Civilization Beyond Earth, il seguito spirituale di Alpha Centauri

Civilization Beyond Earth, il seguito spirituale di Alpha Centauri

In questo articolo esaminiamo le caratteristiche di gioco e tecniche del nuovo capitolo di Civilization, che praticamente può essere considerato come il seguito spirituale di Alpha Centauri. Il gioco, infatti, si ambienta in un pianeta inesplorato lontano dalla Terra e affascina per il peculiare senso della scoperta che riesce a dare. Nel corso dell'articolo analizzeremo anche il supporto Mantle per le GPU Radeon.

di pubblicato il nel canale Videogames
RadeonCivilizationAMD
 

Terraforming

Come in ogni Civilization che si rispetti, la componente di "terraforming" è determinante. Si tratta della capacità che hanno le unità chiamate Lavoratori di modificare la mappa allo scopo di incrementare la produzione. Per ogni esagono che circonda la città, infatti, è possibile costruire dei miglioramenti che velocizzano la crescita della città stessa. Non voglio certo elencare tutte le caratteristiche del modello di gioco di Civilization, ma devo comunque dire che le città si contraddistinguono per il numero di abitanti che le popolano. In condizioni ottimali in termini di salute, cibo e questioni sociali, le città tendono a crescere, diventando delle grosse megalopoli dopo essere partite come piccoli insediamenti.

A differenza dei classici Civilization, qui è tutto ovviamente declinato in chiave futuristica. Per cui non abbiamo baracche all'inizio, ma si parte comunque da una base importante con strutture in titanio o altri materiali frutto di ricerche intense.

Tornando al "terraforming", la pratica è realizzabile tramite Lavoratori, dopo che questi sono stati spostati su un esagono con il quale possono interagire. Innanzitutto si può interagire solo con gli esagoni immediatamente adiacenti le città e poi bisogna prendere le decisioni sulla base delle risorse locali. Le città, quindi, vanno fondate in corrispondenza di risorse importanti per la crescita dell'intera nazione. Danno diritto a un'estensione dei confini, ma solo se sono particolarmente vicine ad altre città comportano l'espansione dei confini vigenti.

Se in un esagono si trovano delle colture allora è possibile creare delle piantagioni. Se c'è del petrolio, allora, si può creare un pozzo, e se ci sono risorse geotermiche le installazioni in grado di immagazzinare questo tipo di materia. Si possono costruire anche dei biopozzi, per migliorare la fornitura di cibo nella città vicina, o delle manifatture, per incrementare la produzione e permettere alla città di crescere più velocemente. Mi sembra inutile continuare a sottolineare che in Beyond Earth di decisioni da prendere ce n'è veramente a iosa. Devo però rimarcare come il "terraforming" sia cruciale per la personalizzazione del proprio territorio e della propria civiltà: sulla base di come viene modellata la terra, infatti, la civiltà assumerà certi tratti distintivi invece che altri.

Si può fare "terraforming", anche se sembra una contraddizione in termini, anche sull'acqua. Ma in questo caso non vanno bene i Lavoratori, perché servono le Chiatte. Queste sono bloccate fin quando non si ricercherà la scienza che sta alla base della costruzione di questo tipo di unità, o meglio della trasformazione da Lavoratore a Chiatta. Possiamo sfruttare questo fattore per parlare dell'incredibile albero tecnologico allestito da Firaxis per Beyond Earth.

Albero tecnologico che ha dell'ncredibile perché quando lo aprite per la prima volta vi verrà un mal di testa micidiale, tante sono le discipline ricercabili in questo gioco, oltretutto con nomi abbastanza improponibili talmente sono complicati. Quando non sapete come procedere potete andare nello spazio dedicato alla Civilopedia, ricercare l'edificio, la grande meraviglia o l'unità che vi serve, e poi spostarvi nella parte riservata all'albero tecnologico. Qui basta inserire nel campo di ricerca in alto a sinistra di quale risorsa necessitate, e il gioco vi consiglierà automaticamente su quali rami dell'albero procedere. Insomma, da una parte enorme complessità, ma dall'altra un'interfaccia utente assolutamente funzionale e un sistema di aiuto che ci accompagna in ogni momento dell'esperienza.

I giocatori possono imbastire anche rotte commerciali, costruendo le apposite unità, che permettono di incrementare le entrate per turno delle varie risorse. Si può commerciare, ad esempio, il cibo prodotto o l'energia con le città di altre fazioni o gli avamposti controllati da terzi. Tramite Lavoratori si possono costruire delle strade che rendono più veloci gli spostamenti, così come questo tipo di traffici.

Ogni nazione ha quindi una propria bilancia commerciale per ogni tipo di risorsa presente nel gioco. Bisogna assicurarsi che ci sia equilibrio tra risorse che entrano e risorse spese, perché in assenza di scienza la ricerca risulterà bloccata e in assenza di cultura non potremo fare miglioramenti nell'albero delle Virtù, e così via.

 
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