Dipendenza da videogiochi come disturbo mentale?
L'Associazione Medica Americana sarebbe in procinto di riconoscere la dipendendenza da videogiochi come un disturbo mentale.
di Rosario Grasso pubblicata il 15 Giugno 2007, alle 17:02 nel canale Videogames
110 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info...però d'estate si è trovato la morosa ed ora è un anno che non gioca a WoW, e non scherzo neanche questa volta
Ad ogni modo, dare addosso ai videogiochi è stato e continuerà ad essere parte del costume della nostra società: videogiochi, metal e gdr sono visti come palestra di potenziali delinquenti. Il problema è che se una situazione del genere potrebbe portare a risvolti giuridici, le conseguenze potrebbero essere enormi, a partire dalla censura per finire col vero e proprio proibizionismo.
Quindi gli unici a sto mondo che non hanno disturbi mentali sono i bambini africani...ma loro hanno disturbi alimentari...che è peggio!
W fraggare ogni volta che non si ha un cazz0 da fare!!!!
Scherzi a parte, io sono CRESCIUTO a partire dal 1989 giocando anche per più di 5 ore al giorno, soprattutto durante le superiori col primo pc e non penso di avere problemi di tipo psichico o di relazionarmi con gli altri... Dovrebbero concentrare i soldi della ricerca medica verso ben altri problemi... Poi vorrei fare una considerazione personale, ma la tengo per me per rispetto verso le persone che leggono questo forum e che potrebbero sentirsi offese dal turpiloquio che vorrei utilizzare quando leggo queste notizie...
Secondo ci saranno i criteri cioè (es) almeno 4 di queste 8 condizioni:
giocare almento due ore al giorno TUTTI i giorni
Sentirsi a disagio se non si gioca
eccc..
e soprattutto presenti sempre:
Il disturbo dura da almeno 6 mesi
Il disturbo crea alterazioni della sfera affettiva, sociale, lavorativa.
cioè basato sul modello biopsicosociale.
Altrimenti oggi verrebbe classificato come dipendenza NAS non altrimenti specificata.
Tra DSM IV e V ci saranno solo miglioramenti diagnosici e classificazioni più precise, il che comporterà più "disturbi" ma non più malattie come molti sostengono in relazione a collegamenti con case farmaceutiche ecc...
Per loro il problema sono i videogiochi e non i genitori. Ma, evviva!, arrivano le case farmaceutiche e giustizia è fatta!
PS: spero che quanto detto si riferisca a bambini che hanno meno di 10 anni... altrimenti è pura idiozia!
Ogni volta che capitava di fare qualcosa di diverso mollavo pc o console e facevo altro.
Tuttora gioco a PES perchè è veramente difficile trovare 10 amici per fare quattro tiri a pallone, ma se li trovassi altro che console.
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