Come la realtà aumentata cambierà il concetto di giocattolo per i bambini

Come la realtà aumentata cambierà il concetto di giocattolo per i bambini

Anche i giocattoli per bambini negli ultimi anni sono cambiati molto rispetto a quelli a cui eravamo abituati nella nostra gioventù, e iniziano a sfruttare le tecnologie più moderne.

di pubblicata il , alle 11:01 nel canale Videogames
 
36 Commenti
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avvelenato12 Aprile 2014, 15:47 #11
Originariamente inviato da: san80d
fateci caso quanti bambini portano gli occhiali, quando andavo alle elementari nella mia classe si e no erano 3/4 i compagni che li portavano... e anche io adesso che per lavoro passo tante/troppe ore davanti al pc noto la differenza, in peggio, rispetto a qualche anno fa


vabbé quando la nostra era prevalentemente un'economia rurale nessuno portava gli occhiali, salvo forse qualche preste e gli orafi. Vogliamo forse asserire che riparare gli orologi rovina la vista?
O forse che la nostra vista (con tutti i suoi difetti) viene messa alla prova molto più adesso che quando il grosso dei nostri sforzi visivi era distiunguere una carota da un cetriolo?


Io questi bambini invece li invidio perché entrano a contatto con un mondo di interconnessione tra realtà e virtualità che noi abbiamo solo (malamente) immaginato.

Pensate che bello poter giocare a una versione di syndicate che fosse tipo toy-story: punti il tablet sul tavolo e vedi i tuoi agenti mitragliarsi con quelli della compagnia nemica, cercare riparo tra l'oliera e il bicchiere, poi chiami i rinforzi e vedi altri agenti che tirano rampini dal lavabo della cucina al tavolo, che figata!
san80d12 Aprile 2014, 15:52 #12
Originariamente inviato da: avvelenato
vabbé quando la nostra era prevalentemente un'economia rurale nessuno portava gli occhiali, salvo forse qualche preste e gli orafi. Vogliamo forse asserire che riparare gli orologi rovina la vista?


potrebbe

O forse che la nostra vista (con tutti i suoi difetti) viene messa alla prova molto più adesso che quando il grosso dei nostri sforzi visivi era distiunguere una carota da un cetriolo?


possibile
IlNiubbo12 Aprile 2014, 16:40 #13
a me piace di più questo:

https://www.youtube.com/watch?v=QnsR-kZUx6o
qboy12 Aprile 2014, 18:22 #14
Originariamente inviato da: san80d
fateci caso quanti bambini portano gli occhiali, quando andavo alle elementari nella mia classe si e no erano 3/4 i compagni che li portavano... e anche io adesso che per lavoro passo tante/troppe ore davanti al pc noto la differenza, in peggio, rispetto a qualche anno fa


hm io non sono d'accordo con te, se oggi ci sono molti più bambini con gli occhiali (che io odio) è anche perchè anni addietro non ti mettevi gli occhiali per la minima caxxata. oggi se il figlio si sveglia strano via dal medico, cammina lento via dal medico, è lunatico via dal medico.
Timewolf12 Aprile 2014, 18:30 #15
Originariamente inviato da: qboy
hm io non sono d'accordo con te, se oggi ci sono molti più bambini con gli occhiali (che io odio) è anche perchè anni addietro non ti mettevi gli occhiali per la minima caxxata. oggi se il figlio si sveglia strano via dal medico, cammina lento via dal medico, è lunatico via dal medico.


non ho capito...se un bambino e' miope lo lasci miope?
san80d12 Aprile 2014, 18:41 #16
Originariamente inviato da: qboy
hm io non sono d'accordo con te, se oggi ci sono molti più bambini con gli occhiali (che io odio) è anche perchè anni addietro non ti mettevi gli occhiali per la minima caxxata. oggi se il figlio si sveglia strano via dal medico, cammina lento via dal medico, è lunatico via dal medico.


anche questo e' vero, se entri in uno studio medico puoi star certo che non esci a mani vuote... e tasche piene per loro
Leron12 Aprile 2014, 18:50 #17
Ok dai, per una volta un post serio.

Mi ritengo un appassionato di tecnologia (pure troppo) quando questa può essere uno strumento di arricchimento o di spunto per creare cose nuove, ma vedere questo video mi ha fatto veramente venire la nausea.

Non solo perchè in tutto il video ci sono bambini che si trovano in un mondo REALE a guardare una finzione inventata da un programmatore/animatore per riuscire a giocare e che pretende di sostituirsi alla fantasia del bambino, ma anche perchè questa viene presentata come una cosa POSITIVA!

e pure nessuno si è accorto, magari in fase di montaggio, che ci sono due bambini che giocano DA SOLI?? ma che cazzuola di messaggio è?? è qui che vogliamo arrivare?

io non mi ritengo moralista, anzi direi che generalmente sono veramente aperto a qualsiasi cosa, ma dai cavolo, questo video sembra l'antieducazione fatta ad app!

