermato la perdita di dati a The Verge, si affretta a puntualizzare che programmatori di emulatori erano già in possesso di questo materiale e che quindi non ci sarà un incremento di emulatori dell'originale Xbox o altri sforzi similari in ambito homebrew.

Xbox originale

Già sono in circolazione diversi emulatori della Xbox originale, come CXBX, XQEMU e CXBX Reloaded, ma non riescono a emulare il kernel della console. Senza il codice sorgente è un'operazione molto difficoltosa: lo fa Microsoft, rispetto ai giochi Xbox e Xbox 360, ma solo su Xbox One, mentre questo supporto non è stato finora esteso a Windows 10.

Oltre al materiale sulla Xbox, è apparso online anche il codice di una versione quasi definitiva di Windows NT 3.5. Il codice sorgente include tutti gli strumenti di compilazione necessari e dovrebbe consentire agli appassionati di esplorare in profondità il vecchio sistema operativo. Poiché il supporto di Windows NT 3.5 è terminato nel dicembre 2001, il sistema operativo viene utilizzato su un numero ridotto di PC: quindi, il leak del suo codice sorgente non è un problema significativo.

Microsoft è sempre stata molto protettiva nei confronti del codice sorgente dei suoi sistemi Xbox e Windows. Nonostante questo, nel corso degli anni si sono verificati leak anche piuttosto importanti. Una parte del codice sorgente di Windows 2000 e Windows NT 4 è stata pubblicata nel 2004, e lo stesso è capitato anche a Windows 10 nel 2017.

Insignia

Insignia

Insieme alla notizia del furto di codice, arriva l'annuncio che i servizi online della Xbox originale verranno ripristinati, ovviamente da un gruppo esterno a Microsoft. Si chiameranno Insignia e nell'autunno 2020 inizieranno a ospitare i primi giochi funzionanti. La prima Xbox è una macchina da gioco iconica e ci sono ancora molti appassionati che la usano e la prendono a punto di riferimento.

Microsoft ha però interrotto il supporto Xbox Live a Xbox, ed è quindi impossibile giocare online allo stato attuale delle cose. I responsabili di Insignia hanno anche caricato un video su YouTube con il quale mostrano come sia possibile creare un account per il nuovo servizio, che è privatamente in fase di sviluppo dallo scorso anno. Sembra che una beta privata sarà lanciata a breve.

18 Commenti
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gpat22 Maggio 2020, 17:45 #1
Magari stavolta ReactOS riuscirà ad arrivare alla versione 1.0
bonzoxxx22 Maggio 2020, 19:16 #2
Originariamente inviato da: gpat
Magari stavolta ReactOS riuscirà ad arrivare alla versione 1.0


La mia ancora funziona col suo glorioso HDD PATA da 8GB
cdimauro22 Maggio 2020, 22:03 #3
Originariamente inviato da: gpat
Magari stavolta ReactOS riuscirà ad arrivare alla versione 1.0

E uscirà qualche emulatore XBox.

C'era già stato il leak dei sorgenti del GameCube (di cui però ci sono già ottimi emulatori), ma questo di XBox e addirittura dell'intero Windows NT 3.5 è una spanna sopra. Anche perché l'XBox montava una speciale versione di Windows 2000, che è di gran lunga più aggiornato di NT 3.5. Anche se sono passati 20 anni, sono sorgenti di un enorme valore.

P.S. Ho una splendida XBox, Wii e Wii U, ma a loro preferisco gli emulatori perché consentono di superare i limiti delle console (uno su tutti la risoluzione).
bonzoxxx22 Maggio 2020, 22:45 #4
anche io ho xbox e wii, mai provato l'emulatore, sai consigliarmene uno per xbox?
cdimauro22 Maggio 2020, 23:06 #5
Non c'è. Ecco perché magari adesso ne verrà realizzato qualcuno.
bonzoxxx22 Maggio 2020, 23:37 #6
Originariamente inviato da: cdimauro
Non c'è. Ecco perché magari adesso ne verrà realizzato qualcuno.


giusto
ionet23 Maggio 2020, 01:02 #7
Microsoft, che ha confermato la perdita di dati a The Verge, si affretta a puntualizzare che programmatori di emulatori erano già in possesso di questo materiale e che quindi non ci sarà un incremento di emulatori dell'originale Xbox o altri sforzi similari in ambito homebrew.

cioe'
di quale altro materiale si parla?chi lo ha rilasciato?a chi?per cosa?che ne hanno fatto?
biometallo23 Maggio 2020, 01:11 #8
Originariamente inviato da: cdimauro
Non c'è. Ecco perché magari adesso ne verrà realizzato qualcuno.


Come no? Ci sono eccome, in particolare sono anni che si parla del CXBE che mi pare sia stato il primo a far girare giochi commerciali che è proseguito poi con il CXBE reloaded



https://www.youtube.com/watch?v=urytyPoH6ag

(preciso che non mi ci sono mai cimentato, anzi a conti fatti non credo di essere mai andato oltre l'emulazione del Nintendo64)
cdimauro23 Maggio 2020, 06:58 #9
Sì, se ne parlava da anni, infatti, ma non ne veniva fuori niente.

Ho visto questo CXBE reloaded, e sembra promettente, ma ha ancora una valanga di problemi di compatibilità coi giochi (se guardi al bug track su github).

Comunque la situazione adesso dovrebbe notevolmente migliorare. Checché ne dica Microsoft, avere tutti i sorgenti a disposizione consente di capire in che modo è implementato il codice reale della console, e quindi emulare anche "corner case".
pabloski23 Maggio 2020, 13:09 #10
Originariamente inviato da: gpat
Magari stavolta ReactOS riuscirà ad arrivare alla versione 1.0


Peccato che fu proprio il furto dei sorgenti di parte di Windows 2000 a rallentare ReactOS per oltre un anno. Perchè furono costretti a lanciare un audit, in quanto si sospettava che qualcuno avesse mandato pezzi del codice rubato sotto forma di patch per ReactOS.

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