Fallout 4 è il massimo che oggi i videogiochi possono offrire

Fallout 4 è il massimo che oggi i videogiochi possono offrire

Dopo anni di attesa, Fallout 4 è finalmente arrivato, al solito carico di luoghi da esplorare, nemici da scoprire, armi da interpretare, storie da sviscerare. Bethesda ha delle ambizioni molto chiare: creare il gioco di ruolo più grande di sempre. Avrà mantenuto le sue promesse? Scopritelo insieme a noi con la recensione e il live streaming!

di pubblicato il nel canale Videogames
BethesdaFallout
 

Annientamento atomico

Perdersi in una dimensione alternativa, affrancarsi rispetto alla normalità, concentrarsi su un universo immaginario: questi sono gli obiettivi di un videogioco che vuole raggiungere il massimo della qualità per questo media. E questi sono, quindi, anche gli obiettivi di Fallout 4. Se è giusto o sbagliato dedicarsi in maniera così intensa a qualcosa di irreale, invece, è una cosa che lascio giudicare a voi.

Bethesda Game Studios ha affrontato Fallout 4 come un enorme progetto, da portare avanti nel corso di tanti anni. I lavori sono iniziati prima che Skyrim fosse stato completato, mentre il Creation Engine che ha debuttato nel precedente Elder Scrolls è stato sin dall’inizio pensato anche per le meccaniche da sparatutto in prima persona di Fallout. Meccaniche che Fallout ha assunto a partire dal terzo capitolo, dopo il passaggio alla stessa Bethesda (vi ricordo che la serie venne creata da Interplay Entertainment nel 1997).

Lo scopo di tutto questo lavoro? Creare, appunto, il gioco di ruolo più immersivo, longevo e appagante di sempre. In Fallout 4 il giocatore si troverà a esplorare una vastissima Zona Contaminata dopo un disastro nucleare che ha praticamente raso al suolo gli interi Stati Uniti (e l'Europa, anche se non la vediamo nel gioco). Accompagnato solamente da un cane, Dogmeat, e da uno sparuto gruppo di alleati, i Minutemen, il giocatore impersona un'esploratore pressoché solitario alla ricerca delle risorse che possano consentirgli di dare un domani alla specie umana e di contrastare gli effetti delle radiazioni, che hanno ormai preso il sopravvento sul mondo.

Con un approccio riflessivo e strategico, quindi, il giocatore viene chiamato a esplorare casa per casa, a parlare con tutti i personaggi, a indagare, il tutto per diventare in grado di affrontare sfide sempre più ardue. Le vicende si svolgono in un immenso Commonwealth, una delle zone in cui sono stati riorganizzati gli Stati Uniti dopo la Grande Guerra nucleare, che accoglie anche quella che una volta era conosciuta come Boston. Si tratta di un agglomerato urbano di dimensioni mai viste in un Fallout, che assomiglia più a una delle città degli Assassin's Creed per estensione sia orizzontale che verticale.

Per la prima volta in Fallout le vicende partono nel mondo ricco e fiorente antecedente all'annientamento nucleare. Seguiamo due giovani ragazzi genitori di un infante, Shaun, mentre svolgono le loro faccende quotidiane. Il futuro di Fallout 4 è molto strano e diverso rispetto alla nostra realtà: tutto ruota intorno all'energia nucleare, con delle grandi megacorporazioni che hanno deciso di sfruttarla su vasta scala fornendo alla gente dispositivi avveniristici. Abbiamo, quindi, Codsworth, un droide a energia nucleare che fa il caffè e lava i piatti, ma anche potentissime automobili e strani elettrodomestici. Però altre cose sono rimaste incredibilmente arretrate, come la televisione, ancora digitale e in bianco e nero.

Dopo un po' di tempo passato in questa ridente abitazione ecco che bussano alla porta. È un agente della Vault-tec, una società che sta allestendo un impianto di ibernazione criogenetica da usare in caso di disastro nucleare. Il personaggio che impersoniamo, svogliatamente perché sicuro del livello di sicurezza raggiunto dalle tecnologie nucleari, finisce per sottoscrivere un contratto. Insomma, in caso di disastro nucleare lui e la sua famiglia avranno un posto nel Vault. In questa fase dobbiamo assegnare anche i punti di partenza nei classici attributi di Fallout, i famosissimi S.P.E.C.I.A.L. E naturalmente dobbiamo personalizzare nell'aspetto estetico e nelle dimensioni del corpo il personaggio che impersoniamo, che può essere sia il maschio che la femmina della coppia.

Solo che qualche minuto dopo ecco che succede qualcosa: Codsworth richiama l'attenzione dei due coniugi e li invita a seguire la TV, dove il presidente, corrucciato, parla di apocalisse e di evacuazione, invitando tutti a mantenere la calma. I due ragazzi raggiungono il Vault ed entrano nelle capsule criogenetiche. Qui succede un avvenimento cruciale per la storia di Fallout 4, su cui preferisco sorvolare per non "spoilerare" troppo. Sappiate solamente che lo scopo del personaggio che impersonate è quello di reincontrare il figlio.

Passano 200 anni, durante i quali il nostro personaggio rimane ibernato. Al suo risveglio si rende conto che qualcosa è successo nel Vault. Sono finite le risorse alimentari, e questo ha creato un clima da tutti contro tutti e ha portato all'ammutinamento. Non ci sono più sopravvissuti nel Vault, mentre noi raccogliamo quanto è rimasto, come un utilissimo Pip Boy, e avviamo la procedura per l'apertura della porta della struttura.

Adesso siamo fuori, ancora una volta in quella che prima era una ridente cittadina nei dintorni di Boston. Adesso tutto è cambiato: uno scenario sconcertate e desolante a perdita d'occhio si staglia davanti a noi.

 
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