Dando per scontato (purtroppo) che l'immaginazione dei bambini di oggi è purtroppo MOLTO ridotta rispetto a un tempo (e questo è dato da un insieme di cause: dalla mancanza di momenti dedicati allo stimolare la creatività e l'immaginazione, all'uso di giochi usa e getta sempre più preconfezionati, all'impossibilità da parte dei bambini di esplorare e conoscere mondi nuovi fuori di casa...) ma l'arrivare addirittura a pubblicizzare uno strumento che toglie ai bambini l'unica cosa che hanno, l'immaginazione, sostituendola con l'idea del gioco che ha l'autore, significa secondo me non aver capito proprio un cazzo.

Ai bambini non serve fornire nuove immagini, per quanto fighe possano essere, vanno invece forniti gli strumenti per poterle CREARE DA SOLI.

Tornate al "facciamo che tu eri un gigante e le mattonelle del domino erano le case della città da invadere", ridate ai bambini la possibilità di immaginare storie, città, mondi, e dategli la possibilità di farlo DA SOLI, senza stronzate pensate dagli adulti in mezzo.

E vi stupirete che lo possono già fare meglio di noi, ed è giusto che sia così.
Timewolf13 Aprile 2014, 00:56 #18
Originariamente inviato da: Bivvoz
Bah quante minchiate.
Oggi hanno regalato a mio figlio una macchinina a batteria che corre da sola, dopo 5 minuti mi ha fatto levare le batterie perchè è più divertente spingerla con le mani.

Gioca ai giochi sul tablet per prendere ispirazione.
Gioca per esempio ad angry birds? Per 5 minuti poi spegne il tablet fa una torre con le costruzioni e gioca a buttarla giù lanciandoli cose.

I bambini non hanno bisogno di queste cose limitate, hanno la loro fantasia che è senza limiti.

E non vi preoccupate, è la nostra generazione quella assuefatta dall'informatica non la prossima.
Per loro non è una novità è una cosa che usano i loro genitori quindi una cosa pallosa e vecchia


assolutamente d'accordo.

Inoltre aggiungo: i tempi cambiano per tutti, questi discorsi su tecnologia e tablet sono sicuro al 100% che li hanno fatti i nostri genitori/nonni quando inizio' la diffusione della TV "hai nostri tempi si andava per strada a giocare a pallone, altro che Carosello"
Leron13 Aprile 2014, 16:18 #19
Originariamente inviato da: Bivvoz
Inoltre non è per i videogiochi e la tv che i bambini non vanno più per strada a giocare, sono i genitori che non ce li mandano più perchè se no li stirano, li molestano i pedofili, li rapiscono, ecc.
Tv e videogiochi sono attività alternative che si fanno perchè non si può fare altro, ma appena possono i bambini preferiscono ancora la bici, il pallone e nascondino.


E' un post un po' lungo ma invito a leggerlo comunque

Ho la fortuna di avere un lavoro che mi mette di fronte entrambi i mondi: faccio l'educatore in un'associazione che si occupa di minori da 10 anni e contemporaneamente curo la grafica e la parte informatica dell'associazione stessa, ho per fortuna un po' di esperienza con diverse (centinaia) di famiglie di diverse generazioni

posso dirti che... Ni.

mi spiego meglio: prima di tutto non è che le attività diverse da tv e videogiochi sono attività che non si possono fare (anche perché a meno che un genitore non sia completamente idiota basta che si faccia una ricerca in internet o si compri un libro per scoprire che ci sono MIGLIAIA di attività che si possono fare anche al chiuso e a casa senza per forza piazzare il figlio davanti allo schermo e dimenticarsene, anche se sicuramente è più scomodo, e magari si scoprirà che sono pure divertenti e (strano a dirsi) sono pure una figata), il fatto è che sono attività che spesso non si VOGLIONO fare, perché è molto più comodo parcheggiare il figlio davanti al 50 pollici che dedicargli un po' di tempo dopo una giornata di lavoro (per quanto stanchi si possa essere).

(in merito se qualche genitore fosse interessato mi permetto di consigliare il libro "giocare insieme" - Giunti-Demetra lo trovate a meno di 10 euro in qualsiasi libreria, contiene tantissimi giochi da fare con i figli, è diviso in categorie e presenta tante idee da fare all'aperto e al chiuso, sia insieme che non) (tra parentesi sappiate che giocare a qualcosa di diverso dai videogiochi con i propri figli non è da sfigati e spesso vi cambia pure l'umore in meglio)

ti invito a leggere questo articolo "The overprotected Kid" che è particolarmente interessante
http://www.theatlantic.com/features...s-alone/358631/

in secondo, TV e videogiochi non sono più (ed è un fatto purtroppo confermato) attività "alternative", proprio perché l'educazione media che viene data ai bambini al giorno d'oggi fa in modo che avendo per gran parte del tempo durante la giornata unicamente questi strumenti a disposizione, non imparano a fare altro o meglio non vengono stimolati a usare la LORO fantasia.

