Annunciata data per la beta di Homefront: Revolution

Annunciata data per la beta di Homefront: Revolution

Confermata anche la presenza di una modalità cooperativa per quattro giocatori. Si chiamerà Resistance Mode.

di pubblicata il , alle 07:01 nel canale Videogames
Koch Media
 

Deep Silver ha annunciato le date per la beta a porte chiuse di Homefront: The Revolution, che avrà luogo esclusivamente su Xbox One tra l’11 e il 14 febbraio. Per aver diritto a partecipare è necessario essere in possesso di uno dei codici distribuiti da Deep Silver lo scorso anno. In alternativa è ancora possibile iscriversi mediante il sito ufficiale del gioco, in vista dello stress test che si terrà tra il 29 gennaio e il 5 febbraio.

Contestualmente alle date della beta è stata svelata anche una modalità cooperativa chiamata Resistance, che supporterà fino a un massimo di quattro giocatori. Le squadre saranno chiamate “Cellule della Resistenza” e avranno il compito di combattere le forze militari coreane che hanno invaso il suolo statunitense. A quanto pare saranno presenti alcune missioni riferite al contesto narrativo della campagna single-player.

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I giocatori avranno modo di personalizzare il proprio personaggio e sbloccare nuove abilità e armi durante il completamento di questi incarichi, che all'inizio saranno composti da un totale di dodici missioni. Altre venti missioni saranno poi pubblicate sotto forma di DLC, nell’arco dei dodici mesi successivi al lancio.

Il game director Hasit Zala ha specificato che la campagna single-player richiederà all’incirca 30 ore per essere portata a termine, confermando anche che The Revolution sarà privo di una modalità multiplayer competitiva e quindi in controtendenza rispetto al primo capitolo della serie.

Deep Silver ha inoltre confermato che chiunque effettui il pre-order del gioco avrà diritto a ricevere il pacchetto Revolutionary Spirit, grazie al quale si avrà accesso istantaneo a nuove armi e skin destinate alla modalità campagna. Il materiale pensato per la Resistance Mode includerà invece il Marksman Rifle, lo Sniper Scope e gli esplosivi attivabili in remoto.

Gli sviluppatori di Dambuster Studios hanno in programma di supportare il gioco con nuovi contenuti per almeno i primi dodici mesi successivi alla pubblicazione. A confermarlo è stato il game designer Fasahat Salim, il quale ha aggiunto che il criterio di funzionamento delle microtransazioni non innescherà dinamiche pay-to-win.

“Non si tratta di un sistema pay-to-win nella maniera più assoluta, dal momento che tutto quanto metteremo a disposizione in queste casse della resistenza è disponibile in modo gratuito attraverso la partita. Tutto ciò che stiamo offrendo è la possibilità, per i giocatori che non necessariamente hanno tempo da investire nel gioco, di poter sbloccare alcune cose interessanti. Si tratta soltanto di un metodo per fargli risparmiare tempo, una scorciatoia per sbloccare questo genere di oggetti. Spenderanno piccole somme di denaro ma non otterranno niente di esclusivo”, ha spiegato Salim durante un’intervista rilasciata a GameSpot.

Tra i contenuti successivi al lancio sono previste anche nuove missioni gratuite. L'intento è quello di evitare il ricorso a modelli di business tradizionali come il season pack o il rilascio di map pack periodici a pagamento.

“Tutto quello che è disponibile nel gioco lo è in forma gratuita, e anche dopo la pubblicazione continueremo a preparare missioni, alimentando la community per almeno un anno. Ci saranno sempre nuovi contenuti pubblicati in forma gratuita, i giocatori avranno molto materiale sul quale mettere le loro mani. Non realizzeremo dei pack. Non stiamo pensando a dei pacchetti di mappe o altre cose di questo tipo. Dopo aver completato una missione la pubblicheremo, la community potrà accedervi e giocarla, e continueremo a svolgere questa attività per almeno un anno”.

Vi ricordiamo che il lancio di Homefront: The Revolution è confermato per il 17 maggio su PlayStation 4, Xbox One e PC.

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