Activision si oppone al divieto di importazione di Xbox 360 negli Usa
Continua la battaglia legale tra Motorola e Microsoft, accusata di aver infranto alcuni brevetti a proposito delle comunicazioni wireless e della trasmissione di video.
di Rosario Grasso pubblicata il 12 Giugno 2012, alle 14:20 nel canale VideogamesMotorolaMicrosoftXboxActivision
19 Commenti
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MS già pagava MMI per questi brevetti...MMI di fatto ha deciso di rinegoziare i termini ed ha proposto una cifra giudicata irragionevole da MS...la risposta di MMI è stata la richiesta di import ban che è tutto fuorchè "ragionevole e non discriminatorio" se permetti.
La richiesta è così irrituale ed inqueitante (porta la questione dei brevetti al livello 2.0)che si è mosso addirittura il congresso...e questo nonostante l'attività di lobbying di BigG sia quantificabile in una cifra superiore a quanto speso da MS (in USA i finanziamenti ai membri del congresso sono dati pubblicamente disponibili: quando voti è un tuo diritto sapere se il tizio che voti prende soldi dall'azienda X o dalla Y...per inciso molto meglio che in Italia dove tutti prendono soldi ma nessuno sa da chi e tutti fanno le verginelle)
questo è un caso in cui il detentore di un brevetto che si è impegnato ESPLICITAMENTE (in cambio dell'inclusione di un suo brevetto in uno standard allora ancora da ratificare) a fissare un prezzo per royalties "ragionevole e non discriminatorio" (cd "RAND commitment" decide che "ragionevole e non discriminatorio" può essere anche il blocco dell'importazione...qui non c'è rifiuto a pagare...c'è rifiuto a vendere dopo aver acquisito una posizione di vantaggio (proprio brevetto incluso in uno standard diventato poi diffuso) sulla base di un impegno ("prezzo ragionevole e non discriminatorio". LA definizione del prezzo può essere materia di contesa e di accordi, la richiesta di import ban non mi sembra un passo "ragionevole" quando legata ad un brevetto fondamentale per uno standard industriale (brevetto che è stato incluso a suo tempo sulla base di un impegno: al momento della definizione dello standard ci sono mille possibilità, scegliere un brevetto rispetto ad un altro porta vantaggi al detentore del brevetto ma se la scelta viene fatta sulla base di un impegno non ci si aspetta che il modo di onorare l'impegno sia chiedere il blocco dell'importazione ed il rifiuto di negoziare il prezzo dello stesso...non ci si aspetta e si prtende sulla base stessa della definizione del "RAND commitment".
Qui trovi un interessante speigazione del "RAND commitment" : http://www.mediainstitute.org/IPI/2012/020612.php
Ma secondo voi una mega corp della portata di Google che a parte che c'entra poco niente con servizi di tipo video entertainment (ok, ci sarebbe youtube, ma poi?), tanto meno con i prodotti hardware che siano propri di Google (come Apple ha i suoi IPhone/Ipad/Ietc) non abbia già considerato, ergo abbia fatto lavorare interi uffici di statisti, marcketari e ricercatori, per capire se quello che voi proponete fosse un buon investimento a lungo termine o no???
O secondo voi siccome si chiama Google, può tranquillamente buttarsi a palla in qualsivoglia settore gli pare?...
MS già pagava MMI per questi brevetti...MMI di fatto ha deciso di rinegoziare i termini ed ha proposto una cifra giudicata irragionevole da MS...la risposta di MMI è stata la richiesta di import ban che è tutto fuorchè "ragionevole e non discriminatorio" se permetti.
