Zenimax: Oculus ha rubato anni di ricerche

Zenimax: Oculus ha rubato anni di ricerche

I legali di Zenimax e di id Software hanno posto le basi per l'azione legale contro Oculus VR, sostenendo che la nota soluzione di realtà virtuale è possibile grazie ad anni di ricerche e investimenti fatti da Zenimax.

di pubblicata il , alle 10:31 nel canale Videogames
 

id Software e la società a cui appartiene, Zenimax, hanno posto le basi dell'azione legale contro Oculus VR, accusata di essersi impossessata di ricerche, segreti di mercato e tecnologie di proprietà della stessa Zenimax. Senza queste proprietà, secondo i legali di Zenimax, lo sviluppo di Oculus Rift, ovvero della soluzione di realtà virtuale più valida tra quelle attualmente disponibili, non sarebbe stato possibile.

Oculus Rift

Oculus VR avrebbe, quindi, violato i diritti d'autore di proprietà di Zenimax e i marchi di quest'ultima, oltre che gli accordi contrattuali tra le due società. "L'azione legale nasce per via dello sfruttamento illecito di proprietà intellettuali, segreti commerciali, codice protetto da copyright e know-how tecnico relativo alla realtà virtuale sviluppato da Zenimax nel corso di diversi anni", si legge nel documento legale.

"Zenimax ha concesso questa preziosa proprietà intellettuale attraverso un Non-Disclosure Agreement che specifica che la IP è di proprietà di Zenimax e che non può essere ceduta o divulgata a terzi senza l'approvazione di Zenimax. Queste proprietà di Zenimax hanno consentito lo sviluppo di Oculus Rift fin dalle prime fasi della sua creazione. Gli imputati hanno rifiutato tutte le proposte di ragionevole risarcimento e hanno continuato a utilizzare la tecnologia Zenimax senza autorizzazione".

Oculus aveva già pubblicato la sua posizione ufficiale, ribadendo che non c'è mai stato nessun contributo da parte di Zenimax nello sviluppo di Oculus Rift e che non è mai stato usato codice di proprietà della stessa Zenimax. Ma le accuse adesso si fanno gravi, perché colui che è considerato come un luminare della realtà virtuale, Palmer Luckey, concretamente starebbe rivendendo semplicemente della tecnologia sviluppata da altri.

"La proprietà intellettuale costituisce le fondamenta del nostro business", ha aggiunto Robert Altman, CEO di Zenimax. "Non possiamo ignorare lo sfruttamento illegale della proprietà intellettuale che sviluppiamo e possediamo, né possiamo consentire l'appropriazione indebita e la violazione degli accordi".

La vicenda coinvolge in prima persona lo stesso John Carmack, che nei mesi scorsi ha abbandonato Zenimax, e la software house da lui stesso fondata, id Software, per raggiungere Oculus VR.

11 Commenti
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demon7723 Maggio 2014, 10:59 #1
"Queste proprietà di Zenimax hanno consentito lo sviluppo di Oculus Rift fin dalle prime fasi della sua creazione"

Ma come sarebbe possibile una cosa simile se oculus è partito dalle mani di un semplice appassionato??????
Questa storia mi puzza.

E direi che questa "causa" salta fuori adesso perchè la cosa sta diventando grossa e questi mirano a gestire una fetta della torta.
gildo8823 Maggio 2014, 11:00 #2
La solita battaglia dei brevetti e delle proprietà intellettuali.
Max_R23 Maggio 2014, 11:06 #3
Dicesi "bueada".. Si vergogni Zenimax a fare questi giochetti con chi ha tentato ed è riuscito ad emergere con "nuove" idee e dedizione..
hexaae23 Maggio 2014, 11:23 #4
Boycott Zenimax.
Non comprate Wolfenstein NE e tutte le loro altre porcherie.
Max_R23 Maggio 2014, 11:40 #5
Originariamente inviato da: hexaae
Boycott Zenimax.
Non comprate Wolfenstein NE e tutte le loro altre porcherie.
Dishonored..
hexaae23 Maggio 2014, 12:15 #6
Originariamente inviato da: Max_R
Dishonored..


Già... dispiace che un team come gli Arkane Studios sia finito con loro...
Prezelino23 Maggio 2014, 12:24 #7
Non giudicherei prima di sapere come va a finire. COme dice l'articolo John Carmack era un dipendente di Zenimax quindi nulla vieta che lui stesso fosse al lavoro su quelle tecnologie per conto di Zenimax e, licenziatosi, ne abbia fatto un prodotto come l'Oculus rift. Ovviamente esistono contratti che impediscono a sviluppatori eccetera di portare fuori dall'azienda le tecnologie sviluppate all'interno.
Vul23 Maggio 2014, 12:29 #8
A me Dishonored piacque veramente molto..
Raghnar-The coWolf-23 Maggio 2014, 12:43 #9
Non e' che mi stupisce, da qualche parte la tecnologia di base deve provenire...
ronzino23 Maggio 2014, 15:48 #10
Leggete bene la news (anche se nel passaggio citato non è chiarissima )

Zenimax afferma di avere un NDA, con Oculus. Questa affermazione è incontrovertibile, o c'è un foglio firmato o non ce e nessuno si sognerebbe mai di dire il falso su una cosa dimostrabile e certa.

(sintesi sull'NDA: un accordo che dice che io ti do una cosa, che tu puoi usare solo per te e non devi dire a nessuno come è fatta, ne rivenderla, ne che la stai usando)

Quindi l'NDA c'è, e Oculus non lo nega

Quello che Oculus nega è di aver utilizzato tecnologia Zenimax.

La cosa a questo punto puzza moltissimo perche Oculus se ne esce sul mercato con un prodotto di realtà virtuale "SUO" ed ha nel cassetto firmato un NDA con un'altra società per tecnologie di realtà virtuale..... moooolto delicata è la situazione di Oculus....... molto

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