Industry Empire: lo spirito capitalista in un nuovo gestionale

Industry Empire: lo spirito capitalista in un nuovo gestionale

I gestionali, benché non più in voga come in passato, hanno ancora il loro fascino e uno zoccolo duro di giocatori che foraggiano le, tutto sommato, numerose produzioni che continuano a presentarsi sul mercato. Industry Empire è una di queste ed è adesso disponibile su Steam.

di pubblicato il nel canale Videogames
Steam
 

Costruendo l'impero industriale

Avviato il gioco la prima cosa che emerge è che non è presente una componente multiplayer: come spesso succede con i gestionali, infatti, l'esperienza di gioco mira al singolo giocatore. Le modalità disponibili sono le classiche scenario ad obiettivi e sandbox.

Introduciamoci con il tutorial. Per quanto riguarda il comparto grafico direi che è inutile perdere tempo: il motore grafico usato sembra aver fatto il suo tempo, preciso solo che il posizionamento degli oggetti è totalmente libero. Dando un'occhiata veloce alla mappa di gioco si scoprono alcune cittadine e dei centri di scambio, ognuno dei quali ha delle necessità. Seguendo il tutorial emerge fin da subito che le meccaniche di gioco rispecchiano le più classiche del genere. In poche parole: costruisci unità produttive, produci, vendi, guadagna, investi in nuove strutture. Si comincia prendendo dimestichezza con l'interfaccia di gioco, un po' troppo invasiva a mio parere, ma funzionale. Si compra del terreno su cui edificare, si costruisce un centro abitativo per ospitare i lavoratori, poi le strutture per fornire acqua ed elettricità. Si crea la prima struttura produttiva, una raffineria, e si comincia a fare i conti con ciò che serve per farla funzionare: lavoratori innanzi tutto, poi risorse per produrre. Ciò porta a dover costruire una miniera per estrarre materie prime, ma anche un centro logistico per ospitare mezzi di trasporto e autisti. Da notare che questi particolari vanno gestiti manualmente, i dipendenti e i mezzi non fanno nulla da sé.

Industry Empire

Una volta avviata la produzione arriva il momento di cercare qualcuno che compri i nostri prodotti. Ciò avviene tramite un “tab” dove sono elencati tutti gli ordini, per tutti i beni, disponibili. Si cercano quelli che riguardano i beni che si stanno producendo e si può decidere quando accettarli. Ce ne sono svariati e con svariate valutazioni e date di consegna, e qui si va incontro a una delle fasi più impegnative del gameplay. A differenza di altri manageriali non esiste un sistema di vendita automatizzato, tutto ciò che viene prodotto rimane immagazzinato finché il giocatore non accetta un ordine. Prima di entrare nel dettaglio di questo sistema e di altri elementi del gameplay cito altre due componenti: la ricerca, è possibile svolgere ricerche per migliorare la produzione; e i box premio, scatole che compaiono casualmente sulla mappa e che, cliccandoci su, ci fanno ottenere immediatamente dei benefici come una quantità di un certo bene piuttosto che un incremento nella produttività di determinate attività.

A questo punto vediamo la modalità “Gioco Libero”, ovvero la sandbox mode, per entrare nel vivo del gioco.

La prima cosa che si nota è che a inizio partita ci sono solo poche strutture disponibili, questo perché il gioco prevede un percorso di crescita. Si inizia come imprenditori di livello uno, generando profitto si sale di livello e a ogni passaggio si sbloccano nuove strutture e ricerche. Ma anche si acquisiscono dei punti abilità che ci permettono di aumentare le performance produttive, per esempio aumentando la velocità di allevamento degli animali od ottimizzando l'utilizzo delle risorse. Senza perdere troppo tempo si costruiscono alcuni allevamenti e fattorie e si comincia a dare un'occhiata agli ordini disponibili. E' fin da subito evidente che l'entità degli ordini varia moltissimo, per esempio per le uova si troveranno ordini di trenta unità così come di tremila unità, ma anche che per fare soldi “veri” bisogna evadere gli ordini più grossi. A questo punto sorge un primo dubbio: cosa ci stanno a fare gli ordini di poche unità se non mi fanno guadagnare praticamente nulla? La risposta è: servono a far crescere le città. Peccato che l'investimento (più che altro in termini di tempo e pazienza) richiesto da una cittadina, per farla crescere, sembra non venga ripagato, nel senso che anche crescendo le dimensioni dei suoi ordini restano molto contenute, e col tempo diventerà spontaneo prendere solo i grandi ordini dei mercati di esportazione. Questo è un problema di bilanciamento che immagino sarà corretto dallo sviluppatore.

Ancora in riferimento agli ordini disponibili, se li si elenca per valore unitario per trovare subito quelli più redditizi ci si accorge che spesso sono anche quelli più grossi. Così sorge naturale aspettare che si siano prodotte grandi quantità di beni per poi fare un colpaccio, insomma vendere in una sola transazione una grossa partita a un buon prezzo. Questo è sostanzialmente lo spirito del gioco, il gameplay non prevede la vendita al dettaglio.

Industry Empire

Come dicevo prima, nella panoramica-tutorial, sulla mappa di gioco compaiono, occasionalmente, delle scatole che vi faranno ottenere immediatamente dei bonus, di solito qualche unità di un certo bene. Non sono riuscito a dare un'interpretazione logica a questo elemento del gameplay. Innanzi tutto è fuori contesto in un simulatore gestionale, in secondo luogo si rivela anche inutile, perché le scatole contengono, nella maggior parte dei casi, quantità irrisorie di beni: per esempio “139 uova”, “57 pesche”, “43 ferro”. Questi regali una tantum hanno un valore talmente basso da far sorgere il dubbio se valga la pena cliccarci.

 
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