La Terra di Mezzo L'Ombra di Mordor: finalmente un gioco su Il Signore degli Anelli ben fatto

La Terra di Mezzo L'Ombra di Mordor: finalmente un gioco su Il Signore degli Anelli ben fatto

Un'inaspettata novità da parte dei ragazzi di Monolith Productions che hanno portato nell'ormai consumato filone di videogiochi ambientati nel mondo del Signore degli Anelli una ventata di aria fresca. L'Ombra di Mordor, come vedremo nel corso della recensione, si rivela infatti un prodotto innovativo, divertente e di ottima qualità.

di pubblicato il nel canale Videogames
 

Analisi tecnica

Il titolo di Monolith Productions è un cross-gen: a cavallo tra la vecchia e la nuova generazione (perché disponibile non solo su PC, PS4 e Xbox One ma anche su PS3 e Xbox 360) presenta una grafica di buon livello ma che non fa gridare al miracolo. I personaggi di gioco, specialmente quelli principali e gli Orchi, sono tratteggiati finemente e ognuno di loro è ricco di dettagli, sia nell'outfit che nell'armamentario e nell'aspetto fisico e del volto al punto da ricordare molto da vicino gli Orchi visti nei film di Jackson.

La qualità grafica dell'ambiente di gioco invece appare leggermente meno curata (come qualità delle texture) ma non fa storcere il naso, a mio avviso grazie alla compensazione portata dall'incredibile lavoro artistico.

Proprio la direzione artistica è di un livello eccellente, e fornisce ai giocatori continue inquadrature mozzafiato semplicemente con la leggera rotazione della telecamera, accostandosi in maniera incredibile alla qualità delle scenografie dei film di Peter Jackson più di qualsiasi altro gioco uscito fino ad ora. Il motore fisico funziona bene ed anima non solo il mantello di Talion ma anche le reazioni di effetti particellari come quelli di grandine e pioggia, così come oggetti che cadono o vengono distrutti da Talion ed esplosioni che scaraventano le ragdoll dei Orchi da ogni parte (insieme ad alcune delle loro parti), pur senza appesantire particolarmente il motore di gioco e garantendo un ulteriore elemento positivo al di là del già buon livello grafico complessivo.

Per quanto riguarda l'aspetto grafico il gioco su PC presenta tutta una serie di opzioni grafiche avanzate come Tessellatura e Texture Ultra-HD che richiedono 6GB di VRAM o più: l'impatto sulle prestazioni è semplicemente esagerato rispetto all'effettivo miglioramento della qualità della grafica, quindi consigliamo di non utilizzare queste texture ma di limitarsi a quelle alte, comunque di buon livello. Con la macchina da gioco a disposizione, dotata di un Core i5 2500 3,3GHz, 8GB di RAM DDR3 1600MHz e una GTX770 della EVGA da 4GB il gioco riesce a girare tra i 50 e i 100 frames al secondo con tutti i dettagli al massimo, confermando come l'ottimo lavoro sul titolo di Monolith non sia limitato alla trama e al gameplay ma anche all'ottimizzazione per PC (stiamo comunque parlando di un titolo cross-gen).

L'ottimizzazione è stata fatta anche a livello di comandi e chi vi scrive utilizza senza il minimo problema mouse e tastiera per giocare a L'Ombra di Mordor sul PC. Avendo a disposizione anche un joypad di Xbox 360 posso garantire che il livello di risposta e di fluidità nei comandi è praticamente lo stesso.

La caratterizzazione e la personalità di ogni personaggio principale e della maggioranza di quelli secondari è poi di ottimo livello e contribuisce a quell'immersione totale che raggiunge il suo apice nella qualità sonora, specialmente nel doppiaggio in italiano: sono rimasto senza parole nel sentire la qualità dei doppiaggi italiani sia in personaggi del film come Gollum, che fa la sua apparizione più di una volta ne L'Ombra di Mordor, sia in quelle del protagonista e di tutti gli Orchi che si incontrano durante l'avventura. Vorrei spendere qualche parola in più a riguardo: è sempre più raro vedere doppiaggi italiani di buon livello nei videogiochi se non in quei 2-3 Blockbuster che citavo ad inizio recensione e sono stato personalmente molto soddisfatto di ascoltare dei doppiaggi a mio avviso degni di un film e con pochissime incertezze.

Il giocatore può interagire diffusamente con l'ambiente circostante, soprattutto per questo genere di videogiochi e specialmente perché funziona alla grande con il sistema di combattimento: il risultato è un gioco molto divertente ed appagante grazie ad una ottima fluidità nei combattimenti e nelle scelte a disposizione del giocatore, sia in stealth che normalmente. Si può costantemente entrare ed uscire dai combattimenti, perdere le proprie tracce o creare il caos all'interno delle roccaforti degli Orchi, spaventarli a morte con delle api o avvelenare il grog, creare diversivi o lanciarsi alla carica alla luce del sole. L'alternanza giorno-notte presenta tutta una serie di interessanti scelte tattiche: di giorno ci saranno più bestie indipendenti in giro per il gioco e sarà più facile essere scoperti, mentre di notte l'approccio stealth è senza dubbio il migliore ma bisogna stare attenti alle orde di Ghoul che ci attaccheranno di continuo fuori dalle roccaforti.

L'IA risponde generalmente bene ai comportamenti del giocatore, pur a volte dimostrando punti deboli compesanti dalla quantità di avversari da affrontare. Non stiamo parlando di gravi deficit per cui il giocatore si trova di fronte a bug dell'IA, ma è chiaro come la scelta degli sviluppatori sia stata di dare sì grande carisma agli Orchi tramite il sistema Nemesi ma anche di garantire al giocatore una reattività nettamente superiore che gli consenta di vincere gli scontri anche quando sensibilmente soverchiato dai nemici.

 
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