Recensione The Elder Scrolls Online: da Skyrim al MMORPG (Live Gameplay)

Recensione The Elder Scrolls Online: da Skyrim al MMORPG (Live Gameplay)

Tre redattori hanno preparato una super-recensione di The Elder Scrolls Online, il nuovo MMORPG di Bethesda che da un lato punta su una base già solida, dall'altro introduce delle piccole e interessanti novità. Tre pareri, 12 pagine, un video di quasi 20 minuti. Cosa volete di più?

di , Rosario Grasso, Jonathan Russo pubblicato il nel canale Videogames
 

Al mio segnale, scatenate l'inferno

Tutte le mura e porte dei castelli sono distruttibili in Cyrodiil, elemento essenziale per conquistare l'obbiettivo e per garantire ciò abbiamo a disposizione una vasta gamma di armi da assedio, come già visto in molti altri titoli con RvR come DAoC e il recentemente deceduto Warhammer Online. Le armi sono acquistabili per una modesta cifra di AP presso i mercanti di siege weapons.

Sono presenti i trabucchi, utili per danneggiare le mura e portoni, ma risentono di un tempo di ricarica decisamente lungo, poi vi sono le classiche catapulte, ottime per causare danni AoE ai giocatori nemici con DoT di fuoco o malattia e per rallentarli. Le baliste, a raggio più limitato ma con un rateo di fuoco maggiore, sono eccellenti per distruggere le armi d'assedio nemiche. Infine troviamo l'ariete, per causare danni ingenti ai portoni dei castelli, maneggiabile fino a 6 persone contemporaneamente e la loro nemesi, l'olio bollente, in grado di decimare i malcapitati che si trovano sotto al suo raggio d'azione. Tutte le armi sono distruttibili ma anche riparabili, inoltre sono utilizzabili sia in attacco che in difesa, tranne l'ariete e l'olio, per ovvie motivazioni.

In generale l'esperienza PvP proposta in Teso è coinvolgente e divertente. Dato che le abilità non possiedono tempi di ricarica, sarà necessario imparare a gestire in modo intelligente le barre del mana e di stamina, elemento in grado di definire la skill di una persona.

Ho riscontrato una certa propensione all'utilizzo delle armi a lungo raggio, come staffe ed archi poiché vi troverete spesso in gruppi abbastanza numerosi contro gruppi altrettanto numerosi e nell'avanguardia si trovano i temerari alla ricerca del combattimento ravvicinato ma è anche la parte del gruppo più soggetta a perdite.

La modalità di gioco naturalmente è affetta dal problema dello zerg di massa, ovvero orde di giocatori che si abbattono su pochi malcapitati appartenenti ad un alleanza nemica, asfaltandoli in pochi secondi, anche se le enormi dimensioni di Cyrodiil (la zona è grande quando l'intera mappa presente in TES 4) e il grande numero di obbiettivi conquistabili garantiscono una distribuzione omogenea delle persone giocanti.

Non è presente al momento in gioco un supporto per la creazione di alleanze tra gilde e la totale mancanza del nome di gilda sopra al proprio personaggio rende difficile identificare i giocatori appartenenti ad un gruppo, mancanza che personalmente ritengo indispensabile per generare un rapporto di odio/amore con nemici ed alleati.

Un'altra feature mancante ma alla quale gli sviluppatori hanno espresso un certo interesse a riguardo è la presenza di un dungeon PvPvE in stile “Darkness Falls” proveniente da DAoC o “The Depths” annunciato per l'MMO in via di sviluppo Camelot Unchained, in grado di aggiungere maggiori contenuti per il PvP.

Durante la mia esperienza PvP ho particolarmente apprezzato la resa dell'engine del gioco, in grado di gestire la presenza di numerosi giocatori (fino a 2000) mantenendo un eccellente framerate e generalmente privo di lag. Questa nuova modalità nel mondo di The Elder Scrolls sarà in grado di regalarvi numerose ore di sanguinoso intrattenimento.

 
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