questo è un caso in cui il detentore di un brevetto che si è impegnato ESPLICITAMENTE (in cambio dell'inclusione di un suo brevetto in uno standard allora ancora da ratificare) a fissare un prezzo per royalties "ragionevole e non discriminatorio" (cd "RAND commitment" decide che "ragionevole e non discriminatorio" può essere anche il blocco dell'importazione...qui non c'è rifiuto a pagare...c'è rifiuto a vendere dopo aver acquisito una posizione di vantaggio (proprio brevetto incluso in uno standard diventato poi diffuso) sulla base di un impegno ("prezzo ragionevole e non discriminatorio". LA definizione del prezzo può essere materia di contesa e di accordi, la richiesta di import ban non mi sembra un passo "ragionevole" quando legata ad un brevetto fondamentale per uno standard industriale (brevetto che è stato incluso a suo tempo sulla base di un impegno: al momento della definizione dello standard ci sono mille possibilità, scegliere un brevetto rispetto ad un altro porta vantaggi al detentore del brevetto ma se la scelta viene fatta sulla base di un impegno non ci si aspetta che il modo di onorare l'impegno sia chiedere il blocco dell'importazione ed il rifiuto di negoziare il prezzo dello stesso...non ci si aspetta e si prtende sulla base stessa della definizione del "RAND commitment".
Qui trovi un interessante speigazione del "RAND commitment" : http://www.mediainstitute.org/IPI/2012/020612.php
Parti dai presupposti giusti ed arrivi a conclusioni sbagliate.
La parte giusta è l'inclusione dei brevetti Motorola negli standard e gli accordi presi da Motorola stessa per l'inclusione dei brevetti negli standard.
Poi parti per lidi stranieri, ad esempio secondo il tuo ragionamento un qualunque detentore di brevetti RAND non può prendere nessuna precauzione (tra cui processi e ingiunzioni varie) contro una qualche azienda che le royalties non le vuole pagare.
Nel caso in questione Motorola (o meglio Google) chiede il blocco delle importazioni perché MS non vuole pagare le royalties sui brevetti detenuti da Motorola ed inclusi negli standard e rilasciati sotto termini RAND. (Ovviamente questa è la versione di Motorola)
Nel discorso più generale dimentichi alcune cose, quello che è ragionevole per qualcuno può non esserlo per qualcun altro. Ad esempio Google ritiene ragionevole il 2.5% del prezzo totale del bene (molti altri ritengono che siano pazzi).
Suggerisco questa lettura.
P.S.
la tua lettura nulla aggiunge sul caso (è una definizione fatta in forma di Q&A)...qui stiamo parlando di un caso specifico: ci sono atti, lettere, giudizi e si trovano in forma concisa (ma nemmeno troppo) su fosspatents...se vuoi leggere parti di là ed al limite salta i commenti del tizio (che comunque se sei appassionato delle questioni è una sorta di autorità in materia) se lo consideri di parte (e comunque lo è ma non dalla parte che potresti credere: il punto è che certi passi sono azzardati comuqnue li si guardi).
MS già pagava MMI per questi brevetti...MMI di fatto ha deciso di rinegoziare i termini ed ha proposto una cifra giudicata irragionevole da MS...la risposta di MMI è stata la richiesta di import ban che è tutto fuorchè "ragionevole e non discriminatorio" se permetti.
La richiesta è così irrituale ed inqueitante (porta la questione dei brevetti al livello 2.0)che si è mosso addirittura il congresso...e questo nonostante l'attività di lobbying di BigG sia quantificabile in una cifra superiore a quanto speso da MS (in USA i finanziamenti ai membri del congresso sono dati pubblicamente disponibili: quando voti è un tuo diritto sapere se il tizio che voti prende soldi dall'azienda X o dalla Y...per inciso molto meglio che in Italia dove tutti prendono soldi ma nessuno sa da chi e tutti fanno le verginelle)
questo è un caso in cui il detentore di un brevetto che si è impegnato ESPLICITAMENTE (in cambio dell'inclusione di un suo brevetto in uno standard allora ancora da ratificare) a fissare un prezzo per royalties "ragionevole e non discriminatorio" (cd "RAND commitment" decide che "ragionevole e non discriminatorio" può essere anche il blocco dell'importazione...qui non c'è rifiuto a pagare...c'è rifiuto a vendere dopo aver acquisito una posizione di vantaggio (proprio brevetto incluso in uno standard diventato poi diffuso) sulla base di un impegno ("prezzo ragionevole e non discriminatorio". LA definizione del prezzo può essere materia di contesa e di accordi, la richiesta di import ban non mi sembra un passo "ragionevole" quando legata ad un brevetto fondamentale per uno standard industriale (brevetto che è stato incluso a suo tempo sulla base di un impegno: al momento della definizione dello standard ci sono mille possibilità, scegliere un brevetto rispetto ad un altro porta vantaggi al detentore del brevetto ma se la scelta viene fatta sulla base di un impegno non ci si aspetta che il modo di onorare l'impegno sia chiedere il blocco dell'importazione ed il rifiuto di negoziare il prezzo dello stesso...non ci si aspetta e si prtende sulla base stessa della definizione del "RAND commitment".
