Daylight, il primo gioco (indie) con Unreal Engine 4

Daylight, il primo gioco (indie) con Unreal Engine 4

Il titolo indipendente di Zombie Studios offre una grafica basata su Unreal Engine 4, la nuova tecnologia Epic che segnerà definitivamente l'ingresso nella prossima generazione di videogiochi. Tuttavia, e lo diciamo subito, non bisogna attendersi da questo gioco chissà quali meraviglie sul piano grafico. È comunque una buona occasione per analizzare un titolo molto coinvolgente, capace di incutere tanta paura al giocatore, e le tecnologie NVIDIA utilizzate da Zombie.

di pubblicato il nel canale Videogames
NVIDIAEpic
 

La luce del giorno

Prima di passare alla parte tecnica, in cui dettaglieremo tutte le peculiarità grafiche dell'Unreal Engine 4 che risultano esaltate da Daylight e come vengono sfruttate le tecnologie NVIDIA, facciamo luce, è proprio il caso di dirlo, sulla storia e i retroscena del nuovo titolo ad alta tensione di Zombie Studios.

La protagonista Sarah, all'inizio del gioco, si risveglia per ragioni misteriose in un ospedale abbandonato e deve cercare una via d'uscita. L'ospedale si trova su un'isola apperentemente abbandonata, che però sembra avere una storia fitta di eventi e di tragedie. Sarah dovrà fare i conti con il suo passato e con la sua forza di volontà per trovare una via d'uscita dall'ospedale e dall'isola, e rivedere così la luce del giorno.

La teocrazia puritana del villaggio di New Kipling ha tenuto nascosta una serie di omicidi e di sparizioni. Il clero, inoltre, ha emesso sentenze su sentenze su un gruppo di donne accusate di aver compiuto crimini a sfondo religioso, di satanismo e di altri reati. Condannate all'inferno e private degli ultimi diritti civilli, le donne furono sommariamente giustiziate e sepolte lungo l'isola. Quanto successo a New Kipling condizionò altre comunità vicine, come quelle di Plymouth, Boston e Salem. Le tombe senza nome furono dimenticate fino alla creazione dell'ospedale.

Il Mid Island Hospital fu fondato nel 1700, secondo quanto si apprende dalle reminescenze e dai messaggi che il giocatore può ritrovare nei lunghissimi corridoi che è chiamato a esplorare. L'America Coloniale cominciava il suo percorso di espansione, insieme purtroppo alla diffusione della tubercolosi. Fra le devastazioni arrecate dalla malattia e quelle dovute alle guerre con i francesi, l'ospedale si riempiva di nativi americani e di britannici, di malati e di feriti. Lo smaltimento dei cadaveri veniva realizzato alla buona. Quando iniziò la Guerra Civile, poi, il Mid Island Hospital non fu più al centro dell'attenzione pubblica. Perlomeno fino agli inizi del '900.

La fine del secolo aveva portato tanti progressi nel settore medico e ridotto drasticamente la necessità di ricorrere agli ospedali. In quel periodo, inoltre, aumentò la criminalità, e una parte del Mid Island Hospital fu adibito di conseguenza a prigione. Le camere di degenza furono dotate di sbarre, e l'edificio iniziò a riempirsi di criminali e di psicopatici. Scoppiò la tensione nell'edificio, e iniziarono a fuoriuscire delle storie di omicidi, di esperimenti medici brutali e illegali, e di brutali violenze. Quello che una volta era un ospedale venne così messo sotto controllo. La Grande Depressione impedì di ottenere ancora i finanziamenti che erano arrivati fino a quel momento e, sei anni dopo, il reparto penitenziario venne abbandonato e l'edificio tornò a essere un ospedale.

Alla fine degli anni '30, una nave a vapore piena di turisti si capovolse al largo della costa di New Kipling, e circa mille passeggeri risultarono annegati. I cadaveri arrivarono presto sulle rive dell'isola, e il Mid Island Hospital si trasformò velocemente in un obitorio improvvisato. Ma tutti questi fatti fecero crescere a dismisura i costi della struttura, fino a provocarne la chiusura nel 1948. Da quel momento fino agli anni '80, l'ospedale marcì nell'oscurità e ben presto fu destinato all'oblio. I mobili e alcuni documenti, inoltre, vennero lasciati lì, abbandonati.

Al culmine di questa storia subentrano i fatti di Sarah Gwynn, che si risveglia in quell'edificio in cui apparentemente non è mai stata. Si trova lì senza alcuna motivazione evidente. La struttura che non vede anima viva da quasi 30 anni, anche se in passato la G&C Investments Corp aveva avviato delle trattative per comprarla e trasformarla in un ospizio. Dopo diversi mesi di trattative, improvvisamente la G&C abbandonò il suo progetto, apparentemente senza ragioni.

 
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