Braben: il mercato dell'usato sta uccidendo i giochi single player

Braben: il mercato dell'usato sta uccidendo i giochi single player

Il creatore di Elite e Kinectimals prende di mira il mercato dell'usato videoludico: è una delle cause che hanno rallentato i lavori su The Outsider.

di pubblicata il , alle 14:01 nel canale Videogames
 
40 Commenti
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[?]20 Marzo 2012, 15:11 #11

VAI A LAVORARE...

...PAGLIACCIO
alexdal20 Marzo 2012, 15:23 #12
Come al solito scrivono solo ragazzini scemi.

Molte catene di negozi stanno vivendo sulle rivendite dell'usato.

Uno stesso titolo lo rivendono piu' volte. Quindi invece di chiedere 30 copie, ne chiedono 10 tanto sanno che molti li riportano e rivendono piu volte.

Un produttore che paga lo sviluppo per due anni spendendo milioni di euro. Spesso non ha il guadagno sperato.
(non parlo ne del titolono ne della schifezza)

Sul prezzo: e' stabile da 20 anni. prima era quanto un decimo di uno stipendio basso ora e' un ventesimo

E se il gioco costa 70 euro sono 14 di tasse
quindi 56 euro. il negoziante ha il 25% quindi 14 euro e costa 42, togli i costi di distribuzione confezione ecc
sono 35 euro. dieci alla consolle (sony/nintendo o ms)
25 euro

pagare per 2 anni 20 persone fisse e 50 almeno un paio di mesi sono 2,5 milioni piu' i costi di impresa.
chi non vende centocinquamila copie fallisce

e il solito problema del software tra copie pirata, copie, falsi e usato. 1 paga e 5 giocano

un mobile ikea lo paghi cento euro e dopo montato vale zero o meno, quasi impossibile rivenderlo. e se si rompe lo ricompri
Un software un video o una musica durano per sempre
sintopatataelettronica20 Marzo 2012, 15:45 #13
Originariamente inviato da: alexdal
Come al solito scrivono solo ragazzini scemi.

Molte catene di negozi stanno vivendo sulle rivendite dell'usato.

Uno stesso titolo lo rivendono piu' volte. Quindi invece di chiedere 30 copie, ne chiedono 10 tanto sanno che molti li riportano e rivendono piu volte.

Un produttore che paga lo sviluppo per due anni spendendo milioni di euro. Spesso non ha il guadagno sperato.
(non parlo ne del titolono ne della schifezza)

Sul prezzo: e' stabile da 20 anni. prima era quanto un decimo di uno stipendio basso ora e' un ventesimo

E se il gioco costa 70 euro sono 14 di tasse
quindi 56 euro. il negoziante ha il 25% quindi 14 euro e costa 42, togli i costi di distribuzione confezione ecc
sono 35 euro. dieci alla consolle (sony/nintendo o ms)
25 euro

pagare per 2 anni 20 persone fisse e 50 almeno un paio di mesi sono 2,5 milioni piu' i costi di impresa.
chi non vende centocinquamila copie fallisce

e il solito problema del software tra copie pirata, copie, falsi e usato. 1 paga e 5 giocano

un mobile ikea lo paghi cento euro e dopo montato vale zero o meno, quasi impossibile rivenderlo. e se si rompe lo ricompri
Un software un video o una musica durano per sempre


Che un software, un video o una musica durano per sempre mi pare veramente un'affermazione ridicola.
(Soprattutto con i software, i video e le musiche di oggi.)

Dirlo del software poi è veramente assurdo! Dopo qualche decina d'anni (ma anche meno) oltre a diventare obsoleto (chi usa oggi la versione 1 di photoshop o windows 3.1 ? Alzate le mani!) non si riesce nemmeno più a farlo girare correttamente, per cui dire che "dura per sempre"..

Il retrogaming è invece qualcosa di più particolare, in cui, oltre al valore "storiografico", conta anche il fatto che (purtroppo) uscivano titoli molto più innovativi e interessanti 20 anni (o anche solo 10) di quanti ne escano oggi.

