Nuova PSP: data giapponese e TV tuner
Sony rivela una nuova caratteristica di PSP Slim e annuncia la data di commercializzazione per il territorio giapponese.
di Rosario Grasso pubblicata il 18 Luglio 2007, alle 08:37 nel canale VideogamesSony
Sony rivela una nuova caratteristica di PSP Slim e annuncia la data di commercializzazione per il territorio giapponese.
di Rosario Grasso pubblicata il 18 Luglio 2007, alle 08:37 nel canale Videogames
40 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoNon sono d'accordo sulla tua analisi del prezzo. In Europa credo che abbiamo dei prezzi superiori perchè i vari governi non fanno nulla per proibire certe cose e perchè fondamentalmente è la nazione dei polli che seguono le mode o fanno acquisti solo per non sentirsi inferiori agli altri. Se ci fai caso la Sony ha venduto pochissime PS3 sia in Giappone che negli USA (in base anche al tenore di vita medio), mentre qua in Europa tutto sommato sta andando bene. Allora come ti spieghi che in nazioni molto + ricche di noi, i prezzi sono nettamente + bassi, mentre da noi questi si mantengono alti ? Una legge di mercato sostiene che se la domanda è alta, non vi è ragione per calare i prezzi. Se invece in nazioni + ricche i prezzi sono così bassi forse è proprio perchè c'è meno richiesta o perchè le persone sono consapevoli che 600 euro per una consolle sono una assurdità (e non il prezzo del prodotto al lancio, ma è lo stesso prezzo da quasi 4 mesi), sono consapevoli che 180 euro (p. medio della PSP) sono una cifra assurda per una consolle portatile che si può usare anche x vedere i film, ma onestamente il suo scopo principale E' il gioco. Insomma direi che forse dobbiamo iniziare a lasciare sui scaffali tante cose e forse avremo un po' + di rispetto.
@mortimer86
Concordo pienamente con te. Non sai quante volte ho visto al negozio dei bambini (parliamo di 10 anni) chiedere ai loro genitori di spendere 200 euro (psp+gioco) come se i soldi crescessero sugli alberi. E il brutto che il 90% li accontentavano. Io ho 27 anni e lavoro da 5, beh ai miei tempi non pensavo neanche di far spendere 400.000 lire per una consolle ai miei genitori. ora invece sembra che tutto sia dovuto e che i soldi non abbiano valore. Forse ciò è dovuto anche al fatto che molti genitori preferiscono dire di sì, piuttosto che far comprendere il sacrificio e quello che c'è dietro una spesa di queste dimensioni (e ti assicuro che non sono tutti figli di imprenditori o finanzieri).
Se proprio devo avere dei politici schifosi, a sto punto preferirei quelli giapponesi xchè si vede che qualcosa ogni tanto la fanno veramente...
Ci sono i dazi.le spese doganali e sopratutto regimi fiscali diversi.
La Psp è un prodotto giapponese ed è normale che nel proprio paese d'origine costi di meno.Provate a comperare una moto Ducati in Giappone e poi ne riparliamo...
peccato che al primo scandalo (vedi il recente caso del ministro dell'agricoltura beccato per tangenti) si suicidano.... qua non mollano neanche la poltrona da morti!!!
Non ti far prendere in giro dai dazi, tasse e compagnia bella. Se ci fai caso stiamo parlando di un prodotto che al suo arrivo in Europa subisce un rincaro del 50% !!!
Poi ripeto che l'Europa è meno RICCA del Giappone. Non è che le società praticano gli stessi prezzi in ogni parte del mondo. Ovvio che dove ci sono meno soldi da spendere, il prezzo dovrebbe essere + basso, ma in Europa questo non accade perchè ci sono vari livelli di magna-magna e il cliente è considerato solo una arancia da spremere. Non ti dimenticare mai che il prezzo che vedi in Giappone è il prezzo al pubblico !!! Quello che paga il distributore è nettamente inferiore, quindi anche mettendoci i dazi e tutte le altre tasse, nel peggiore dei casi dovrebbe essere molto simile a quello giapponese e non + alto del 50% !!!
Hai scelto davvero l'esempio sbagliato con DUCATI per giustificare i costi superiori che sosteniamo noi italiani quando importiamo.
Proprio con Ducati e la sua ultima nata 1098 e' scoppiata una diatriba di proporzioni enormi (vedi blog ducati) dopo che gli Italiani si sono visti proporre il 1098 appunto con prezzi superiori di circa il 20% rispetto ai prezzi per lo stesso 1098 praticati in molti paesi stranieri (in particolar modo USA).
Borgo Panigale mi risulti non sia in Nuova Zelanda.
La spiegazione ufficiale di Ducati e' stata che per esser competitivi su mercati stranieri (come quello USA appunto) bisogna praticare prezzi che vadano in competizione con i prezzi delle giapponesi (piu' bassi anche essi di circa il 20% o piu' rispetto ai nostri).
Quindi si ritorna al discorso di sempre, tutti tengono i prezzi alti in Italia perche' noi (polli) continuiamo a comprare a prezzi alti , prodotti Italiani inclusi.
La ciliegina sulla torta poi e' data dalla pressione fiscale applicata nel nostro paese ( una tra le piu' alte in Europa) a cui si contrappone una qualita' dei servizi pubblici tra i piu' bassi in Europa.
Paghiamo piu' o meno come in Svezia di tasse (o quantomeno dovremmo sulla carta...) ...ma in Svezia scendi da casa alle 9,58 se l'autobus c'e' scritto passi alle 10....( esperienza diretta).
Siamo un popolo di fessi e furbi, di persone normali poche invece.
Come ti hanno già detto Dadolino, il prezzo lo decide la domanda. Se in Europa la domanda di un prodotto rimane alta anche se il prezzo è assurdo, nessuna società penserà di abbassarlo. In giappone (e in Usa) invece se reputano un prezzo troppo alto, lasciano il prodotto invenduto sugli scaffali. In questo modo le varie società sono obbligate a praticare prezzi molto + bassi (anche a rimetterci) pur di non trovarsi con qualcosa che sta lì a fare muffa. Noi in Italia invece appena esce una novità corriamo a prenderla al prezzo che ci viene proposto (volutamente elevatissimo) ed ecco che nessun produttore penserà mai ad abbassare nulla. Se iniziassimo invece anche noi ad aspettare, forse ci tratterebbero come clienti di Serie A (cioè da coccolare) e non come polli da spennare ad ogni occasione (svendono fuori dall'Europa e salassano gli europei per rifarsi dei soldi non guadagnati).
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