Wargame Red Dragon: da R.U.S.E. alla guerra vera

Wargame Red Dragon: da R.U.S.E. alla guerra vera

Wargame, giunto al terzo episodio, è uno strategico in tempo reale con componenti da gestionale particolarmente adatto ai veri fan del genere. Rigoroso, complesso da padroneggiare e potente, sfrutta la quarta versione del motore grafico Iriszoom, già visto in R.U.S.E., gioco dal quale Wargame mutua però più di un elemento.

di pubblicato il nel canale Videogames
 

Conclusioni

In fin dei conti, Wargame è un gioco interessante che sicuramente va provato dagli appassionati di strategia in tempo reale che sono alla ricerca di prodotti rigorosi e che richiedono un certo sforzo ad essere padroneggiati. Offre la possibilità di organizzare delle strategie articolate all'interno di uno scenario realistico, sfruttando una buona tecnologia capace di gestire ampie mappe di gioco. Inoltre, la contestualizzazione politica ideata da Eugen Systems è interessante e rende il tutto ancora più credibile e seguibile.

Ci sono dei difetti storici, però, per quanto riguarda questa struttura di gioco, e riguardano una certa carenza in dinamismo. Le mappe di gioco non sono così vive come ci si potrebbe aspettare e molto spesso questo rende le battaglie troppo simili tra di loro. Pensate alla necessità di dover attaccare una regione e di non riuscirci dopo il primo tentativo, perché rimangono ancora dei sparuti gruppi di truppe avversarie. Fate un secondo tentativo, ed ecco che vi ritroverete a dover lottare negli stessi posti e a dover controllare le stesse zone sensibili. Ma potrebbe servire un terzo, un quarto, addirittura un quinto tentativo. E queste battaglie non si differiranno in maniera sostanziale tra di loro.

Inoltre, non c'è un numero di novità così importante da giustificare un nuovo capitolo. Sono state inserite le unità marittime, e nuove mappe che possano consentire ai giocatori di sfruttarle a fondo, ma le meccaniche di gioco sono rimaste pressoché immutate dai tempi addirittura di R.U.S.E. Questo lo renderà particolarmente interessante per coloro che sono già fan, ma scoraggerà i nuovi arrivati. Innanzitutto, perché ci sono nuovi elementi che rendono ancora più complesso padroneggiare il gioco, e poi perché devono scontrarsi nelle sessioni multiplayer con giocatori molto abili, perché hanno acquisito esperienza nel corso degli anni.

È interessante invece lo scenario storico alternativo pensato da Eugen Systems, che sposta l'azione dall'Europa al Mar Cinese, mentre le nazioni prima protagoniste, come Regno Unito e Unione Sovietica, si fanno da parte per lasciare spazio alla Cina e alle due Coree. C'è tutto un contesto politico, visto che ognuna di queste nazioni viene inserita in vicende comunque credibili, incrementando il coinvolgimento del giocatore all'interno dello scenario fittizio.

Eugen Systems ha poi rivisto il bilanciamento delle unità, il che è molto utile soprattutto per le sessioni di gioco multiplayer. Le unità anfibie costituiscono un'importante aggiunta, anche perché rappresentano un collegamento importante fra parte marittima e combattimenti sulla terraferma. È inoltre cambiato il modo con cui la fanteria interagisce con gli edifici.

Abbiamo dato un giudizio positivo alla parte tecnologica, ma bisogna sottolineare anche dei difetti. Innanzitutto alcuni elementi grafici sono più approssimativi di altri, mentre Eugen Systems non pone ancora rimedio a un problema storico della serie, che ha a che fare con il feedback restituito al giocatore in seguito ai combattimenti. Molto spesso non ha un'idea chiara del perché le unità hanno perso uno scontro con altre unità. Ci sono delle statistiche, ma non si ha una corrispondenza visiva chiara di ciò che è avvenuto sul campo di battaglia.

I fan di Wargame ameranno sicuramente anche Red Dragon, perché i nuovi combattimenti marittimi sono godibili e spettacolari da vedere e le ripercussioni sulla parte politica interessanti, visto che si possono assediare le coste e le unità a difesa in vari modi differenti sfruttando le differenti caratteristiche delle imbarcazioni. Però il gioco è meno indicato per i novizi, che devono imparare tante cose con un tutorial non proprio esaltante, avere a che fare con altri giocatori molto più abili e scendere a compromessi con i limiti di dinamismo e di feedback visivo tipici della serie.

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