Razer si prepara a lanciare una soluzione di realtà virtuale open-source

Razer si prepara a lanciare una soluzione di realtà virtuale open-source

Ci sarà un rivale di Oculus Rift anche da parte di Razer, secondo gli annunci provenienti da Las Vegas.

di pubblicata il , alle 12:31 nel canale Videogames
Razer
 

Razer guarda con grande attenzione le fiere come il CES che si svolge in questi giorni a Las Vegas. E di solito partecipa con prototipi dal nome in codice altisonante: abbiamo avuto, infatti, prima Project Fiona, poi diventato Razer Edge, e poi Project Christine.

Razer OSVR

Quest'anno non è così: nel senso che il nuovo prodotto non ha alcun nome in codice. La presenza al CES, invece, è assolutamente confermata, con una tecnologia che potrebbe avere molto seguito, e che riguarda la realtà virtuale. A Las Vegas, infatti, è stato possibile provare la nuova OSVR, ovvero la declinazione di realtà virtuale in salsa Razer. OSVR è semplicemente l'acronimo di Open-Source Virtual Reality.

Si tratta di un ecosistema hardware e software che punta sulla capacità di ricerca e sviluppo di Razer per portare la realtà virtuale a un nuovo livello. Razer vuole riproporre in ambito VR il modello imposto da Android nel contesto mobile, con un prodotto completamente open-source.

Questo vuol dire che Razer condividerà con gli sviluppatori e gli altri produttori hardware tutti i dettagli alla base di questo progetto, in modo da incentivare altre aziende a creare la propria versione di realtà virtuale. Razer entro il mese di giugno fornirà il proprio kit di sviluppo personalizzato, che ha deciso di chiamare "Hacker Dev Kit", e che era in prova a Las Vegas.

La compagnia americana ha deciso di abbattere i limiti che ci sono oggi nel mondo della realtà virtuale, perché "stanca delle soluzioni che non coinvolgono la community nello sviluppo". Vuole utilizzare soluzioni qualitativamente migliori in termini di display, lenti, tracciamento degli occhi e quant'altro serve per la realtà virtuale. E OSVR non sarà indirizzata solo ai giocatori, ma anche e soprattutto alle aziende.

Un obiettivo ambizioso, per una società che è conosciuta in tutto il mondo per la qualità dei suoi prodotti e delle sue periferiche di gioco. L'Hacker Dev Kit è dotato di un display Full HD da 5,5 pollici e nel caschetto si trova una porta USB a cui è possibile collegare accessori come Leap Motion.

Inoltre, Razer utilizza un set di lenti concave e un set di lenti convesse per evitare che si presenti l'effetto di distorsione delle immagini in prossimità dei bordi delle stesse, che invece è piuttosto presente in altre soluzioni di realtà virtuale.

Ma Razer, come detto, non punta tanto sull'Hacker Dev Kit, quanto a coinvolgere la community e le altre aziende, sperando che possano loro costruire delle soluzioni ancora più reattive e precise sulla base della tecnologia di partenza mostrata al CES.

5 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info
al13508 Gennaio 2015, 12:46 #1
ma come fa a fare realta virtuale con UN solo display?
andbad08 Gennaio 2015, 13:07 #2
Originariamente inviato da: al135
ma come fa a fare realta virtuale con UN solo display?


Lo divide a metà?

By(t)e
V!ruz08 Gennaio 2015, 19:54 #3
Il CEO di Razer è stato sempre molto attivo sui social ed ha sempre seguito i consigli dei consumatori: siamo noi che facciamo il mercato e la tendenza. Detto questo mi riempie di gioia sapere che finalmente partirà un progetto (speriamo) a sfondo open source con alle spalle un'azienda leader nella costruzioni di periferiche da gioco!! Sarà tutto da vedere, dovrebbero fare un Hacker Dev Kit a prezzo più accessibile, altrimenti sarà dura gareggiare con Oculus che è da anni che lavora su questo!!
Dinofly11 Gennaio 2015, 14:54 #4
La vedo dura competere con oculus sul prezzo, considerando che il prezzo nelle intenzioni coprirà a malapena i costi industriali.
Inotlre al componentistica è veramente pessima. Oculus ha un vantaggio enorme, perchè hanno un team eccezionale fatto di veri appassionati, oltre che un controllo manageriale grazie all'ingresso all'inziio di fondi private equity.
Vestar11 Gennaio 2015, 23:04 #5
E fu così che le strade diventarono deserte.

Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".

La discussione è consultabile anche qui, sul forum.
 
^