Resident Evil nella modernità: ecco The Evil Within

Resident Evil nella modernità: ecco The Evil Within

Negli studi di Londra di Bethesda abbiamo provato su PC le due demo di The Evil Within allestite da Tango Gameworks per l'E3, corrispondenti ai capitoli 4 e 8 del nuovo survival horror diretto dall'autore di Resident Evil, Shinji Mikami. Un gioco ancora difficile da giudicare, perché chiaramente va provato più a fondo, ma che promette un coraggioso incrocio fra The Last of Us e lo stesso Resident Evil.

di pubblicato il nel canale Videogames
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Nella nuova demo, invece, veniamo catapultati nel capitolo 4, intitolato "Inner Sanctum". Notiamo come Tango Gameworks in questa prima fase di anteprima, non mostri i capitoli interi, ma solo le parti iniziali degli stessi. Ci ritroviamo in una zona di campagna, in cui il protagonista, accompagnato da un personaggio guidato dall'intelligenza artificiale, il Dottor Jimenez, deve penetrare ed esplorare delle case di legno in stile tipicamente rurale. L'azione si svolge di notte e dei fuochi squarciano l'atrimenti totale oscurità di questa location di gioco. Dei fulmini rendono improvvisamente e solo per un istante tutto visibile, ma questa è un'arma solo per gli zombi.

Come spiega il tutorial, infatti, possiamo scivolare alle spalle dello zombi e, se siamo sufficientemente silenziosi, attaccarlo mentre non ci osserva e farlo fuori. Notiamo subito come il protagonista sia molto più agile rispetto a quanto siamo abituati in Resident Evil, ma allo stesso tempo non è un super-eroe. Attaccare gli zombi ci ricorda le strategie d'attacco ai Clicker di The Last of Us: bisogna spostare lo stick del gamepad in maniera quasi impercettibile per non fare rumore. Gli zombi, infatti, ci vedono poco, ma hanno un udito molto sensibile.

Inoltre, il loro comportamento è imprevedibile: si girano di scatto e stanno sempre sull'allerta. Naturalmente essere visti comporta l'innesco di un combattimento corpo a corpo, che richiede un gran numero di risorse per essere portato a termine vittoriosamente. Per tutti questi motivi, conviene quasi sempre aggirare gli zombi, perlomeno qualora ce ne fosse l'opportunità.

Gli zombi, inoltre, non muoiono immediatamente. Se anche scaricate molti proiettili sul loro corpo e li vedete collassare a terra, non potrete sentirvi al sicuro. Dopo qualche istante, infatti, ecco che torneranno in piedi e riprenderanno a darvi la caccia. Camminano lentamente, quasi a ignorare il pericolo incombente per loro, ma improvvisamente ecco che iniziano a scattare, portandosi a due passi dalla posizione del giocatore, pronti ad azzannarlo. Per uccidere definitivamente gli zombi i giocatori hanno due possibilità: fare esplodere il loro cranio con un colpo per assestato o dare fuoco al loro corpo. Quando sono a terra, infatti, possono esse bruciati con l'ausilio di un fiammifero o di una torcia. Attenzione, però, perché anche i combustibili si consumano rapidamente.

Il giocatore può esplorare le varie abitazioni che si trovano in questo piccolo insediamento urbano. In una di queste troviamo un grasso personaggio che il Dottor Jimenez sembra conoscere. Ma l'uomo è stato colpito dall'infezione, e da lui i due protagonisti non potranno quindi carpire alcuna informazione.

A un certo punto, però, uno dei mostri trascina una ragazza in una delle due case. Sebastian e Jimenez si fiondano per salvare la ragazza, che è anche l'obiettivo della loro indagine. Entrano nell'abitazione, che si caratterizza per lunghi e tetri corridoi e finalmente ritrovano i due. Sebastian inizia una feroce colluttazione con l'essere abominevole e, se si ha successo, Jimenez e Leslie possono ricongiungersi. I tre vanno via ma ecco che succede qualcosa di assolutamente imprevedibile. La conformazione geometrica dell'abitazione cambia e le scale che prima portavano all'aperto adesso non ci sono più. È come se i tre fossero stati condotti in una dimensione parallela.

Compare l'oscura figura di cui parlavamo nella pagina precedente, il cui nome apprendiamo essere Ruvik. La ragazza risulta sconvolta alla vista di Ruvik, e comincia a ripetere instancabilmente le parole: "Loosing your mind". Poi, Sebastian, da solo, si trova in una stanza dalle cui pareti sgorgano litri e litri di sangue.

 
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