Mi dispiace che sia stato un (ex) grande come Braben a sparare st'emerita cavolata, il problema secondo me è che ormai tutti gli sviluppatori non pensano più a fare grandi giochi ma a avere rendite altissime dai loro investimenti..
Per cui si tentano di produrre esclusivamente cloni di giochi che hanno venduto tanto o sfruttare un nome/brand .. e se non si vende abbastanza invece di ammettere di aver fatto un gioco mediocre che più di quello non si meritava di vedere si inizia ad accusare la pirateria, l'usato, il terrorismo islamico e la terribile congiura dei prestatori anonimi di cd.

In più c'è da considerare che il mercato è bello saturo (di cloni di altri cloni che erano cloni di altri cloni..), che siamo in recessione.. è abbastanza ovvio che solo una minoranza di titoli abbia altissime rendite e il resto ciccia.

E' il capitalismo, bellezza.
hedgefox20 Marzo 2012, 15:48 #14
Si infatti i giochi multiplayer costano 29.99 € al lancio mentre i single player 69.90 €...
Ed i giochi per PC che non possono essere rivenduti costano 19.99 € vero?

Nelle vacanze ho fatto il pieno di giochi su Steam: basso costo grazie alle offerte ed alto godimento.

Imparassero da loro, queste piattole multimediali...
obogsic20 Marzo 2012, 15:48 #15
il prezzo dei giochi è stabile da anni perché rispetto ad anni fa non è più un mercato di nicchia.
Inoltre con il costo della vita elevatissimo che c'è oggi un prezzo più alto difficilmente potrebbe essere assorbito dal mercato senza perdere quote importanti.

Non si rendono conto che l'usato alimenta in ogni caso il nuovo...
io non comproi mai un gioco nuovo al day one a prezzo pieno, se l'usato non esistesse non avrei una console. Anzi, ho comprato un aps3 proprio perché si riesce a giocare anche spendendo cifre ragionevoli grazie alll'usato e alle numerose offerte sui titoli vecchi anche di pochi mesi.
Con i miei soldi dell'acquisto usato finanzio qualcuno che magari 60/70 euro per un gioco nuovo li spende volentieri perché può permetterselo.
Se nessuno gli compra i suoi usati (perché vietato dalla legge o inibito tecnologicamente) anche lui spenderà meno.
Se vogliono evitare l'usato devono promuovere il digital download (dove c'è copertura di adsl decente), ma non certo coi prezzi che si vedono oggi su console.
Su pc già c'è qualcosa di più ragionevole...
Ma se devo spendere al day one 50 euro per un titolo nuovo, ce ne metto altri 10 e me lo prendo fisico...
Il digital download dovrebbe costare al massimo un terzo del prezzo di vendita del nuovo, visto che non ci sono costi di distribuzione, spedizione, intermediari, spese di magazzino, confezionamento, mancati introiti da pirateria, non si corrono rischi di rimanenze né rischi di "terminare le scorte".
Inoltre il gioco scaricato non lo puoi prestare né rivendere né portarleo appresso quando vai dall'amico a meno di portarti tutta la console su cui lo hai scaricato.
Se mi danno un digital donwload a 25 euro al day one lo prendo, ma se dopo pochi mesi che è uscito lo stesso gioco lo prendo nuovo fisico a quel prezzo devono calarmi anche il prezzo online...
RAMsterdam20 Marzo 2012, 16:02 #16
Io mi sono alterato (per non dire altro) quando hanno detto che senza l'usato ci sarebbero prezzi più bassi. La stessa scusa se la inventavano per la pirateria ai tempi di ps1-ps2. Però in questa gen con l'online la pirateria è stata sconfitta totalmente, almeno sulle console, e come risultato i prezzi sono gli stessi se non maggiori contando dlc e ladrate varie...
hedgefox20 Marzo 2012, 16:09 #17
@Alexdal - prendiamo un gioco a caso: CoD MW3.

Ha venduto 10 milioni di copie a Dicembre 2011. Ora a Marzo saranno sicuramente aumentate, ma stiamo su quel numero.

