PlayStation Network: più usato in Scandinavia
Una statistica fornita da Dataspelsbranschen indica che, relativamente all'utenza europea, sono gli abitanti di Svezia e Islanda a fare uso più intenso di PlayStation Network.
di Rosario Grasso pubblicata il 11 Settembre 2007, alle 17:13 nel canale VideogamesPlaystationSony
20 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoAnche se è indice del fatto che sia un paese aperto all'innovazione e alle nuove tecnologia .
E poi vogliamo parlare delle svedesi ?
Le svedesi se la tirano da pazzi.
Mi sembra un caso più unico che raro.
Mi sembra un caso più unico che raro.
Ma ne sei sicuro? Mi par di ricordare che il Pirat partiet sia svedese,
quindi hanno addirittura un partito dei pirati (niente battute sui partiti italiani, please)....
Più che altro hanno più coscienza, e se gli piace davvero un gioco finiscono
col comprarselo (cosa che spesso da noi non succede).
12 ore al giorno? E (visto che nessuno esce parecchio) con la stessa donna,
tutti i giorni per mesi? Wow sei da ammirare (lei magari è un pò meno
contenta, però...).
effettivamente in svezia altro che farsi passare la voglia di tirarlo fuori per pisciare... la svezia è la patria della patata
di portare la temperatura sotto i -20 gradi..... Non è che abbiano grandi
alternative ad attaccarsi alla rete, di sicuro non escono a farsi una giratina.
le notti di 6 mesi ci sono solo nella parte all'estremo nord della svezia, che per giunta è pressochè disabitata.
I centri urbani in svezia sono tutto fuorchè "noiosi".
Sono stato in svezia 3 volte, non ho avuto nessun tipo di problema con le ragazze svedesi; anzi, se la tirano infinitamente meno della italiana media.
E poi non capisco cosa usano dell servizio network, giochi c'è ne sono pochi, e il servizio e paragonabile a KAI, System link con un paio di demo.
Un altro problema è la pirateria in Italia dilagante e con le copie pirate su Internet non giochi...
Poi la minore diffusione delle connessioni a banda larga e sicuramente, come diceva DevilsAdvocate, una cultura in cui lo stare a casa e divertirsi con i videogiochi non solo sono meno diffusi, ma sono anche visti come comportamenti asociali, da nerd.
Almeno dalle mie parti il vero problema è di tipo culturale. Io ho 40 anni, gioco da quando ne avevo 8 (PONG) , ho avuto tutte le console, ho un lavoro con incarichi abbastanza importanti, una famiglia e non mi vergogno dire che "gioco con la 360, e partecipo a tornei online", invece il 99,9% dei miei coetanei o colleghi anche di eta' molto inferiore si vergognano dire che giocano ai videogames. Io invece non potrei stare senza, perchè il live mi ha fatto conoscere tante brave persone di tutta italia e ogni tanto si fissa un luogo raggiungibile e ci si trova.........e questo non ha prezzo.
NaZGulclan.....
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