Da uno sgarbo di EA è nato il più grande rivale di Battlefield: la storia di Call of Duty
Vince Zampella, co-creatore di Call of Duty e attuale capo di Battlefield in EA, ha raccontato che la saga nacque perché Electronic Arts trattò male il suo team, creatore di un gioco acclamato come Medal of Honor: Allied Assault.
di Francesco Messina pubblicata il 15 Ottobre 2025, alle 12:31 nel canale VideogamesElectronic ArtsCall of DutyActivision
Secondo Vince Zampella, attuale capo del franchise Battlefield presso Electronic Arts, l'origine della leggendaria serie di sparatutto Call of Duty è legata proprio a un comportamento poco corretto da parte di EA nei confronti del suo vecchio team.
In un'intervista concessa a GQ Magazine, Zampella ha spiegato senza mezzi termini che "l'unica ragione per cui Call of Duty esiste è perché quelli di Electronic Arts furono degli stronzi". Il racconto parte dai tempi in cui Zampella lavorava per lo studio 2015 Inc., sviluppatore del celebre Medal of Honor: Allied Assault per Electronic Arts.

Dopo il successo del titolo, la compagnia decise di spostare lo sviluppo della serie Medal of Honor all'interno dei propri studi, lasciando il team di 2015 Inc. senza prospettive. In seguito a questa decisione, Zampella e altri sviluppatori chiave fondarono Infinity Ward, cercando un nuovo partner editoriale per continuare a creare sparatutto a tema guerra.
La ricostruzione di Zampella sulla nascita della saga di Call of Duty
Come raccontato da Zampella, dopo aver lasciato 2015 Inc., il team si trovò in gravi difficoltà economiche: "Le cose non andarono secondo i piani. Ci siamo ritrovati senza i pagamenti promessi e senza fondi per mantenere lo studio".
Fu allora che il presidente del team, Grant Collier, decise di contattare tutti i grandi editori del settore per segnalare che la maggior parte degli autori di Allied Assault era disponibile. Activision rispose immediatamente con un'offerta, salvando lo studio dalla chiusura e dando vita a quello che inizialmente veniva chiamato internamente "MOH Killer" il progetto destinato a trasformarsi nel primo Call of Duty del 2003.
Da allora, la saga è diventata un pilastro dell'industria videoludica, definendo per due decenni lo standard degli sparatutto in prima persona. Il commento di Zampella conferma quanto già sospettato da tempo: la nascita di Call of Duty è stata in gran parte una conseguenza diretta delle "alquanto discutibili" strategie editoriali di EA all'inizio degli anni 2000.










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6 Commenti
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Bravo ora EA ha il suo clone di call of duty grazie a Zampella
Clone ? Certo come no.
Data di pubblicazione di Battlefield 1942 : 10 Settembre 2002 in America....20 Settembre 2002 in Europa.
Data di pubblicazione del PRIMO CALL OF DUTY: 18 Dicembre 2003 .....ovvero piu' di 1 anno dopo....
Quindi chi sarebbe clone di chi?!?!
TitanoX2 è un hater di Battlefield da mesi (o almeno sono mesi che ci spala merda).
Lui intende che BF6 è clone degli ultimi CoD.
TitanoX2 è un hater di Battlefield da mesi (o almeno sono mesi che ci spala merda).
Lui intende che BF6 è clone degli ultimi CoD.
Gli piacerebbe agli ultimi CoD
Se ha avuto questo gran successo, e' proprio perche' la gente si e' stufata di CoD.........se fosse un suo clone, non avrebbe certo venduto cosi' tanto e non avrebbe cosi' tanti players attivi
La gente prima lo ha provato con la BETA.........e poi, lo ha pre-ordinato e acquistato in massa su tutte le piattaforme.......proprio perche' NON E' COD.
Guarda, va bene tutto ma anche meno..
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