Rainbow Six Siege: confronto PC/PS4, uso memoria e altro

Rainbow Six Siege: confronto PC/PS4, uso memoria e altro

In questo articolo andiamo ad analizzare gli elementi di gioco del nuovo sparatutto tattico multiplayer di Ubisoft Montreal, corredando tutta una serie di analisi tecniche volte a valutare lo stato dell'arte degli ultimi motori grafici dei videogiochi più famosi, oltre che le prestazioni e il consumo di memoria in vari casi.

di , Rosario Grasso pubblicato il nel canale Videogames
UbisoftNVIDIAGeForce
 

Quattro modalità

Il cuore di RSS è evidentemente rappresentato dalle partite online. Giocare contro avversari umani risulta - oltre he maggiormente adrenalinico - molto più gratificante rispetto alle occasioni in cui si affronta l’IA. Certo, i problemi già citati ritornano tutti, così come il non avere una chat di squadra risulterà esiziale per il vostro divertimento.

Le tre modalità PvP contano poco: che si tratti di difendere delle zone dell’edificio o che ci si contendano degli ostaggi o l’innesco/disinnesco di bombe, alla fine tutto si somiglierà troppo. Sarà piuttosto raro, infatti, che le partite vengano davvero decise dal raggiungimento di un obiettivo: troppo più semplice - e sostanzialmente anche più divertente - dedicarsi all’eliminazione fisica dell’intera squadra nemica.

Nella quarta modalità di gioco - Caccia ai Terroristi - si giocherà sul modello dell’Orda già vista in Gears of War, per cui la squadra composta dagli utenti, dovrà fronteggiare ‘ondate’ di nemici controllati dall’IA. E, di nuovo, si riproporranno tutti i problemi già evidenziati, per cui i nemici - un po’ più aggressivi rispetto al singolo - faranno molto poco per adeguarsi alle particolari meccaniche di RSS, mentre abuseranno della loro mira precisissima e delle loro eccezionali percezioni.

Nello scenario di Rainbow Six Siege una minaccia terroristica internazionale giustifica l'accorpamento di tutti i servizi segreti sotto l'egida Rainbow Six. È il presto per giustificare alcune meccaniche di gioco: come già visto in Black Ops III, e dal fascino tutto MOBA, i giocatori andranno a impersonare specifici operativi dotati di abilità peculiari e di attrezzature specifiche. Gli operativi andranno sbloccati spendendo punti fama, che si accumulano semplicemente giocando.

Quando deve selezionare il proprio loadout, quindi, il giocatore deve combinare l'attrezzatura specifica dell'operativo che sta impersonando con il resto della dotazione. Alcuni di questi potrebbero disporre di fortificazioni specifiche altri di gadget come Carica a grappolo, che consente di far penetrare nelle stanze una serie di esplosivi.

Il fulcro del gioco, infatti, prevede l'attacco di un centro nevralgico della struttura in cui la squadra avversaria si è asserragliata. Abbiamo attaccanti e difensori, con i primi dotati di attrezzature atte alla penetrazione, mentre i secondi di fortificazioni e strutture difensive. La squadra che difende, negli attimi che anticipano l'azione vera e propria, è indaffarata a costruire le difese, mentre in questi secondi gli attaccanti usano dei piccoli droidi dotati di telecamera per andare a sbirciare la posizione dei difensori e degli elementi che difendono, che possono essere bombe od ostaggi.

Una volta terminata questa fase preliminare si entra nel "vivo" del match, e l'azione diventa caotica e confusionaria a tratti. I livelli di gioco di Rainbow Six Siege sono quasi interamente distruttibili, per cui creare linee di tiro o letteralmente far cadere il pavimento sotto i piedi dei difensori possono essere delle strategie particolarmente efficaci. Sia i difensori che gli attaccanti devono tener conto di questa "fragilità" degli scenari, a cui semplicemente altri giochi non ci hanno abituato. Per esempio i difensori potrebbero fortificare una parete debole con un pannello metallico o piazzare a terra degli scudi o, ancora, posizionare delle mine e altri esplosivi nelle zone strategiche.

I combattimenti sono caotici e rapidissimi, mischiando questo tipo di soluzioni tattiche a un ritmo dell'azione più tipicamente "alla Call of Duty", ma allo stesso tempo immersivi grazie anche all'ottimo impianto audio e a rumori, come quelli delle esplosioni, realistici e convincenti. Naturalmente è cruciale coordinarsi e parlare durante i match, mentre il migliore degli scenari rimane quello di giocare insieme a quattro amici.

I giocatori possono anche migliorare nel tempo gli operativi che hanno sbloccato, spendendo ancora i punti fama. Si possono potenziare le armi con accessori come silenziatori, ottiche, canne, mimetiche e calci e, il tutto, nel lungo periodo consente di avere vantaggi non indifferenti sul campo di battaglia.

 
^