E di questo puoi accorgertene benissimo se hai a che fare con un paio di generazioni di bambini/ragazzi: la media dei bambini di oggi purtroppo sta perdendo la capacità (proprio a causa di mancanza di esperienze) di riuscire a far viaggiare fantasia e inventiva, perché quello che gli si presenta è unicamente formato da strumenti preconfezionati e pronti (come è questo il caso).

non a caso questo porta spesso anche a disagi e disturbi relazionali (giochi individuali che impediscono o fanno evitare la relazione con gli altri)


E questo lo si nota ancora di più con gli adolescenti (scuola media ad esempio): difficoltà enormi anche solo a riconoscere i propri sentimenti, a relazionarsi con gli altri. Emblematico il fatto che se hai davanti 20 ragazzini delle medie che hanno a disposizione un Centro aggregativo di 200 metri quadri con qualunque gioco a disposizione (calcetto, giochi di società, musica, karaoke, possibilità di fare festa) se glielo chiedi vanno a scegliere di giocare alla WII, l'unico strumento che permette di non dover interagire troppo. Quando gli presenti invece giochi di interazione e di società, (ad esempio come Cranium o Things, non roba da bambini) invece scoprono che "esiste altro" al mondo e ne escono entusiasti, ma non ne sono abituati. Idem per le relazioni: L'abuso del cellulare non è un semplice cambiamento di abitudini, in alcuni casi è diventato letteralmente una difesa dalle relazioni (mentre mi parli guardo il cellulare così non ti guardo negli occhi) queste sono cose che se si ha una piccola base di psicologia le si nota subito.

si può pensarla come si vuole sulle nuove tecnologie, la realtà aumentata è uno strumento che anche in questo ambito può essere usato per creare cose bellissime e anche positive educativamente parlando, e non è detto che non ci possano essere anche giochi semplicemente divertenti senza tenere d'occhio l'ambito educativo. La mia recriminazione sta verso il TITOLO dell'articolo, ovvero come cambierà il concetto di giocattolo. E se questo è il cambiamento c'è da preoccuparsi seriamente a livello sociale: chiunque abbia a che fare un minimo con l'educazione e le famiglie di oggi, non può che notare che non si tratta di semplici cambiamenti o di frasi fatte, piuttosto bisogna stare attenti a chi fa il qualunquista dicendo "tanto anche i nostri genitori dicevano la stessa cosa di noi".

Non è PER NIENTE la stessa cosa (purtroppo).


PS: questo non significa assolutamente che i videogiochi siano il male o che non si possa farsi una partita alla wii o guardarsi un film o un cartone, si prega di interpretare il post come una analisi sul cambiamento che sta avvenendo in generale.


Ah, e già che ci sono, invito a leggere questo articolo sul "Nomadismo domestico" di Sabine Eck

http://www.sabineeck.com/nomadismo-domestico/

I bambini devono conoscere la natura, soprattutto nei primi 7 anni. Sedersi nudi nella terra bagnata, mettere i piedi in un ruscello, toccare un coniglio, pestare la cacca delle galline… e mangiare la frutta direttamente dall’albero, giocare con l’acqua, con i bastoni, la sabbia, la terra, le pigne; sperimentare che il proprio corpo è vulnerabile. Affrontare quindi le ferite provocate da un sasso o dalle spine, punture di formiche di bosco (quelle tremende rosse, avete presente?); imparare come gestire le ginocchia sbucciate, cadere dalla bicicletta… tutte cose che non si imparano sui libri, né si recuperano a 20 anni. Se queste situazioni non si propongono nei primi 8-10 anni di vita, è dura… in seguito preferiranno “play station” e televisione.
I bambini hanno bisogno sopratutto di materiale grezzo/naturale/semplice per giocare: sassi, bastoni, stoffe, corde, cartoni, teli, cuscini, sgabelli; magari qualche dinosauro o animali della fattoria. Il resto è fantasia (televisione autoprodotta: immagini interiori). Mi rendo conto che non è facile, ma vi assicuro che non è impossibile.

Timewolf13 Aprile 2014, 19:32 #20
tutto vero cio' che dici, pero' bisogna necessariamente confrontarsi con i tempi moderni.

La parte finale del tuo (bel) post e' emblematica

bambini devono conoscere la natura, soprattutto nei primi 7 anni. Sedersi nudi nella terra bagnata, mettere i piedi in un ruscello, toccare un coniglio, pestare la cacca delle galline… e mangiare la frutta direttamente dall’albero, giocare con l’acqua, con i bastoni, la sabbia, la terra, le pigne; sperimentare che il proprio corpo è vulnerabile. Affrontare quindi le ferite provocate da un sasso o dalle spine, punture di formiche di bosco (quelle tremende rosse, avete presente?); imparare come gestire le ginocchia sbucciate, cadere dalla bicicletta…

ma io che vivo in una metropoli come Roma, ad un mio futuro figlio queste cose come gliele faccio provare?

Inoltre aggiungo: e' vero, spesso la TV viene usata per "smollare" i figli dopo una giornata di lavoro, pero' purtroppo a meno che non si ha la fortuna di fare un lavoro che ci conceda del tempo per noi, ormai siamo davvero schiavi della professione, si arriva a casa tardi la sera distrutti e spesso la TV e' una "salvezza".

Non giustifico ne condivido, pero' sono i tempi che cambiano.

Ci siamo adattati a ben peggio nella nostra evoluzione, ci adatteremo anche a questo

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