Call of Duty Black Ops III: recensione e confronto PC/PS4

Call of Duty Black Ops III: recensione e confronto PC/PS4

In questa recensione ci concentriamo soprattutto sul confronto tecnico tra le versioni PC e PS4 di Call of Duty Black Ops III, soprattutto con un'analisi del consumo della memoria VRAM e RAM.

di , Rosario Grasso pubblicato il nel canale Videogames
ActivisionCall of Duty
 

Single Player

Call Of Duty Black Ops 3 è sicuramente, come ormai accade ogni anno quando si parla di sparatutto, uno dei videogiochi più importanti di questo 2015, con Treyarch chiamata al difficile compito di mantenere alto il livello del proprio operato dopo i successi dei due capitoli Black Ops precedenti. Ecco dunque il mix che ha portato ad altissime aspettative e della curiosità dei fan della serie, in trepidante attesa di scoprire cosa lo sviluppatore californiano ha riservato loro in questo ultimo titolo.

Tanta carne al fuoco; questa è stata la risposta di Treyarch che farcisce di tante novità le tre classiche modalità di gioco: campagna, multiplayer e zombi, che descriveremo nelle pagine di questa recensione.

Anzitutto occorre premettere che, come già accaduto per altri episodi della saga, anche questo Black Ops 3 è stato ambientato da Treyarch in un'epoca futuristica, nella quale il protagonista dell'azione si troverà a combattere non soltanto contro avversari umani ma anche contro violentissimi androidi.

Nel prologo, giocabile sin dai primi istanti a seguito di una brevissima introduzione, il nostro personaggio è impiegato nel recupero di alcuni ostaggi all'interno di una base militare dalla quale si troverà ben presto a dover fuggire insieme ai compagni. Proprio ad un passo dal raggiungimento dell'obiettivo il soldato che impersoniamo, che volutamente non ha un nome, viene sopraffatto da un robot che gli amputa le braccia prima che possa essere tratto in salvo dai compagni.

La storia riprende qualche tempo dopo in quello che, nello spazio temporale del gioco, corrisponde al presente. Il nostro personaggio è ora dotato di un nuovo esoscheletro e di braccia bioniche che gli permetteranno di compiere gesta normalmente non consentite ad un essere umano. È merito delle cosiddette direct neural interface (DNI) che permettono ai soldati delle Black Ops di comunicare con le dotazioni robotiche installate nei loro corpi.

Le missioni successive sono in realtà una sorta di tutorial per familiarizzare con il nuovo sistema di movimenti permesso dalla nuova condizione del soldato. Un sistema di movimenti fatto di salti potenziati, scivolate e wallrun che rendono l'azione molto più rapida e, una volta presa la mano, estremamente fluida. Il divertimento è assicurato, anche se la storia non brilla di originalità e in alcuni frangenti appare un po' forzata.

Dopo gli avvenimenti della parte conclusiva di Black Ops II, e nello specifico l'attacco dei droni del 2025 per mano di Raul Menendez e Cordis Die, le nazioni di tutto il mondo hanno siglato un patto chiamato Accordo di Winslow allo scopo di installare un sistema per proteggere l'occidente da eventuali attacchi terrrostici, e che viene chiamato Directed Energy Air Defense (D.E.A.D.). Tuttavia, in combinazione al riscaldamento globale in aumento, alla sovrappopolazione ed al rapido esaurimento delle risorse naturali, le nuove difese contribuiscono a provocare una penuria di risorse naturali a livello globale.

La corsa agli armamenti tecnologici ha comportato la formazione di nuove alleanze geopolitiche per proteggere gli interessi nazionali. Il Regno Unito, Francia e Germania hanno lasciato l'Unione Europea, mentre la Russia compra il debito estero della Polonia per formare una nuova super-potenza chiamata Patto di Difesa Comune (CDP). Allo stesso tempo, le restanti nazioni dell'Accordo di Winslow defluiscono in un'alleanza militare per affrontare una nuova Guerra Fredda contro il CDP.

Giocata in single player la campagna risulta, seppur piacevole, sicuramente meno coinvolgente rispetto alla modalità coop. L'attivarsi di alcune abilità speciali nel corso della storia permette infatti ai diversi giocatori di specializzarsi in determinate tipologie d'azione, da combinare con quelle dei compagni per ottenere tatticamente il massimo dell'efficacia.

Alla fine della storia la longevità del gioco è estesa grazie all'attivazione di una nuova modalità. Quest'ultima, che si chiama Incubo, permetterà di rigiocare la campagna da capo escludendo i Cybercore (abilità speciali) e facendo comparire zombi in ogni dove all'interno delle diverse missioni. Insomma, una sfida per veri hardcore gamer, specialmente in modalità realistica, nella quale un solo colpo è sufficiente per spedirci al creatore.

 
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