Se il ricavo è di 25 € a copia, il ricavo è di 250 milioni, 100 volte quello che tu dici essere la spesa minima per una software house.

Ma CoD:MW3 è un gioco Multiplayer, prendiamone uno single... tipo Skyrim: oltre 10 milioni di copie vendute in un paio di mesi, 650 milioni di dollari di introiti.

Certo, non tutti possono permettersi di stare su uno scaffale a 60 €, alcuni giochi proprio non tirano. Ma se sono brutti, che possiamo farci? Che li mettano sul Marketplace a prezzo basso così la gente li compra, oppure vadano su Steam.

Che piangano pure, da un Gamestop vicino a me mettono ancora Dinasty Warriors a 69.90 (ed è uscito da anni!), in inghilterra l'ho pagato 30 sterline (36 euro circa) e l'ho preso al volo.
Abbassate i prezzi e la gente compra, teneteli alti, piangete e morite.
Paganetor20 Marzo 2012, 16:23 #18
ma infatti, non è che perchè uno lavora due anni ha diritto automaticamente di vendere e guadagnare...
tanto più che spesso i videogiochi non hanno il "soddisfatti o rimborsati", compri a scatola chiusa (non fanno più nemmeno le demo, ma dei trailer che sono lontanissimi dalla realtà del gioco) e amen!

Insomma, l'usato c'è, deve rimanere e manterrà ancora a lungo il suo "perchè"...
hexaae20 Marzo 2012, 16:24 #19
Quando scopri con estrema tristezza che i soliti FPS di guerra continuano a vendere come il pane a livelli di milioni di copie, capisci da solo perché il mercato sta andando a pu....
AleK20 Marzo 2012, 16:28 #20
@alexdal

Non mi trovo d'accordo con molte parti del tuo discorso. Prima tra tutte, la questione che tu hai sottolineato sui costi d'impresa. Che siano veritieri o meno è irrilevante, perchè quel che si dimentica sempre di sottolineare oltre ai costi, sono i "rischi" d'impresa. Maggiori dei primi e per ragioni più che plausibili. Se come imprenditore crei un prodotto poco competitivo, scialbo, povero di contenuti e privo di qualsivoglia significato di originalità, è più che corretto che il mercato ti dia come conseguenza il fallimento. E questo è ancor più vero se la base del prodotto "dovrebbe" avere rilevanza artistica.
La longevità di un prodotto è determinata dalla clientela e non dai produttori. Ergo se non sei soddisfatto di quel che hai comprato rientra nei tuoi diritti come consumatore potertene disfare.
Ora, se il mercato produce attualmente giochi il cui appeal si esaurisce in una settimana, la colpa non può certo ricadere sul cliente, non trovi?
Penso che ognuno di noi possieda giochi, anche datati, della quale non desidera privarsi ed è sul valore di questo dato che il mercato dovrebbe riflettere.
Se il budget di un prodotto si divide, ipotizzando, per il 65% su grafica e sviluppo, il 10% sul gameplay, il 20% sulle politiche di marketing e solo il 5% sui cosiddetti valori artistici, non deve sorprendere se questo mercato è considerato dai clienti stessi in declino.
La questione non è che non ci sia nulla di nuovo da inventare, ma piuttosto che non si destinano fondi sufficienti nell'area creativa per privilegare il comparto tecnico.
Il mobile dell'IKEA anche dopo montato ha un suo utilizzo specifico. Valore di mercato o meno. Se ti compri una cucina od un sofà, continuerai ad usarli come tali anche per 10 o 15 anni.
Prova a giocarti per 15 anni un videogioco SP di ultima generazione con una campagna di 10/15 ore. Poi quando hai finito il test (se sopravvivi ) ne riparliamo.

@obogsig
Promuovere i contenuti digitali a senso solo quando hanno un valore di mercato attorno ai 10 euro. Diversamente non fai altro che alimentare i pessimi costumi di chi fa parte dei CDA. Quando ti compri un film in blueray non puoi rivenderlo? I videogiochi invece no? perchè? Sono più artisti o creativi? Ma per favore. Con certe SH si può cercare di far tutto meno che "tutelarle"

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