Steam vieta la pubblicazione di giochi con pubblicità: 'rendete a pagamento le applicazioni'
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Con un aggiornamento dei termini di Steamworks, Valve ha ricordato agli sviluppatori che non è consentito inserire nei propri software pubblicità che costringano l'utente a interagire con esse. Piuttosto, possono rendere la loro applicazione ed eventuali contenuti aggiuntivi a pagamento.
di Vittorio Rienzo pubblicata il 11 Febbraio 2025, alle 07:01 nel canale VideogamesValveSteam
Come notato dai colleghi di PC Gamer, un aggiornamento dei termini di Steamworks vieta categoricamente le pubblicità all'interno dei giochi attraverso piattaforme terze. In buona sostanza, non è possibile basare i ricavi del proprio gioco sulle pubblicità che interrompono il gameplay o, in generale, costringano l'utente a interagire con esse per continuare a giocare.
"Gli sviluppatori non dovrebbero utilizzare le pubblicità a pagamento come modello di business, come richiedere ai giocatori di guardare o in qualche modo interagire con le pubblicità per continuare a giocare, così come limitare il gameplay" si legge nel nuovo documento.
Nel caso in cui il videogioco o l'applicazione integri questo tipo di pubblicità, gli sviluppatori sono costretti a rimuoverle prima di pubblicare il proprio software. Inoltre, per garantire un profitto agli sviluppatori, Valve suggerisce di rendere l'applicazione a pagamento, con un acquisto unico, e fornire gli ulteriori contenuti come pacchetti da acquistare separatamente (DLC).
È importante sottolineare che la pubblicità è vietata anche per offrire ricompense agli utenti. In pratica, non è possibile richiedere agli utenti di interagire con la pubblicità per acquisire valuta di gioco o altri contenuti.
Per quanto la pagina su Steamworks sia nuova, in realtà la politica in sé non lo è. Come ha riportato SteamDB su BlueSky, Valve applica queste restrizioni da almeno 5 anni per i software pubblicati sulla sua piattaforma.
Valve has created a dedicated page describing that in-game ads or ad-based revenue models are not allowed in Steam games. This has been reported as a new policy, but this has been the case for at least 5 years as seen on the pricing page, there just wasn't a separate page.
— SteamDB (@steamdb.info) 10 febbraio 2025 alle ore 11:43
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Per chi ha avuto a che fare con giochi o applicazioni su smartphone, avrà sicuramente capito a quale tipo di pubblicità fa riferimento Steam. La maggior parte dei free-to-play su piattaforme mobile costringono l'utente a guardare video o interagire in qualche modo con le pubblicità in qualsiasi caso, a volte con una frequenza tale da rendere l'esperienza frustrante.
Valve sta quindi tentando di preservare l'esperienza che da anni caratterizza il gaming su PC e non solo. La società ha anche vietato la pubblicazione di giochi basati su NFT o criptovalute e richiede che venga reso noto agli utenti l'utilizzo dell'IA generativa per la creazione dei contenuti.
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