Una divisione di Sony PlayStation anche per la Cina

Una divisione di Sony PlayStation anche per la Cina

La nazione asiatica diventa sempre più importante per i principali colossi del mondo dell'elettronica.

di pubblicata il , alle 08:41 nel canale Videogames
SonyPlaystation
 

Ormai la Cina non può essere di certo ignorata, anzi i principali colossi del mondo della tecnologia devono inserirla accuratamente all'interno delle proprie strategie. Proprio per questo Sony Computer Entertainment Asia ha inaugurato una nuova divisione con l'obiettivo di analizzare il mercato cinese. Sony ha annunciato la divisione, chiamata China Strategy Department, in un messaggio agli investitori.

PS4

Il governo cinese ha bloccato il mercato delle console nel 2000 per proteggere i più giovani dai contenuti violenti e dagli influssi delle culture occidentali. Il Ministero della Cultura locale ha però deposto recentemente questo divieto, dando di fatto il via alla commercializzazione dei sistemi di gioco in Cina. Il divieto, però, negli ultimi anni ha favorito grandemente il mondo PC e quello mobile, il che ha consentito all'industria dei videogiochi di raggiungere un volume d'affari di 13 miliardi di dollari in questa nazione.

Sarà Takehito Soeda, veterano di Sony Computer Entertainment, a guidare il nuovo China Strategy Department. In passato, in realtà, Soeda si era già occupato di strategie per l'emergente mercato cinese.

Naturalmente Sony non è l'unico colosso del mondo dei videogiochi a valutare l'ingresso nel mercato cinese. Sembra, infatti, che Microsoft si stia preparando a lanciare Xbox One in Cina. A tal scopo ha investito 79 milioni di dollari in BesTV, una compagnia che si occupa di produzione di componenti elettronici che ha sede a Shanghai. Questo accordo potrebbe consentire a Microsoft di iniziare a produrre Xbox One in Cina rispettando la ferrea regolamentazione locale in tema di produzione.

La nuova ordinanza sulle console, infatti, obbliga i produttori di console a stabilire dei centri di produzione all'interno della Shanghai Free Trade Zone, l'area della Cina che da qualche tempo è aperta al libero mercato. Questo significa che probabilmente Sony, Nintendo e Microsoft non potranno vendere in Cina l'hardware già costruito in strutture come quella di Foxconn in Taiwan.

Nintendo, invece, opera già da tempo in Cina tramite la linea di prodotti iQue Players. Gli utenti possono scaricare i giochi utilizzando delle memory card che vanno inserite in controller collegabili alla TV. Questa pratica è stata iniziata nel 2003 con i giochi per Nintendo 64.

A causa delle restrizioni del governo locale, il mercato videoludico cinese non è così forte come potrebbe essere. Ma con l'allentamento di queste limitazioni, i produttori di console e di videogiochi cominciano ad avere delle opportunità importanti per allargare i propri business all'interno di un territorio dal grande potenziale e pressoché inesplorato.

3 Commenti
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Mith8903 Aprile 2014, 09:07 #1
che volponi questi cinesi... volete vendere da noi? e allora costruiteli qua!
cata8103 Aprile 2014, 09:33 #2
in Cina (de)localizzano
carlottoIIx603 Aprile 2014, 16:56 #3
Originariamente inviato da: Mith89
che volponi questi cinesi... volete vendere da noi? e allora costruiteli qua!


una volta tanto che dicono una cosa giusta.
specialmente se facciamo lo stesso con i prodotti cinesi
io come consumatore cerco sempre di privileggiare il prodotto locale.
FATELO TUTTI quando ne avete l'ooportunità

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