Star Citizen: nuovo modello di volo per l'Alpha 2.0

Star Citizen: nuovo modello di volo per l'Alpha 2.0

Cloud Imperium ha annunciato che con l'atteso Star Citizen Alpha 2.0 verranno introdotti cambiamenti sostanziali al modello di volo.

di pubblicata il , alle 12:31 nel canale Videogames
Star Citizen
 

Siamo ormai a novembre, oltre la data indicata quasi un mese fa da Chris Roberts come probabile periodo di rilascio dell'atteso baby-PU, anche noto come Star Citizen Alpha 2.0. Sebbene non ci siano ancora notizie ufficiali in merito, la CIG ha pubblicato un corposo articolo con cui ha aggiornato i backer sulle modifiche in arrivo per il modello di volo di SC.

Ovviamente, questo rappresenta un argomento estremamente delicato per un gioco come Star Citizen, basato sulla simulazione di combattimenti e viaggi spaziali, tanto più che i fan, soprattutto gli amanti dell'HOTAS, richiedono da tempo l'adozione di un approccio diverso nella gestione della fisica della nave, attualmente troppo errante per permettere un controllo preciso del velivolo.

La pecca principale del modello di volo attuale è dovuta alla scelta di adottare un meccanismo di risposta iterativa basato su una serie di feedback che tengono conto esclusivamente dello stato di moto attuale dell'astronave in relazione a quello desiderato dal pilota. In altre parole, il sistema cerca di assecondare gli input del giocatore in base alla velocità attuale, trascurando tutto il resto.

Se da un lato ciò aveva permesso di evitare il verificarsi di comportamenti incoerenti nei veivoli, soprattutto in seguito ad urti o impatti esterni improvvisi come quelli che si verificano nel bel mezzo di un combattimento, dall'altro aveva reso asimmetrica la risposta delle navi ai comandi del pilota, che a volte richiedevano svariato tempo per allinearsi ai cambiamenti di velocità o di direzione impartiti dai giocatori.

Star Citizen

Con Star Citizen Alpha 2.0, Cloud Imperium introdurrà un nuovo algoritmo di controllo che andrà ad assorbire quello già esistente, conferendo maggiore profondità e precisione ai comandi di volo, senza però cancellare quanto è stato fatto finora.

Difatti, sebbene il meccanismo dei feedback continuerà ad essere usato per generare la risposta del veicolo nel caso in cui si registrino delle forze esterne improvvise, il nuovo algoritmo si assicurerà che il comportamento della nave sia il più lineare ed ideale possibile, sempre nel rispetto dei limiti strutturali dell'astronave stessa e del suo equipaggiamento.

La vera novità, però, sta nel fatto che mentre in precedenza la capacità di accelerazione delle astronavi era fissa ed unica per ciascuna di esse, adesso questa sarà collegata ad una serie di fattori e scalerà di conseguenza. La presenza di carico a bordo, l'entità dei danni subiti, la tipologia di motore e di propulsori installati, il loro livello di consumo ed altri elementi andranno quindi ad influenzare effettivamente l'esperienza di volo, generando una sorta di rumore, ovvero delle piccole risposte erratiche (ed è qui che torna in gioco il sistema dei feedback) che aumenteranno di pari passo con l'aggravarsi delle condizioni del velivolo.

Inoltre, la curva di accelerazione potrà essere modificata dal giocatore mediante la sostituzione, la messa a punto o la modifica dell'avionica: sarà possibile scegliere se avere un bolide capace di accelerazioni estreme, oppure se puntare a prestazioni più graduali, ma continue nel tempo, che possono invece tornare utili per i trasporti o le missioni di lunga durata. Si tratta di un altro aspetto che rientra nel concetto della diversificazione dei ruoli delle astronavi, ovvero la motivazione di fondo per cui navi apparentemente simili a livello di propulsione possiedono capacità significativamente differenti.

Contemporaneamente, Cloud Imperium ha anche apportato delle modifiche al sistema di veicolazione dell'energia di propulsione delle astronavi. Se in precedenza per bloccare un velivolo nemico era necessario distruggere o disattivare specificatamente i propulsori, adesso sarà sufficiente colpire il sistema di ridistribuzione della spinta. In altri termini, con SC2.0 l'energia di propulsione verrà letteralmente veicolata dal motore principale ai vari sistemi di manovra, per cui il danneggiamento di questo apparato potrà causarne il malfunzionamento sia in termini di perdita di potenza che di risposte aberranti anche in assenza di input.

Star Citizen

La CIG ha fatto sapere che queste modifiche sono destinate a cambiare profondamente l'esperienza di volo e la sensazione comunicata dalle navi, per cui verranno monitorate attentamente e nel prossimo futuro saranno soggette ad una serie di interventi di bilanciamento.

Tuttavia, si tratta di modifiche necessarie per rendere sempre più realistico, reattivo e simulativo il modello di volo, oltre che preparare il terreno per le astronavi di dimensioni maggiori, che invece utilizzeranno un sistema di controllo fondamentalmente differente a causa della minore mobilità e della limitazioni tecniche intrinseche nella loro stazza.

1 Commenti
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[K]iT[o]03 Novembre 2015, 14:10 #1
Era scontato che avrebbero messo mani al modello di volo, e lo faranno chissà quante altre volte, le novità a riguardo del calcolo delle prestazioni rapportate al fitting sono le più interessanti e imho obbligatorie su un gioco così complesso.
Non vedo l'ora di provare la 2.0 e perdere pezzi di nave

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