Stoic: il porting di The Banner Saga su console non è stato semplice

Stoic: il porting di The Banner Saga su console non è stato semplice

Il technical director John Watson ha raccontato le difficoltà vissute dal suo studio durante la realizzazione delle conversioni.

di pubblicata il , alle 20:01 nel canale Videogames
 

Dopo il successo riscosso su PC, The Banner Saga ha esordito anche sul mercato console lo scorso 12 gennaio. Il gioco creato da Stoic si è saputo distinguere per il proprio stile visivo, arricchito da un sistema di combattimento ben congegnato e da un'interessante componente narrativa. Stoic è già al lavoro sullo sviluppo di The Banner Saga 2, ma il tecnical director John Watson ci ha tenuto a spendere alcune considerazioni riguardanti il lavoro di conversione di questo primo capitolo. Stando alle sue parole appare chiaro che lo sforzo svolto dallo studio non sia stato affatto semplice e nemmeno rapido da sostenere.

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“The Banner Saga sfrutta l’engine Adobe AIR, il che lo rende semplice da trasportare su mobile (iOS e Android), ma molto più difficile da trasferire su console. Abbiamo scelto di inserire il motore di gioco, praticamente senza modifiche, all’interno di un codice che processa al volo la traduzione nei linguaggi delle piattaforma di riferimento (PlayStation 4, Xbox One, PS Vita ecc.). Su PlayStation 4 e Xbox One questo convertitore è chiamato Autodesk Scaleform. L’architettura del nostro motore ci ha permesso di integrare molto più velocemente i nostri personaggi completi di animazioni all’interno del gioco, e di inserire la nostra interfaccia utente direttamente nel codice. Ci ha consentito di lanciarlo su PC, Mac, iOS e Android in tempi brevi. Quando iniziammo questo progetto Unity non era maturo come lo è oggi. Chiaramente, un progetto avviato in questo momento riceverebbe benefici dall’impiego di un motore che supporta la maggior quantità possibile di piattaforme, come Unity per l’appunto”, ha commentato Watson nel corso di un’intervista rilasciata a Gamasutra.

Le dichiarazioni del co-fondatore di Stoic lasciano intendere che le principali fonti di difficoltà sono derivate dalla grandezza del progetto e dal tipo di motore utilizzato per lo sviluppo della versione originale. Scaleform non è infatti un tool pensato per convertire agevolmente progetti di questa portata sulle console dell’attuale generazione, ed è anche complesso ottimizzarne i risultati.

“Utilizzare Scaleform per un progetto così ampio è qualcosa che non avevamo mai provato prima. Ci siamo davvero spinti ai limiti di quello che Scaleform poteva gestire per quanto concerne la complessità, la scala e la performance. Fortunatamente Autodesk è stata d’aiuto e reattiva per ogni problema. La principale causa di complicazioni è insita nel fatto che Adobe AIR è uno strumento completamente sotto il controllo di Adobe. Non c’è modo di ottenere codice sorgente per la loro tecnologia. Credo che non avremmo potuto portare il nostro progetto su console più rapidamente di quanto abbiamo fatto, nemmeno se avessimo fatto ricorso a qualunque altro approccio”.

Quando gli è stato chiesto se il risultato finale lo abbia convinto, Watson ha confermato che gli sforzi del suo team sono stati efficacemente ripagati, sebbene queste problematiche abbiano determinato una spesa complessiva nettamente superiore rispetto al budget preventivato all'inizio dei lavori di conversione.

“Anche se il nostro procedimento ha richiesto il doppio del tempo ed è costato il doppio di quanto avessimo previsto, rimane comunque una frazione di quello che è costato realizzare il gioco. Per quale motivo avremmo dovuto spendere tutti i nostri sforzi nel realizzare un gioco e fermarci senza averlo fatto uscire per la maggior quantità possibile di piattaforme? Inoltre crediamo che The Banner Saga possieda qualcosa di speciale e di unico da offrire ai giocatori console, sia come gioco strategico a turni che come esperienza cinematica guidata da una storia. Ci siamo posti un’asticella elevata per questo titolo, e credo sia riuscito bene anche come esperienza console da vivere nel proprio salotto”.

2 Commenti
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Drizzt23 Gennaio 2016, 23:48 #1
Il successo di un gioco terribile, per altro. Una delle peggiori esperienze ludiche che abbia mai avuto :-(
Bestio24 Gennaio 2016, 16:10 #2
Originariamente inviato da: Drizzt
Il successo di un gioco terribile, per altro. Una delle peggiori esperienze ludiche che abbia mai avuto :-(


A me (su PC) è piaciuto, evidentemente non è un gioco che fa per te.

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