FRITZ!Box 7490 con Wi-Fi 802.11ac anche per il gaming

FRITZ!Box 7490 con Wi-Fi 802.11ac anche per il gaming

Le esigenze di networking in ambito domestico e per un videogiocatore sono sempre più elevate: con FRITZ!Box 7490 AVM presenta una soluzione completa e in grado di garantire buone prestazioni.

di , Rosario Grasso pubblicato il nel canale Videogames
Avm
 

Uno sguardo all'interno

Lo chassis di questo prodotto AVM si compone di due calotte di materiale plastico con l'ormai classica colorazione dei prodotti FRITZ!Box con la parte inferiore grigia e quella superiore rossa. Alcune viti collocate sul fondo permettono di aprire il dispositivo per accedere all'unico PCB, componente posizionato al di sopra di un'area con ampie fessure che dovrebbero garantire un buon ricambio d'aria finalizzato a smaltire il colore interno.

Sulla base di colore grigio sono anche collocati 5 elementi di plastica traslucita che fanno da guida di luce per i LED di colore verde integrati al di sotto del PCB e visibili nella parte superiore dello chassis, quella di colore rosso. Sul lato sinistro è invece fissata con dell'adesivo un'antenna prodotta da Airgain e collegata al PCB tramite un unico micro-cavo cossiale.

AVM ha scelto un'antenna Airgain N5X20SC, una soluzione dedicata per il funzionamento a frequenze comprese tra 4,9 e 5,9GHz. Si tratta quindi del dispositivo di antenna utilizzato dal Fritz!box 7490 per il funzionamento delle reti Wi-Fi in standard 802.11n e 802.11ac. Una seconda antenna di dimensioni maggiori e probabilmente dedicata alle comunicazioni nella banda dei 2,4GHz è invece saldata sull'angolo superiore destro del PCB.

AVM purtroppo non rilascia dettagli relativi alla componentistica hardware integrata nei propri dispositivi ma osservando la scheda elettronica possiamo dedurre alcuni particolari.

Nella zona centrale del circuito stampato è posizionato un dissipatore passivo fissato con del collante a un'ulteriore elemento dissipande in materiale metallico. Questa scelta supponiamo offra anche buone caratteristiche di schermatura alla componentistica presente al di sotto del dissipatore, e con ogni probabilità si dovrebbe trattare del SoC vero e proprio dedicato alla gestione del centralino.

Per la gestione delle comunicazioni Wi-Fi in standard 802.11ac AVM si affida a un chip prodotto da Qualcomm: nella parte inferiore sinistra della scheda elettronica è infatti presente il componente Qualcomm Atheros QCA9880, soluzione in grado di gestire uno schema 3x3 MIMO.

Poco sopra questo componente è invece ben visibile il chip CPC5622 di Ixysic al quale è demandata interamente la gestione della linea analogica e, più in generale, delle funzionalità telefoniche. Un altro componente facilmente individuabile sul PCB è identificato dalla sigla STARTAN XC3S100E: si tratta di un chip in formato Field Programmable Gate Array prodotto da Xilinx.

Sul PCB sono poi facilmente individuabili tutti i connettori accessibili dall'esterno dello chassis: sul lato sinistro è prevista una porta USB 3.0, sul retro sono invece presenti 4 porte Gigabit con connettore RJ45, 2 connettori per telefoni analogici e gli ingressi per la linea telefonica o ISDN.

A titolo di confronto segnaliamo che un collegamento 802.11ac in un ambiente reale e in condizioni particolarmente favorevoli può garantire un downlink di 280Mbps e un uplink di 140Mbps, mentre il medesimo collegamento in 802.11n offre velocità pari a un terzo di tale valore.

Per un approfondimento più completo di test vi rimandiamo a questa pagina nella quale sono descritte in dettaglio anche le modalità di test e i dispositivi utilizzati.

Sul piano teorico il nuovo protocollo 802.11ac promette anche migliori risultati per quanto riguarda la portata del segnale. Con il nuovo standard infatti vengono introdotte anche specifiche relative al beamforming, non una novità assoluta ma con la differenza che in passato era una tecnica implementata dai singoli produttori e non conforme a un preciso standard. Senza scendere in eccessivi tecnicismi ricordiamo che le tecnologie di beamforming permettono l'ottimizzazione del collegamento radio: il segnale radio viene processato al fine di determinare quale sia l'angolo presente tra client e router/centralino e su tale direzione viene indirizzata maggior energia RF.

Per quanto riguarda l'efficacia dell'erogazione della connessione su varie distanze, dai 280MBps del downlink rilevati in condizioni ideali si cala a circa 180Mbps già a 11 metri di distanza con router e dispositivo che riceve la connessione in vista. Anche in questo caso vi rimandiamo a questo articolo per ulteriori dettagli.

 
^