Dev Banner Saga risponde a tentativo di blocco del trademark da parte dello studio di Candy Crush

Dev Banner Saga risponde a tentativo di blocco del trademark da parte dello studio di Candy Crush

Nei giorni scorsi, lo sviluppatore di Candy Crush Saga ha avviato delle procedure legali volte ad avere uso esclusivo dei trademark 'Candy' e 'Saga'.

di pubblicata il , alle 14:01 nel canale Videogames
 

Come abbiamo riferito nei giorni scorsi, l'Ufficio Brevetti e Marchi degli Stati Uniti ha recentemente approvato la richiesta di King di registrazione del marchio 'Candy'. L'azienda già si era riservata l'uso di questa parola all'interno del titolo di un videogioco per l'Europa, prerogativa che adesso viene dunque estesa anche agli Stati Uniti.

The Banner Saga

Il processo di registrazione negli Stati Uniti richiede altri 30 giorni perché qualcun altro potrebbe utilizzare questo intervallo di tempo per ricorrere in appello contro la decisione dell'Uspto. Nonostante questo, lo studio di Candy Crush sta già inviando notifiche a tutti quegli sviluppatori che utilizzano nomi non graditi all'interno dei titoli dei loro giochi.

Nella lista si trova anche Stoic Studio, responsabile dell'ottimo The Banner Saga, del quale abbiamo pubblicato nella giornata di ieri la recensione, nel formato approfondito ed esaustivo come nello stile solito di Gamemag. Dopo 'Candy", quindi, King vuole impossessarsi anche del trademark 'Saga'. Secondo lo sviluppatore britannico, infatti, il nome di The Banner Saga avrebbe evidenti assonanze con i nomi dei giochi King, che terminano sempre con la parola Saga (vedi Bubble Witch Saga, Pet Rescue Saga, Farm Heroes Saga, oltre che, appunto, Candy Crush Saga).

Quando Stoic ha inoltrato la richiesta di registrazione del nome completo del suo gioco all'Uspto, King è ricorsa in appello per evitare che Stoic potesse ottenere delle prerogative sulla parola 'Saga'. Una volta che il fatto è diventato pubblico, King si è poi difesa con questa dichiarazione: "King non vuole impedire che venga utilizzato il nome The Banner Saga. Non abbiamo alcun timore che The Banner Saga possa diventare in qualche modo un gioco popolare sfruttando alcune parti del nome dei nostri giochi. Tuttavia, siamo un'azienda prudente, e per questo abbiamo bisogno di prendere tutte le misure appropriate per proteggere la nostra proprietà intellettuale".

"In questo caso, si tratta di evitare che il marchio Saga possa essere utilizzato in un modo che violi i nostri diritti sulla proprietà intellettuale e che causi confusione nei giocatori. Se non avessimo fatto ricorso in appello contro la registrazione del marchio, avremmo legittimato tutti coloro che avessero voluto utilizzare la parola Saga".

Stoic ha risposto a questo comunicato con la seguente dichiarazione pubblica: "Due anni fa tre persone hanno fondato un team di sviluppo con un preciso obiettivo, creare un epico gioco sui Vichinghi che si chiamasse The Banner Saga", scrive Alex Thomas, co-fondatore di Stoic. "Abbiamo rilasciato quel gioco, che è stato ampiamente apprezzato, e quindi ne vogliamo fare un altro. Non possiamo fare una saga sui Vichinghi senza usare la parola Saga, e non apprezziamo quando qualcuno ci dice che non possiamo fare delle cose. King sostiene che non vogliono impedirci di usare il nostro nome The Banner Saga, eppure il loro appello all'Uspto è ancora in esame. Siamo commossi dal sostegno che ci dà la gente e che ci dà forza per andare avanti. Il nostro unico obiettivo è solo quello di fare grandi giochi".

King ha naturalmente tutto il diritto di tutelare i propri giochi. Basta fare una ricerca sul Google Play Store o sull'App Store per notare come ci siano tantissimi giochi che richiamano in un modo o nell'altro Candy Crush Saga, cercando di sfruttare l'inarrestabile successo di questo titolo. D'altronde, The Banner Saga, come sa chi ha letto la nostra recensione, è un gioco completamente diverso, un rpg vecchio stile.

Quindi è la solita storia di Davide contro Golia, infarcita in questo caso da altri elementi. Da una parte abbiamo un videogioco che va incontro alle esigenze del pubblico videoludico di oggi, più svogliato e frettoloso. Dall'altra un titolo rigoroso, che invece strizza l'occhiolino ai cosiddetti videogiocatori di vecchia data. Insomma, un elemento che complica ancor più le cose, e che dà rinnovato vigore alle proteste dei videogiocatori sulla rete.

13 Commenti
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Therinai23 Gennaio 2014, 14:15 #1
Prezelino23 Gennaio 2014, 14:16 #2
candy e saga...grandi proprietà intellettuali proprio.
ziozetti23 Gennaio 2014, 14:19 #3
Quelli di King sono dei paraculi che ci stanno provando ma il vero problema sono quelli dell'ufficio brevetti e marchi che ci cascano.
Therinai23 Gennaio 2014, 14:23 #4
quasi quasi brevetto il termine "crush"
ziozetti23 Gennaio 2014, 14:33 #5
Originariamente inviato da: Therinai
quasi quasi brevetto il termine "crush"

Supertrollata, te l'appoggio!
Hulk910323 Gennaio 2014, 14:48 #6
Quindi non possiamo più scrivere nè candy nè saga?? Pena ci portano in tribunale per aver usato parole di COMUNE UTILIZZO??

Ma non si vergogna chi brevetta queste cose?? Ma che fallisse adesso e subito.
jotaro7523 Gennaio 2014, 15:00 #7
Una precisazione...penso si parli di marchio regitstrato e non di brevetto...
ma comunque anche come marchio registrato non penso si possa chiedere l'esclusiva delle singole parole ma al massimo per l'uso dell'intero nome ("Candy Crash Saga" e quest'ultimo caso potrei capirlo che si vogliano tutelare in modo che non escano prodotti con lo stesso identico nome...ma le singole parole....sarebbe assurdo se gli permettessero una cosa simile....
anche perchè vorrei vedere tutti i romanzi, libri ecc, anche storici, che hanno dentro la parola saga...che fanno?gli fanno cambiare nome???
Bestio23 Gennaio 2014, 17:42 #8
Ma allora Sega che è arrivata prima con Rastan Saga potrebbe metterlo in a tutti?
Ma forse Mars Saga per C64 è arrivato ancora prima.
madnesshank23 Gennaio 2014, 18:34 #9
ogni giorno mi devo avvelenare il sangue a leggere notizie del genere, con questi maiali affamati di denaro che cercano di appropriarsi di nomi di uso comune, idee e gesti spontanei di tutti noi per chiuderli in qualche brevetto. Marchi registrati, proprietà intellettuali, copyright e brevetti... tutte cose a danno del consumatore, della libertà di concorrenza, della libertà di esprimersi e di condividere.
floc23 Gennaio 2014, 18:48 #10
ma siamo pazzi? Ma perche' questi imbecilli gli hanno permesso di depositare "candy" ?!?!!? ma siamo pazzi!?!?

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