In Myanmar bloccato l'accesso a Origin
I giocatori che risiedono in Myanmar non possono più accedere ai titoli regolarmente acquistati su Origin. Ecco perché.
di Rosario Grasso pubblicata il 31 Ottobre 2016, alle 11:31 nel canale VideogamesElectronic Arts
In questo post su Reddit si parla del recente divieto ad accedere ai giochi regolarmente acquistati tramite Origin in Myanmar. Da questo recente fatto, legato alle sanzioni imposte dagli Stati Uniti all'iniziativa imprenditoriale in Myanmar, la discussione si allarga ai problema della distribuzione digitale. "Perché non si dovrebbe considerare la distribuzione digitale sempre tutelata" è infatti il titolo di quella discussione.
Il problema è questo: da qualche giorno i giocatori che risiedono in Myanmar, nazione conosciuta anche come Burma per via dell'etnia più popolosa che vi risiede, non posso accedere alla propria libreria di giochi su Origin, per effetto delle sanzioni comminate dagli Stati Uniti. Le quali sono state ufficialmente allentate a inizio settembre, anche se evidentemente Electronic Arts, il fornitore del servizio, non si è ancora assicurata di prendere le accortezze necessarie per sbloccare definitivamente l'accesso al servizio online.
"Stiamo lavorando per ripristinare l'accesso a Origin per i giocatori che risiedono in Myanmar. Ci scusiamo per i disagi che questo può aver causato e vi terremo aggiornati sulle tempistiche dell'operazione appena ci sarà possibile", si legge infatti qui e qui, i due thread dove di discute del problema.
Il Myanmar sta attraversando una difficolta transizione verso la democrazia dopo la liberazione della leader Aung San Suu Kyi. Nonostante questo, le forze militari detengono ancora una porzione considerevole di potere.
Tornando ai nostri piccoli affari di vita digitale, casi come questo evidenziano ancora una volta come il non possesso fisico del software costituisca una limitazione nella misura in cui l'accesso ai prodotti regolarmente acquistati è comunque soggetto alla gestione dei servizi e alla loro manutenzione. La distribuzione digitale del software implica una serie di limitazioni per i consumatori, non ultima l'impossibilità a rivendere il software stesso.
9 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoImporre sanzioni o limitazioni ai traffici commerciali con un paese vuol dire appunto bloccare dei beni.. e oggi come oggi i contenuti digitali sono un bene notevole.
Anche vero che uno che sta in Myanmar e si trova bloccato origin o netflix accende il torrent e saluti alla signora.
Premetto che non voglio "accendere" discussioni a tema sconfinato.. E premetto pure che non conosco pressochè nulla di quella specifica situazione..
Però se un paese "X" ce l'ha con il paese "Y" per un determinato motivo o più è nel suo pieno diritto dire "io con te non commercio e chiudo i ponti".
Che non vuol dire "vengo a casa tua con l'esercito".
Solo un appunto: non per niente queste cose si chiamano *guerre* economiche, non per niente. Che poi ci scappi il morto (economico) è evidente.
Solo un appunto: non per niente queste cose si chiamano *guerre* economiche, non per niente. Che poi ci scappi il morto (economico) è evidente.
Si ma mi pare tutto un altro paio di maniche!
A volte non è così, per esempio a Cuba mancano molti farmaci e la gente muore. In Iraq c'è stato uno sterminio di bambini a causa dell'embargo. Poi tra l'embargo e la destabilizzazione politica e militare il passo è breve come dimostra la storia recentissima.
Rosario e' un vero genio...o no
Ahh, SI, questi americani sono peggio dei tagliagola dell'ISIS, pensa un po', privano i Burma del giochino on-line, quale tragedia profonda ed umana...!
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".