Azioni EA in rialzo, e i dirigenti vendono le loro

Dopo che il valore delle azioni EA ha toccato il picco più alto degli ultimi sei anni, i dirigenti Stephen Bene e Patrick Soderlund hanno venduto i loro interi pacchetti azionari, e quindi non dispongono più di azioni EA.

Soderlund, executive VP della divisione EA Games, ha venduto più di 36 mila azioni per un valore di 1,2 milioni di dollari. Nello stesso giorno, il consigliere generale Bene ha venduto le ultime 7.771 azioni dell'azienda che rimanevano in suo possesso. Soderlund, lo ricordiamo, è passato agli annali della storia del videoludo per aver fondato DICE, società che poi ha venduto a EA nel 2006, diventando dirigente di quest'ultima.

Anche Peter Moore, Chief Operating Officer di EA e secondo uomo più potente della società dopo il CEO, ha dimezzato il suo patrimonio azionario, vendendo 100 mila azioni che gli hanno fruttato 3,4 milioni di dollari.

Al momento non è possibile dire se questi movimenti azionari anticipino dei cambiamenti nel quadro dirigenziale della compagnia. Movimenti di questo tipo, infatti, sono abbastanza comuni nel momento in cui le azioni di una società acquisiscono valore così velocemente.

Lo scorso martedì, EA ha annunciato l'intenzione di riacquisire il controllo delle sue stesse azioni per un valore di 750 milioni di dollari, con l'esplicito obiettivo di avere il minor numero possibile di azioni sul mercato in questa fase. Dopo sei giorni da quell'annuncio, il valore delle azioni EA è salito di 25 punti percentuali, fino a 35 dollari per azione.

Nei primi giorni di maggio, inoltre, EA ha pubblicato risultati finanziari incoraggianti per l'ultimo esercizio dell'anno fiscale conclusosi lo scorso 31 marzo. Ha registrato, infatti, profitti per 367 milioni di dollari, contro i 323 milioni dell'equivalente periodo del precedente anno fiscale. Questo ha contribuito ad avere utili anziché perdite per l'intero anno fiscale, anche se solo di 8 milioni di dollari.