Dishonored 2: entrambi i protagonisti avranno una voce

Dishonored 2: entrambi i protagonisti avranno una voce

Arkane Studios ha preferito proseguire l'esperimento compiuto nel DLC intitolato "Il Pugnale di Dunwall", dando una voce sia a Corvo che a Emily.

di pubblicata il , alle 16:01 nel canale Videogames
 

Durante lo sviluppo di Dishonored 2 gli sviluppatori di Arkane Studios hanno effettuato vari cambi di rotta. Una delle principali novità riguarderà l’interazione dei protagonisti con il mondo di gioco. Mentre nel primo capitolo Corvo era completamente privo di voce, in questa seconda avventura Corvo ed Emily interagiranno attivamente con gli altri personaggi.

Come ha spiegato il direttore creativo Harvey Smith, questa scelta prosegue le sperimentazioni già compiute nel DLC intitolato il Pugnale di Dunwall, dove effettivamente il protagonista era in grado di interagire anche verbalmente.

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“Non avevamo una voce nel primo Dishonored; andava bene così, è possibile farlo. Ma poi abbiamo provato a compiere un esperimento con il DLC, donando una voce a Daud. E’ incredibile quanto si sia rivelato utile per noi sviluppatori. Spesso capita di condurre i giocatori in un determinato punto e di fargli notare una determinata cosa, e ciò non avviene. E quindi in certi casi fa comodo avere un personaggio che dice qualcosa del tipo ‘wow, guarda qua!’ [ride]. E’ un esempio sciocco, ma rende l’idea”, ha spiegato Smith, aggiungendo che il problema della voce non è funzionale per tutti ma in questi anni il numero di studi che si è adeguato è cresciuto esponenzialmente.

“Quando accade qualcosa nel gioco e Corvo o Emily rispondono a un dialogo, è possibile comprendere la reazione emotiva del personaggio. C’è una piccola percentuale di giocatori che dice sempre ‘per favore, non date una voce ai personaggi, lasciatemi immaginare’, ma esistono molte più persone che dicono ‘Corvo sembrava una macchina muta e avrei davvero voluto sentirmi più vicino a lui’. Quando abbiamo iniziato a gestire Emily come personaggio è stato interessante”.

“La sperimentazione è uno di quei benefici dei DLC che spesso i publisher non colgono”, ha proseguito Smith riferendosi alla soluzione adottata ne Il Pugnale di Dunwall. “La spesa di un DLC rispetto a quanto rende è spesso una scelta discutibile. Sia i fan che gli sviluppatori lo apprezzano perché siamo in grado di sperimentare cose che poi possono essere applicate nel titolo successivo. Questo meccanismo ha una valenza indiretta, che è difficile da far comprendere agli investitori”.

Vi ricordiamo che Dishonored 2 uscirà nei negozi l’11 novembre su PlayStation 4, Xbox One e PC.

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