Scuola confisca Xbox One e PS4 dalle case degli alunni per migliorare i risultati degli esami
È successo alla King Solomon Academy di Londra: secondo i docenti le console e i giochi online spingono i giovani studenti a rimanere svegli fino a tarda ora pregiudicando il livello di attenzione durante le lezioni della mattina successiva
di Rosario Grasso pubblicata il 11 Aprile 2017, alle 10:51 nel canale Videogames
21 Commenti
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A liceo per l'una di notte andavo a letto.
Salvo quando studiavo tutta la notte, dormendo tre ore scarse, per prendere 9 il giorno successivo.
C'è chi può e chi non può, io può!
il problema è un altro
Per me il problema è un altro, forse ci si aspetta che i bambini ed i propri figli siano dei robot, dei geni o degli eccellenti teorici.Magari, sono gli adulti che non sanno far interessare i ragazzi, è la scuola che non sa stimolare la creatività e l'interesse.
Quello che riesce a fare un videogioco, proiettarsi in un mondo alternativo, dove vengono stimolati i sensi e altre capacità come quella della competizione e anche la collaborazione, la scuola non riesce a fare.
Io da sempre penso che la scuola, nella maggior parte dei casi sbaglia approccio, è noiosa perché fanno di tutto per renderla noiosa. Non riesce a stimolare.
La mia passione che poi è diventata la mia professione l'ho scoperta molto tardi, purtroppo la scuola ha cercato di inculcarmi tanta teoria di cui ricordo ben poco, e stimolato quasi nulla.
Purtroppo, anche leggendo i commenti, a molta gente sembra andare bene questo metodo antico e "palloso".
Non è con il bastone che si ottiene quello che si vuole sul lungo periodo e non è con una generalizzazione che si trattano i problemi dei singoli INDIVIDUI quali sono gli studenti. C'è chi ha bisogno di essere seguito di più, chi invece riesce a capire al volo le cose e si annoia in classe. C'è chi è più portato verso le materie artistiche chi invece è nato per la matematica.
Ma noi ci ostiniamo a forzare la stessa identica formazione a tutti i giovani e se non stanno fermi si va giù di calmanti, se non stanno attenti gli si levano tutti i divertimenti.
Mah
Ti ricordo che siamo nell'epoca del buonismo gratuito e incontrollato. Un genitore difficilmente al giorno d'oggi ammetterebbe davanti a un insegnante "è colpa mia" o "è colpa di mio figlio".
Un ora d'aria è concessa signora guardia?
Questa è galera
Una cosa però la rimpiango, avessi avuto l' internet di adesso, avrei potuto approfondire molto le lezioni incomplete malfatte o difficili da seguire in classe degli insegnanti che ho avuto al licieo per cui sicuramente mi sarei appassionato molto di più a tante materie che ho trascurato
I genitori devono seguire i figli e limitare l'abuso dei giochi, però anche la scuola deve limitare al giusto l'abuso di ore sottratte alla vita delle persone
Insomma...I docenti non a tutti mandano il messaggino SMS, quindi vuol dire che ci sono alunni che si sanno auto-regolamentare. Oppure, ci sono genitori che non lasciano decidere ai figli cosa è giusto oppure cosa è sbagliato ma li indirizzano al meglio.
Se iscrivi tuo figlio ad una scuola del genere, sai già in partenza che tipo di istruzione dovrà affrontare. Non è che ti svegli la mattina e dici: "cazzo che lager quella scuola...non li fanno neppure giocare alla PS4".
che la scuola sia seria è una cosa
il problema è che i genitori hanno deciso di non prendersi la responsabilità di controllare i propri figli, limitando il divertimento al giusto e a non farlo diventare dannoso. Cosa che è tipica di chi poi da la colpa ai videogiochi se il figlio diventa violento o confonde la realtà con la fantasia
L'ERRORE ... NON STA NEL VIDEOGIOCO... MA...
L'errore è unicamente dei genitori.Il ruolo del genitore è quello di istruire alla vita il figlio/a.
Oggi come oggi, abituati a lasciare figli/e a casa da soli/e, ci si dimentica il proprio ruolo.
Quindi ci sta che il genitore mi pare di aver capito dall'articolo chieda all'istituto di "confiscare" nel momento in cui il genitore non è presente per capire quanto sia il reale tempo di utilizzo del cellulare. Ma... ricordiamoci anche che l'insegnante non è il genitore.
Il videogioco in se stesso lo sappiamo non reca alcun danno.
La scienza è chiara su questo, da tempo. Anzi, in certi casi porta anche dei benefici cognitivi e di riflessi più pronti.
Certo è vero che ci sono alcune persone che sono predisposte (pochi in realtà a manifestare comportamenti anomali nell'uso del videogioco.
Ma qui nel caso di un genitore sta sempre a loro visionare e decidere il da farsi.
Fin quando (mi è capitato anni fa) ci sono genitori che portano a giocare il bambino (che soffre di epilessia) nei centri commerciali e lo lasciano ore davanti alla playstation... non è colpa del videogame. Ma del genitore.
Genitore stesso che spesso fa gli stessi errori.
Quindi non nascondiamoci difronte alla nostra incuranza e al cattivo esempio.
Al cinema... ormai tutti a chattare durante la visione.
SEI AL CINEMA... UN PO' DI RISPETTO.
SE NON TI INTERESSA VAI FUORI E NON DISTURBARE GLI ALTRI.
SE E' UN EMERGENZA (e non penso... che sia per tutti un emergenza) metti la vibrazione e vai fuori a rispondere.
Non vedo giusto che sia la scuola a togliere o confiscare il materiale videoludico. Che la scuola faccia il suo mestiere.
E che il genitore faccia il suo.
Certe persone mi sembra che abbiano completamente perso il contatto con la realtà.
Anzi, vorrei anche aggiungere che i ragazzi dovrebbero essere trattati come esseri senzienti e non come marionette: sono perfettamente in grado di scegliere quale sia lo svago più adatto a loro.
Mio padre mi aveva messo la pw al bios a 13 anni, mi sono fatto un abbonamento vodafone gprs a 10€, ho "virgiliato" (non c'era google) come toglierla e l'ho rimossa. Poi mi bloccò totalmente windows, inserendomi la password solamente per 2 ore al giorno dalle 8 alle 10, ho comprato una rivista con gnoppix e lo facevo partire al boot. Oggi sono un tecnico informatico.
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