Remedy: l'esclusività di Alan Wake è stata un rischio
Il CTO Markus Maki ha ricordato anche le fasi iniziali dello sviluppo, durante le quali gli sviluppatori scelsero di creare un nuovo engine da zero, senza sfruttare licenze di terze parti. Una scelta difficile che tuttavia ha permesso al team di apprendere molto.
di Davide Spotti pubblicata il 28 Marzo 2011, alle 17:27 nel canale VideogamesA quasi un anno dalla sua pubblicazione, Remedy ha dichiarato che la scelta di rendere Alan Wake un'esclusiva per Xbox 360 è stata rischiosa. Il titolo in origine era stato pianificato per PC, Xbox 360 e PS3, tuttavia l'offerta economica messa sul tavolo da Microsoft fu troppo allettante per poter essere rifiutata.
"Avevamo bisogno di essere al top in alcune aree, ma sapevamo di non poter fare tutto meglio di altri sviluppatori che ci sono sul mercato. Ad esempio, la nostra politica comportava che non ci fosse il multiplayer. Non rientrava nel nostro nucleo di competenze e avrebbe richiesto uno sforzo enorme" ha dichiarato il CTO Markus Maki.
Ha poi continuato spiegando che la software house scelse di creare l'engine da zero, con solamente otto programmatori a disposizione, nonostante in un primo tempo fosse stato ipotizzato l'utilizzo dell'Unreal Engine.
"Abbiamo preso in considerazione l'Unreal Engine e altre tecnologie, ma questo prima ancora che PS3 e Xbox 360 venissero messe sul mercato. All'inizio avevamo pianificato un lancio per tutte e tre le piattaforme. In quel momento non avevamo intenzione di pubblicare un gioco con tecnologia proveniente da terze parti fino a quando gli sviluppatori di queste tecnologie non avessero pubblicato un titolo su ciascuna di queste piattaforme. Cinque anni dopo devo ammettere che tale motivazione non fosse sufficientemente valida, dal momento questi ragazzi ci hanno battuto con facilità".
Maki ha comunque voluto sottolineare che Remedy all'epoca era soddisfatta del proprio engine grafico, aggiungendo che lo studio ha appreso molto durante la sua creazione.
15 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoinoltre Alan Wake non è stato un successone come sperato ed ha fatto la fine dello spezzatino in DLC.
se avessero fatto ciò che avevano pianificato, sono sicuro che il mercato della ps3 avrebbe fatto loro entrare molti più soldi di quanti intascati colle bustarelle..
che serva loro di lezione, e a tutte le software house che fanno "esclusive"
D'altro canto dovevano aspettarselo, quando hanno accettato di farne un'esclusiva sapevano che i milioni di $$ intascati da Microsoft dovevano coprire quelle sarebbe mancato in termini di vendite (certo, a meno che il gioco si rivelasse una hit, ma così non è stato).
D'altro canto dovevano aspettarselo, quando hanno accettato di farne un'esclusiva sapevano che i milioni di $$ intascati da Microsoft dovevano coprire quelle sarebbe mancato in termini di vendite (certo, a meno che il gioco si rivelasse una hit, ma così non è stato).
Infatti, per noi utenti pc è stata una bella presa per i fondelli.
Hanno iniziato a pubblicizzarlo promettendo agli utenti pc un gioco all'avanguardi sortto ogni punto di vista, tanto che era uno dei "cavalli di battaglia" delle neonate dx10... poi di punto in bianco hanno cancellato la versione pc, senza alcun motivo, e hanno fatto un gioco xbox360-only .
Avessi una 360 oltre al pc, non l'avrei comunque comprato per una questione di principio.
Già perchè Microsoft e PC sono due cose aliene..
E' scritto correttamente. L'offerta era stata fatta da microsoft e viene precisato che l'esclusiva doveva essere per xbox360.
Eh ho capito, ma come si dovrebbero sentire la maggior parte di chi usa windows?
Ed infatti l'obbiettivo non solo di microsoft ma di qualsiasi altra azienda non è quello di prendersi cura degli utenti ma di far soldi ...
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".