Qui trovi un interessante speigazione del "RAND commitment" : http://www.mediainstitute.org/IPI/2012/020612.php
Loro devono informarsi, ma tu devi farlo da una fonte non pagata da Microsoft. Mueller è un venduto che per sua stessa ammissione viene pagato da Microsoft. C'è stato recentemente proprio questo scandalo e moltissimi hanno virato verso altri lidi (ad esempio, Groklaw). Io ti consiglio di leggere altre fonti, perchè Mueller è incredibilmente anti-Google e scrive boiate immonde pur di supportare le sue opinioni.
P.S.
la tua lettura nulla aggiunge sul caso (è una definizione fatta in forma di Q&A)...qui stiamo parlando di un caso specifico: ci sono atti, lettere, giudizi e si trovano in forma concisa (ma nemmeno troppo) su fosspatents...se vuoi leggere parti di là ed al limite salta i commenti del tizio (che comunque se sei appassionato delle questioni è una sorta di autorità in materia) se lo consideri di parte (e comunque lo è ma non dalla parte che potresti credere: il punto è che certi passi sono azzardati comuqnue li si guardi).
Si chiama "misura cautelare" nel nostro sistema giudiziario e "preliminary injunction" nel sistema anglosassone. Consiste proprio in questo: prima ti blocco, poi ne parliamo.
(avevo per errore scritto "mozione cautelare", ho corretto)
Certo, e di sicuro la "chromeconsole" surclasserebbe l'enorme successo dei chromebook
P.S.
la tua lettura nulla aggiunge sul caso (è una definizione fatta in forma di Q&A)...qui stiamo parlando di un caso specifico: ci sono atti, lettere, giudizi e si trovano in forma concisa (ma nemmeno troppo) su fosspatents...se vuoi leggere parti di là ed al limite salta i commenti del tizio (che comunque se sei appassionato delle questioni è una sorta di autorità in materia) se lo consideri di parte (e comunque lo è ma non dalla parte che potresti credere: il punto è che certi passi sono azzardati comuqnue li si guardi).
Di nuovo, l'ingiunzione cautelare è estremamente comune in questo tipo di processi, l'hanno fatto Apple e Samsung recentemente (giusto per citare i due più noti) e anche in quel caso erano brevetti FRAND.
Ora un primo giudizio di liceità Motorola lo ha ottenuto in Germania, con un'ordinanza per il ban di Windows 7, Xbox e altro. Lo stesso ban dell'importazione è un primo giudizio sulla legittimità delle pretese di Motorola.
Qui l'unico che dice che A è brutto e cattivo e gli altri sono santi sei tu. Io ti sto solo facendo notare che la richiesta di ban dell'importazione è una pratica comune nelle battaglie legali sui brevetti. Inoltre ti faccio anche notare che i termini FRAND sono molto, molto vaghi; quello che è fair & reasonable per motorola (o meglio Google) non lo è per altri. Per risolvere questo impasse si ricorre al tribunale, e questo è quello che succede in questo caso. Tutto normale nel mondo dei brevetti.
come avviene il ban?
Io però non ho ancora capito come funziona questo ban. Come avviene? modalità e tempistiche? in cosa consiste concretamente? Ritiro immediato di tutti i device dai negozi? la soluzione è comprare all'estero, magari direttamente dalla Cina.E comunque, vista la situazione, sarebbe ora che Micro$ facesse una nuova console con brevetti meno rognosi.
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