Nintendo non vende più il 3DS sottocosto
Nintendo ha annunciato, a margine della pubblicazione dei risultati finanziari, che non venderà più la sua soluzione per il gaming portatile sotto il costo di produzione dell'hardware.
di Rosario Grasso pubblicata il 25 Luglio 2012, alle 15:56 nel canale VideogamesNintendo3DS
Mentre la politica di vendere sottocosto l'hardware per poi marginare con le royalties sui giochi è ormai un punto fisso delle strategie di Microsoft e Sony, perlomeno nella fase iniziale del ciclo vitale delle loro console, Nintendo ha sempre optato per strategie di vendita differenti, incentrate sulla profittabilità anche dell'hardware.
Ma la politica di prezzo adottata nell'agosto dello scorso anno, ha costretto Nintendo a vendere la nuova console portatile 3DS sottocosto per diversi mesi. Dopo una prima impennata nelle vendite, consentita dal nuovo prezzo, Nintendo ha però registrato un nuovo calo, soprattutto nei numeri relativi alle vendite nei mercati occidentali (altri dettagli qui).
A margine della pubblicazione dei risultati finanziari, Nintendo adesso annuncia che non venderà più 3DS sottocosto, evidentemente perché ha affinato il processo di costruzione della console portatile, riducendone i costi.
Per il trimestre fiscale che ha riguardato il periodo tra aprile e giugno 2012 Nintendo registra perdite per 17,2 miliardi di yen, pari a circa 180 milioni di euro, mentre nello stesso periodo dello scorso anno fiscale le perdite erano di 25,5 miliardi di yen, ovvero 268 milioni di euro. Il contenimento delle perdite, a detta di Nintendo, dipende proprio dal fatto che 3DS non viene più venduto sottocosto.
Il fatturato nell'esercizio fiscale in esame è di 84,8 miliardi di yen, poco meno di 900 milioni di euro, in ribasso del 9,7 % rispetto allo scorso anno fiscale. Durante questo periodo sono state vendute in tutto il mondo 1,86 milioni di unità della console portatile, ma Nintendo definisce le vendite "robuste" solo nel caso del Giappone. Dal momento del lancio, sono state vendute 19 milioni di unità di 3DS e 53 milioni di pezzi di software. Il colosso nipponico si aspetta di vendere 18,3 milioni di console portatili nell'anno fiscale in corso, che terminerà a marzo 2013, insieme al ritorno al profitto.
Nintendo ha poi lanciato l'aggiornamento di sistema per 3DS 4.3.0-10U che introduce "diversi miglioramenti volti a incrementare la stabilità e altri aggiustamenti minori che migliorano l'esperienza dell'utente". Avverte, inoltre, che "dopo l'aggiornamento, qualsiasi modifica tecnica non autorizzata sia passata che futura dell'hardware o del software Nintendo 3DS, o l'uso di dispositivi non autorizzati, potrebbero rendere il sistema permanentemente inutilizzabile".
7 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infose queste cifre sono vere prevedo che entro un anno staremo a commentare la notizia di Nintendo che taglierà pesantemente il personale..
tu devi essere un genio della finanza
ti dicono qualcosa tipo: Soldi investiti sviluppo 3ds, soldi investiti svilippo WiiU, mercato stagnante= Wii non vende più come i vecchi tempi, attesa uscita nuove console, etc.
Considerazioni potrai farne solo quando questi cicli saranno terminati...ricordo che appunto le perdite furno tutte registrate per le cause sopracitate
ne riparliamo verso la fine del 2013, di nintendo ,e di chissà quante altre multinazionali..
ne riparliamo verso la fine del 2013, di nintendo ,e di chissà quante altre multinazionali..
quando hai finito prestami la palla di vetro
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