Si torna a costruire castelli con Stronghold Crusader 2

Si torna a costruire castelli con Stronghold Crusader 2

Sono passati ben dodici anni dopo il rilascio del primo Stronghold Crusader e tra alti e bassi Firefly Studios oggi è giunta a proporci il suo ultimo capitolo della nota saga di simulatori di castelli, un tributo per tutti gli aficionados della serie. Sarà però in grado di soddisfare le aspettative?

di pubblicato il nel canale Videogames
 

Panoramica sul gameplay

Considerato che Crusader 2 è quasi identico in termini di gameplay a Crusader 1 è piuttosto facile, per tutti coloro che hanno già dimestichezza con il primo titolo, comprendere le meccaniche del gioco e padroneggiarlo piuttosto in fretta. Per tutti i novizi però diamo un'infarinatura generale sul gameplay e sullo sviluppo del castello, aggiungendo di tanto in tanto una serie di opinioni personali.

Nuovamente catapultato nell'epoca delle crociate, il giocatore si trova a gestire un castello, creare un'economia fiorente e prepararsi alla guerra, approntando cinta murarie per la difesa del proprio Lord e addestrando un vero e proprio esercito con tanto di armi d'assedio e l'obiettivo di eliminare il Lord nemico.

Si viene quindi messi di fronte ad un'ampia scelta di missioni suddivise tra tutorial, mini-campagne e missioni di schermaglia a giocatore singolo in cui il giocatore dovrà affrontare sfide sempre maggiori contro IA in numero e aggressività man mano crescente. Scopo principale dell'esperienza single player è fornire le basi di gioco e spiegare le meccaniche di gestione del castello tramite una struttura a "step".

Ogni "step" (o passo) successivo, che corrisponde di fatto alla missione successiva, consente al giocatore di apprendere nuovi concetti di gioco e testare la funzionalità di ogni unità ed edificio, ponendolo poi di fronte ad un'intelligenza artificiale sempre più libera di gestirsi autonomamente. Le prime missioni sono appunto notevolmente scriptate e consentono di familiarizzare con le unità un po' alla volta. Le ultime al contrario porranno i giocatori in inferiorità numerica e tecnologica di fronte ad IA libere di attaccare a piacimento.

Questa struttura funziona, specialmente per i nuovi giocatori. In controtendenza con il modo in cui l'esperienza a giocatore singolo è stata sviluppata, però, è la mancanza totale di descrizioni alle unità e alle strutture che renda l'idea, direttamente in partita e senza interrompere il gioco, di quanto siano efficienti o di quali bonus/abilità siano dotate. Questo rende il gioco più difficile ma anche più frustrante: solo tramite l'esperienza è possibile quindi imparare quali unità sono adatte a fronteggiare determinati nemici e quali invece sono da evitare.

In Crusader 2 è presente un'Enciclopedia che arriva in aiuto del giocatore tramite una serie di spiegazioni su ogni concetto, unità e struttura del gioco in modo piuttosto discreto: in assoluto sarebbe comunque stata una scelta più azzeccata inserire delle descrizioni maggiormente dettagliate per ogni unità. Ad esempio. non esiste alcun parametro di salute/danno/armatura delle unità che il giocatore possa consultare.

Questa soluzione di continuità con Crusader 1, condivisibile o meno che sia, sacrifica di fatto la chiarezza del gameplay a fronte di una maggiore fedeltà con il titolo precedente, fatto che, pur essendo potenzialmente trascurabile per un veterano della serie, è di fondamentale importanza per un nuovo giocatore che si avvicina per la prima volta al titolo.

La costruzione del castello è un'operazione piuttosto articolata: innanzitutto dobbiamo prendere il controllo delle materie prime come legna, pietra e ferro, e al contempo assicurarci di costruire fattorie per sostenere l'economia e fornire cibo ai nuovi popolani. Questi ultimi rappresentano il fulcro di ogni attività del gioco: giungeranno presso il nostro accampamento un po' alla volta, secondo un ritmo dettato da un indice di gradimento verso il Lord da noi controllato. Più è alto l'indice più velocemente arriveranno nuovi popolani.

L'indice di gradimento è influenzato da moltissimi fattori personalizzabili come tasse, disponibilità di una o più tipologie di cibo, presenza di una chiesa o di una locanda dove poter gustare una birra. Mantenere la popolazione felice è importante per assicurarsi una solida economia, con il giocatore che può gestire la felicità in base ai bisogni del momento: se ad esempio avrà bisogno di oro potrà aumentare le tasse e al contempo, per non perdere popolani, aumentare le derrate di cibo, che a loro volta diminuiranno molto più velocemente dal granaio. I popolani disoccupati sono utili per riempire le strutture costruite e dopo i primi minuti di gioco verranno principalmente impiegati per essere addestrati a soldati.

Una volta costruita un'economia abbastanza solida sarà infatti cruciale addestrare un esercito e costruire delle difese: per il primo dovremo innanzitutto posizionare tutta una serie di edifici per la produzione di armi e corazze nonché una caserma per reclutare i soldati, per il secondo invece basterà avere un flusso più o meno costante di pietra. Stronghold Crusader 2 consente di costruire un vero e proprio bastione protetto da torri e mura spesse a nostro piacimento tutto intorno alla struttura principale. L'obiettivo è molto semplice: tenere al sicuro il nostro Lord, il leader della nostra fazione, da incursioni nemiche e al contempo eliminare quello nemico.

Il gameplay quindi inizia ad evolversi e sarà tempo di concentrarsi maggiormente sul proprio esercito, vendendo al mercato le risorse in eccesso manualmente o automaticamente: il gioco mette a disposizione una vasta gamma di soldati, mercenari e non, e un gran numero di armi d'assedio, ognuna con caratteristiche uniche. Elemento di novità rispetto al primo Crusader è la presenza, per ogni tipologia di unità, di un'abilità unica, generalmente passiva, che migliora le capacità di movimento o di combattimento nel tentativo di aggiungere un po' di novità agli scontri. Generalmente una combinazione di arcieri/balestrieri e fanteria pesante, supportata da trabucchi e da assassini (invisibili fin quando non si trovano vicini ai nemici e ottimi per assassinare il Lord nemico perché in grado di scalare le mura) rappresenta un'ottima strategia per affrontare le prime partite in multigiocatore su una delle varie mappe a disposizione. Il sistema di combattimento è per il resto invariato rispetto al passato e questo da un lato rende le cose molto semplici ai novizi o ai puristi di Stronghold, dall'altro può rappresentare un limite per gli appassionati di RTS a fronte di un mercato videoludico molto ricco di alternative valide e con sistemi di combattimento molto più evoluti del classico "raggruppa tutte le tue unità e attacca".

 
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