Konami abbandona lo sparatutto sulla guerra in Iraq
Secondo quanto riprotato da un sito giapponese, Konami avrebbe deciso di abbandonare la produzione di Six Days in Fallujah, controverso sparatutto in prima persona ambientato nella guerra in Iraq.
di Rosario Grasso pubblicata il 28 Aprile 2009, alle 11:40 nel canale Videogames"Dopo aver valutato la reazione suscitata da questo videogioco negli Stati Uniti e sentito le opinioni di alcuni esperti, abbiamo deciso di non commercializzarlo. Intendevamo, comunque, rendere la realtà delle battaglie in modo che i giocatori potessero rendersi conto dell'atrocità della guerra", si legge su Asahi.
"Non ci interessa produrre polemiche e non siamo a favore della guerra", diceva Anthony Crouts, vice presidente della divisione marketing di Konami, al momento dell'annuncio. "Non vogliamo creare un prodotto scomodo, ma solamente un titolo di intrattenimento che possa essere il più realistico possibile. Alla fine, sarà semplicemente un videogioco".
Al momento non viene chiarito se lo sviluppatore Atomic Games continuerà a lavorare su questo progetto o se Six Days in Fallujah verrà definitivamente abbandonato. Il gioco era precedentemente previsto per il 2010 nei formati PC, PlayStation 3 e XBox 360. Ulteriori informazioni in questa news.
57 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infone sono felice invece... non mi sembra molto istruttivo far impersonare a un ragazzo cosa provano quei soldati là (che sicuramente non si potrebbe capire con un videogioco).
secondo: un conto sono giochi come fear 2 che sono fantascientifici (anche se c'è sangue in abbondanza) un conto è che tu mi riproduci la storia di una guerra in corso come un videgioco il quale mi serve solo a divertirmi = non me ne frega niente della realtà.
poi ci saranno sicuramente i ragazzi di 10 - 12 anni che se lo andranno a comprare.
e poi ci stupiamo quando sentiamo al telegiornale che avvengono omicidi brutali per cavolate!
secondo me è ancora troppo presto per affrontare certi avvenimenti in un videogioco....
sinceramente non ne capisco il motivo, per quale motivo dopo tot anni puoi fare un gioco sulla seconda guerra mondiale o altro mentre la guerra di ieri è off-limits? mi sembra come per dire che non se ne può parlare, oppure significa "tanto quelli sono morti più di cinquant'anni fa, chissene..." sinceramente non lo capisco molto bene...
infatti prima di poter affrontare certi avvenimenti ci vuole il visto del regime.
giusto censuriamo un gioco che mostra gli orrori della guerra (ovvero una sorta di condanna di essa) ma lasciamo liberi quei giochi che la guerra la mostrano come semplice "vai e spara".
Poi scusate, trattare la seconda guerra mondiale è per OVVIE ragioni molto diverso che trattare di un argomento di pochissimi anni fa. Non vedetela solo dal punto di vista Italiano (a noi la guerra ha toccato in maniera davvero marginale) ma provate a pensare al modo con cui potrebbe essere accolto negli Usa...
Questa non è censura, è buon gusto.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".