Assassin's Creed: Ubisoft ha cancellato un gioco della serie con protagonista ex-schiavo per motivi politici?

Assassin's Creed: Ubisoft ha cancellato un gioco della serie con protagonista ex-schiavo per motivi politici?

Ubisoft avrebbe cancellato un nuovo Assassins Creed ambientato nell'America post-Guerra Civile con protagonista un ex-schiavo diventato Assassino. Il gioco, che avrebbe affrontato temi legati al Ku Klux Klan e alla Ricostruzione, sarebbe stato ritenuto troppo politico.

di pubblicata il , alle 10:11 nel canale Videogames
UbisoftAssassin's Creed
 

Un nuovo Assassin's Creed con un protagonista ex-schiavo sarebbe stato cancellato da Ubisoft a causa del clima politico negli Stati Uniti. Secondo un'inchiesta pubblicata da Game File, il progetto - mai annunciato ufficialmente - era in fase di sviluppo e avrebbe raccontato la storia di un uomo nero liberato dalla schiavitù durante il periodo della Ricostruzione americana, subito dopo la Guerra Civile.

Cinque fonti vicine al progetto hanno rivelato che il protagonista, una volta ottenuta la libertà, si sarebbe spostato verso ovest per ricominciare una nuova vita. In seguito, sarebbe entrato a far parte dell'Ordine degli Assassini, tornando nel Sud degli Stati Uniti per combattere contro l'ingiustizia e i gruppi razzisti emergenti dell'epoca, tra cui il Ku Klux Klan, che avrebbe rappresentato una delle principali fazioni nemiche del gioco.

Assassin's Creed: la cancellazione sarebbe arrivata a luglio 2024

L'idea di un Assassin's Creed con un protagonista ex-schiavo non era del tutto inedita: Ubisoft aveva già pubblicato nel 2014 Assassin's Creed Freedom Cry, espansione stand-alone di Black Flag che raccontava la storia di Adewale, un ex-schiavo haitiano diventato Assassino. Tuttavia, il nuovo progetto sarebbe stato il primo titolo principale del franchise a esplorare in modo diretto le tensioni razziali e politiche dell'America di quel periodo.

Fonti interne affermano che la dirigenza francese di Ubisoft ha deciso di cancellare il gioco nel luglio 2024, ritenendo il contesto "troppo sensibile". Tra i motivi principali figurerebbe la reazione negativa ricevuta dopo l'annuncio di Assassin's Creed Shadows, che presenta Yasuke, un samurai africano realmente esistito, come uno dei protagonisti principali.

Secondo una delle fonti citate da Game File, la decisione sarebbe stata presa per evitare ulteriori controversie politiche e mediatiche negli Stati Uniti. "Troppo politico in un Paese troppo instabile, per farla breve", avrebbe commentato un membro del team coinvolto nello sviluppo. Molti sviluppatori avrebbero espresso frustrazione e delusione per la cancellazione.

5 Commenti
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Titanox209 Ottobre 2025, 10:17 #1
quelli che associano videgiochi e politica dovrebbero farsi vedere da un buon terapeuta...come quelli che volevano boicottare yotei per la doppiatrice e le dichiarazioni di uno sviluppatore.

Comunque han fatto bene a cancellarlo sarebbe stato l'ennesimo copia incolla
raxas09 Ottobre 2025, 10:30 #2
Originariamente inviato da: Titanox2
quelli che associano videgiochi e politica dovrebbero farsi vedere da un buon terapeuta...

Potevano mettere un personaggio che imbastisce una flotta di "protestanti" che vanno contro i malvagi da convertire a forza di bandiere sventolate e balli canti abbracci e guance porte al nemico, un cursus auspicabilmente "corretto"
ninja75009 Ottobre 2025, 10:38 #3
da qualunque punto di vista lo si veda, tutti gli AC sono attaccabili politicamente

dal primo all'ultimo

sono appunto, videogiochi
TheWhispererInDarkness09 Ottobre 2025, 11:01 #4
Io sarò anche vecchio stampo, ma questa scelta di AC mi fa solo sorridere amaramente. È l’ennesimo tentativo di infilare forzatamente il “messaggio” nel posto sbagliato. Nessuno mette in dubbio che i tempi vadano affrontati, ma qui siamo all’assurdo: un protagonista africano nel Giappone feudale? Dai, davvero? Con tutti i Samurai, Daimyō e storie epiche da raccontare, si è deciso di puntare sull’unico personaggio esotico solo perché fa comodo alla narrativa woke del momento.

Non è “inclusione”, è marketing travestito da morale. E la cosa più ridicola è che pensano pure di aprirsi chissà quale “nuovo mercato”, quando la verità è che il pubblico storico di Assassin’s Creed voleva solo una storia fedele al contesto culturale, non un manifesto ideologico.

Io resto dell’idea che ogni persona è una minoranza a modo suo, ma se cominciamo a costruire tutto su questa ossessione di rappresentare “ogni sfumatura dell’essere umano”, non finiremo più — e soprattutto non racconteremo più nulla di autentico.
Gnubbolo09 Ottobre 2025, 17:58 #5
quando uno crede di essere woke c'è sempre qualcuno ancora più woke che ti esclude dalla cerchia degli eletti. alla fine si sono autoeliminati, il discorso woke è come la moda del burlesque, è durato un quinquennio, poi anche i più scemi hanno capito la pochezza culturale della cosa.

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