Naughty Dog: con The Last of Us vogliamo ridefinire i videogiochi

L'intenzione di Naughty Dog con il recentemente annunciato The Last of Us non sembra quella di realizzare un semplice action adventure intriso di elementi survival, ma di offrire ai giocatori una vera e propria "esperienza", che vada quindi al di là della semplice componente ludica.

Nel corso di un'intervista rilasciata a USA Today, il co-presidente Cristophe Balestra ha dichiarato: "stiamo cercando di spostare il medium verso un'area elevata allo stesso grado di rispetto di cui godono i film. Intendiamo ridefinire persino il modo in cui il medium viene chiamato. 'Videogioco' non è più un termine appropriato. Non si tratta necessariamente di un gioco con delle regole, un vincitore e un perdente. Si tratta di un'esperienza".

L'articolo conferma che The Last of Us sarà un titolo in terza persona e farà della componente cinematografica un elemento centrale, mentre il lancio è previsto in esclusiva PS3 per la fine del 2012 o al più nella prima parte del 2013.

I creatori della saga di Uncharted hanno specificato che The Last of Us si trova già in fase di sviluppo da due anni, come confermato dal creative director Neil Druckmann nella giornata di ieri.

"#thelastofus di Naughty Dog è il 4° franchise e il gioco su cui ho lavorato negli ultimi due anni", ha scritto sulla sua pagina Twitter.

A capo del progetto è stato collocato Mark Richard Davies, ex lead designer di Ninja Theory che in passato ha partecipato a Enslaved: Odyssey to the West.

Intervenuto sulle pagine del PlayStation Blog USA, il co-presidente Balestra ha aggiunto di essere "sorpreso di essere riusciti a tenerlo segreto così a lungo, perché abbiamo aggiunto un secondo team da molto tempo, e abbiamo fornito indizi ai giocatori. Nessuno sapeva che appartenesse a Naughty Dog".