Ecco com'è Total War: Attila

Ecco com'è Total War: Attila

A poco più di un mese dal lancio del nuovo titolo di Creative Assembly abbiamo potuto mettere le mani su una versione preview. Dopo 30 ore di test siamo pronti a trarre le prime conclusioni e la valutazione complessiva è senz'altro positiva.

di pubblicato il nel canale Videogames
HalifaxTotal War
 

Introduzione

Oggi, dopo circa un anno e mezzo dal rilascio di Rome 2, torniamo a parlare dell'universo di Total War presentando il nuovo titolo di Creative Assembly, Total War: Attila. Prima di dedicarci all'analisi della versione preview penso sia doveroso ricapitolare un attimo come CA ha passato il suo ultimo anno e mezzo di vita: dopo un rilascio particolarmente turbolento per Rome 2, segnato da un quantitativo di bug veramente importante e da problemi di ottimizzazione e stabilità del gioco (cosa che non ci saremmo onestamente aspettati dalla versione review a noi fornitaci allora) Creative Assembly ha cercato di migliorare il proprio titolo patch dopo patch, fino ad ottenere il più che discreto lavoro che oggi è Rome 2.

Non si può certo dire che questo sia stato un anno facile quindi per Creative Assembly (o tantomeno per la community che non ha potuto godere appieno del potenziale del gioco per molto tempo) ma visti i recenti avvenimenti sembra che qualcosa si stia muovendo nel verso giusto. L'annuncio di tre titoli come Kingdoms, Attila e Arena e i leak su Total War: Warhammer rappresentano un passo fondamentale sia per la software house che per tutti gli amanti degli strategici che potranno godere dei titoli targati CA in tre diversi ambiti di gioco: come titolo destinato al mondo mobile (Kingdoms), come gioco di punta per PC (Attila) e come esperimento nel mercato free-to-play (Arena).

A mio avviso Rome 2 è considerabile sotto molti punti di vista un lavoro di stampo "classico": gli sviluppatori hanno intenzionalmente scelto di non distaccarsi dai canoni del genere ed evitare sperimentazioni nello sviluppo di nuove feature (come invece abbiamo visto nell'ottimo Shogun 2), proponendo una formula troppo simile a quanto già visto e con poche novità (senza considerare il multiplayer che ha subito un radicale passo indietro). Allora tutto ciò era giustificabile, da noi recensori per lo meno, dall'approccio quasi certosino nel ricreare un mondo di gioco vastissimo e credibile, dalla gestione di scenari profondamente diversi ed un roster complessivo di unità superiore alle 700.

Di fronte a questa opinione su Rome 2 posso affermare con cognizione di causa che Attila rappresenta un netto cambiamento rispetto al passato e mostra finalmente delle novità importanti non solo in ambito gameplay e nella presenza di nuove feature ma anche nella fase gestionale del titolo, il cui design si è allontanato da un modello forse troppo semplificato per avvicinarsi, quasi inaspettatamente, al genere Wargame.

Un cambio di tendenza che vedremo tra poco ma che delinea le intenzioni di Creative Assembly di presentare un titolo che non sia solamente una "espansione" di Rome 2 ma che rappresenti a tutti gli effetti il nuovo Total War di punta dell'azienda.

 
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