Sbarter cambia le sfide nei videogiochi: ecco una nuova forma di competizione legale basata solo sull'abilità

Sbarter cambia le sfide nei videogiochi: ecco una nuova forma di competizione legale basata solo sull'abilità

Un'organizzazione svizzera propone un nuovo sistema che permette ai giocatori di puntare piccole somme sulle proprie prestazioni nei videogame. Tutto passa per smart contract su blockchain e controlli rigorosi di identità

di pubblicata il , alle 16:51 nel canale Videogames
 
Sbarter, organizzazione non profit con sede a Zurigo, ha presentato quello che definisce il primo protocollo conforme alle normative per il gaming basato sull'abilità. In parole semplici, si tratta di un sistema che consente ai giocatori di scommettere piccole somme di denaro sulle proprie prestazioni nei videogiochi, con vincite decise unicamente dal risultato ottenuto nella partita.

Il meccanismo è piuttosto chiaro: un giocatore sfida un altro in un titolo compatibile con Sbarter e stabilisce una puntata minima. Al termine della partita, il risultato viene verificato da un publisher che agisce come arbitro neutrale, senza modificare in alcun modo il gameplay. Una volta certificato l'esito, la blockchain entra in azione: uno smart contract distribuisce automaticamente la somma al vincitore, eliminando la necessità di intermediari e garantendo la tracciabilità delle transazioni.

Sbarter

Per evitare abusi o attività illecite, Sbarter integra strumenti di identificazione obbligatoria (KYC), controlli antiriciclaggio (AML), filtri geografici e restrizioni d'età che bloccano l'accesso ai minori di 18 anni. L'obiettivo dichiarato è offrire un modo sicuro, trasparente e conforme alla legge per inserire competizioni a premi nei videogiochi, senza trasformarli in piattaforme di gioco d'azzardo.

Secondo l’azienda, il protocollo mira a creare una "terza via" di monetizzazione, alternativa agli acquisti in-app e alla pubblicità, due modelli ormai saturi. Con Sbarter, gli sviluppatori potrebbero guadagnare tramite commissioni sulle partite e sull'utilizzo del sistema, senza rinunciare all'equilibrio economico interno ai loro giochi.

Sbarter

Gli analisti vedono nel segmento del gaming skill-based un mercato potenziale superiore ai 40 miliardi di dollari a livello globale. Dietro al progetto Sbarter c'è un team di circa 40 professionisti con esperienze in EA, Microsoft, Sony PlayStation, SEGA, Sportradar e NetEnt. Dopo due anni e mezzo di sviluppo, l'azienda ha aperto un round di finanziamento Series A da 40 milioni di euro per espandere il protocollo e portarlo su scala internazionale. Il lancio è previsto per il primo trimestre del 2026.

Il presidente Alessandro Fried ha spiegato che l'intento non è solo aggiungere premi o ricompense, ma "ridefinire la competizione digitale con un sistema che rispetta sia i giocatori che i publisher". Se l’idea attecchirà, Sbarter potrebbe introdurre una nuova forma di competizione nel gaming online, dove la sfida resta basata sull'abilità, ma con un ritorno economico reale e controllato.

Resta da capire se il pubblico e gli editori accoglieranno un modello che mescola videogiochi, finanza decentralizzata e regolamentazione legale. Ma il progetto, almeno sulla carta, punta a offrire un terreno di gioco più equo e sicuro per chi vuole misurarsi con le proprie abilità. Altre informazioni si trovano sul sito ufficiale.

4 Commenti
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DevilsAdvocate08 Ottobre 2025, 17:16 #1
"Resta da capire se il pubblico e gli editori accoglieranno un modello che mescola videogiochi, finanza decentralizzata e regolamentazione legale."

Direi che resta da capire quale beneficio ne ottengono in cambio dei loro soldi, visto che è un ennesimo modo di monetizzare in un mercato già saturo e infestato.
demon7708 Ottobre 2025, 18:46 #2
Originariamente inviato da: DevilsAdvocate
"Resta da capire se il pubblico e gli editori accoglieranno un modello che mescola videogiochi, finanza decentralizzata e regolamentazione legale."

Direi che resta da capire quale beneficio ne ottengono in cambio dei loro soldi, visto che è un ennesimo modo di monetizzare in un mercato già saturo e infestato.


Più che altro.. ma non è qualcosa che è classificabile come gioco d'azzardo?
Con tutto ciò che si correla con le scommesse, la ludopatia ecc?

Certo, va tenuto in considerazione che qui se ho ben capito uno può scommettere solo su se stesso e si parla di giochi dove è coinvolta soprattutto l'abilità pura del giocatore ed è marginale la componente fortuna.. quindi se non sei bravo abbastanza prendi botte e quindi difficile che ti prenda la foga di giocare.. però non credo sia una regola assoluta.
Penso piuttosto che ci siano anche soggetti che possano "restarci sotto"..
Enderedge09 Ottobre 2025, 04:37 #3
Pensa al poker … scommetti su te stesso e la tua abilità…
demon7709 Ottobre 2025, 18:56 #4
Originariamente inviato da: Enderedge
Pensa al poker … scommetti su te stesso e la tua abilità…


Vero.
Però la componente fortuna è molto elevata.
Se giochi ad un FPS o altro il bilancio tra abilità e fortuna cambia radicalmente

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