The Game Awards 2014: nuovo format, nel segno degli sviluppatori indipendenti

The Game Awards 2014: nuovo format, nel segno degli sviluppatori indipendenti

Come avviene ormai da alcuni anni, il primo weekend di dicembre coincide con la messa in onda dei videogame awards, kermesse dedicata al mondo dei videogiochi. Contrariamente alle precedenti edizioni, che si sono svolte a Los Angeles, il nuovo format è stato portato in scena nella cornice inedita dell’Axis Theater di Las Vegas.

di pubblicato il nel canale Videogames
 

L’edizione 2014 porta in dote un nuovo format, dopo i fallimentari VGX

L’evento, come di consueto organizzato da Geoff Keighley e trasmesso da Spike TV, è diventato nel tempo particolarmente celebre soprattutto per le numerose world premiere che vengono trasmesse tra una premiazione e l’altra. In questi ultimi anni sono stati molti i titoli annunciati per la prima in questa cornice, su tutti Dark Souls 2, The Last of Us, Skyrim, Metal Gear Solid V e Uncharted 3. Alla vigilia di questa edizione 2014 erano state preannunciate ben dodici produzioni, tra cui un annuncio da parte del CEO di Electronic Arts, Peter Moore. Alla vigilia Bethesda aveva scoraggiato i fan, smentendo categoricamente la presenza di Fallout 4, mentre anche Aaron Greenberg aveva confermato che non ci sarebbero state novità sul fronte Microsoft.

The Game Awards 2014

E in effetti questi Game Awards 2014 sono stati abbastanza in controtendenza rispetto agli anni precedenti. Se da un lato è tornata una cornice più consona – dopo i fallimentari VGX 2013 – grazie ad un ampio palco e alla presenza in sala di tutti i nomi più rilevanti dell’industria videoludica, dall’altro sono stati soprattutto i progetti indipendenti a ricevere attenzione e ad essere messi in vetrina. Tra le principali novità spiccano i nuovi progetti di The Fullbright Company (Gone Home) e dei creatori di Brothers: A Tale of Two Sons, così come gli inediti Adr1ft di Three One Zero e Human Element di Robotoki. Hanno invece latitato i tripla A, complice il PlayStation Experience che si è tenuto a poche ore di distanza e durante il quale è stato mostrato il primo video gameplay di Uncharted 4. Tra le novità presenti ai Game Awards abbiamo infatti avuto solamente Metal Gear Online, affiancato poi da nuovi filmati inerenti i già noti The Order, Bloodborne, The Witcher 3, Zelda Wii U e No Man’s Sky.

L’evento era visibile in diretta e in streaming, a partire dalle ore 3 di venerdì notte, su IGN, GameSpot, Polygon, ma anche su YouTube e Twitch, e su tutte le piattaforme videoludiche, da Steam al PSN, passando per Xbox Live e WiiU. Una vera e propria copertura a tappeto, a ben vedere la più estesa nella storia della manifestazione, inaugurata nel 2003.

Per la prima volta è mancato un vero e proprio presentatore. Dopo l’apoteosi di Samuel L. Jackson due anni or sono e la disastrosa performance di Joel McHale ai VGX dello scorso anno, il produttore Keighley ha messo in scena uno spettacolo più in linea con l’industria videoludica, cercando di lasciare pieno spazio ai suoi principali protagonisti e collocandosi a bordo palco, per intervistare i vincitori dei premi e fare di tanto in tanto il punto della situazione.

Molti gli ospiti illustri che si sono avvicendati, tutti collegati al settore di riferimento. Sul palco sono saliti Tim Schafer e Reggie Fils Aime, Hideo Kojima e Neil Druckmann. Tra le esibizioni da segnalare soprattutto la celebrazione di Dragon Age: Inquisition ad opera dell’artista Lindsey Stirling, già nota per i suoi videoclip musicali a tema video ludico, ma anche i 65 Days of Static con il loro estratto della soundtrack di No Man’s Sky, mentre gli Imagine Dragons hanno chiuso la kermesse con un omaggio musicale a Zelda.

Marty O’Donell – celebre compositore che in passato ha lavorato sulla saga di Halo e, più di recente, sulla soundtrack di Destiny – ha invece realizzato un pezzo orchestrale esclusivo per i Game Awards, che è andato in scena durante il filmato di apertura.

“Questa orchestra coglie alla perfezione il sentimento che voglio trasmettere, riguardo al nostro settore, venerdì sera”, dichiarava lo stesso Gheoff Keighley prima dell’evento. “Sono onorato che Marty abbia accettato di occuparsi di questo progetto e non vedo l’ora che i fan possano ascoltarlo”. Insomma, l’idea era di ritornare all’atmosfera e alla qualità complessiva della kermesse andata in scena due anni or sono, con lo specifico obiettivo di mostrare all’opinione pubblica che i videogiochi sono ormai al centro dell’intrattenimento e della cultura odierna.

Per l’occasione Keighley ha anche reclutato molti nomi di primo piano della game industry, collocati nel comitato consultivo della manifestazione. Tra questi si annoverano Hideo Kojima, Peter Moore di EA, Yves Guillemot di Ubisoft, Phil Spencer di Microsoft, Martin Tremblay di Warner Bros. Interactive, Reggie Fils Aime di Nintendo, ma anche i vertici di Rockstar Games e di Valve.

 
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