Recensione The Elder Scrolls Online: da Skyrim al MMORPG (Live Gameplay)

Recensione The Elder Scrolls Online: da Skyrim al MMORPG (Live Gameplay)

Tre redattori hanno preparato una super-recensione di The Elder Scrolls Online, il nuovo MMORPG di Bethesda che da un lato punta su una base già solida, dall'altro introduce delle piccole e interessanti novità. Tre pareri, 12 pagine, un video di quasi 20 minuti. Cosa volete di più?

di , Rosario Grasso, Jonathan Russo pubblicato il nel canale Videogames
 

Il parere di Rosario Grasso

Direi che The Elder Scrolls Online è il frutto di un lavoro "onesto", con tutti i pregi e i difetti che ciò può comportare. Zenimax Online Studios ha inteso prima di ogni cosa creare un MMORPG solido, che riprendesse tutti gli aspetti principali del genere e che non rischiasse quasi in nessun elemento. Da un certo punto di vista abbiamo quindi un titolo valido e senza crepe, ma dall'altro si fatica tantissimo a trovare dei punti di vera differenziazione rispetto ad altri prodotti già presenti sul mercato.

The Elder Scrolls Online è quindi una sorta di layer di Star Wars The Old Republic, visto che ricorda il titolo BioWare nei combattimenti, nella grafica dei personaggi e nella struttura dei mondi di gioco. Lo supera, a mio modo di vedere le cose, principalmente in due aspetti: nel livello di dettaglio del mondo di gioco e per la presenza dei dungeon pubblici, che rendono l'esperienza veramente multiplayer in ogni momento di gioco, anche appunto quando si affrontano le missioni secondarie all'interno di istanze separate rispetto al mondo principale.

Ma, attenzione, perché gli elementi meglio riusciti di Teso coincidono anche con gli aspetti critici della produzione di Zenimax Online Studios. Gli stessi dungeon pubblici, infatti, spesso generano caos e imprecisione: per esempio, nel momento in cui una quest prevede di uccidere un boss, se un altro giocatore ha da poco compiuto la stessa azione bisognerà aspettare il respawn del boss per poter completare la quest. Inoltre, alcuni dungeon diventano assolutamente confusionari e la presenza di tanti PG li declassa dal punto di vista della sfida. Ecco che, ad esempio, con un personaggio di livello inferiore si può pulire rapidamente un dungeon perché si benefica dell'aiuto "al volo" ottenuto da altri personaggi presenti nella stessa zona.

L'altro elemento che conferisce qualità al titolo Betheda, e che lo distingue stavolta notevolmente rispetto ad altri MMORPG, è quello della personalizzazione del personaggio che si interpreta. Come ha spiegato Jonathan in un'altra parte dell'articolo, è stato riproposto il medesimo sistema già visto nelle controparti single player, che è stato adattato al multiplayer di massa solo in aspetti secondari, come una semplificazione nelle classi di partenza. Questo vuol dire che il giocatore può partire da un mago per poi trasformare completamente il suo personaggio, rendendolo un guerriero forte con le armature pesanti se vuole.

Ad esempio, avevo creato un mago non molto abile nelle pratiche di evocazione ma, nel momento di sbloccare l'abilità più potente, la cosiddetta Ultimate, avevo voglia di poter utilizzare una creatura da evocare. Ma durante il gameplay avevo preferito gli altri due rami che contraddistinguevano la mia classe. Ecco che mi sono trovato a dover rimediare, e a usare più frequentemente le abilità di evocazione per ottenere il rank necessario per sbloccare quella Ultimate.

L'altra faccia della medaglia riguarda il fatto che così è difficile organizzare l'end-game. Le gilde faranno fatica a trovare i personaggi che servono per completare al meglio la squadra, proprio perché non ci sono personaggi di destinazione prefissati come capita negli altri MMORPG. E allora si tratta di una scelta ben precisa di Zenimax Online Studios, che evidenzia anche il problema del giudizio su un MMORPG se non lo si è giocato per centinaia di ore. Come sarà l'end-game?

Sicuramente presenta dei disequilibri evidenti sin da subito. Per esempio servono molte risorse per poter essere competitivi nell'assedio delle strutture presidiate dalle fazioni nemiche. La mappa di gioco è poi assolutamente vasta, e questo comporta tempistiche di spostamento cospicue. Inoltre, si ha la sensazione che Zenimax Online Studios abbia voluto creare un end-game in qualche modo casual: una di quelle esperienze multiplayer in cui i giocatori entrano, fanno quello che devono fare, escono dalla partita, e tutto finisce lì.

Una diversificazione così importante per le classi di destinazione, infatti, rende difficile la coordinazione fra i team e anche l'approntare tattiche ben studiate e profonde. Sembra più un'impostazione che favorisce l'immedesimazione nel mondo di Elder Scrolls piuttosto che il tentativo di creare un titolo che offra una sfida veramente notevole al giocatore. E questa sensazione si ha anche in tutta la parte di leveling con le quest: il giocatore è sempre guidato all'interno di un'esperienza anche emotiva e cinematografica, proprio come accade in un gioco single player.

D'altronde, la presenza delle tre fazioni, di una mappa, quella di Cyrodiil, così ben costruita, di ottime magie che rendono i combattimenti molto gradevoli alla vista sotto il profilo fantasy, rendono comunque il PvP godibile, perlomeno per le prime partite.

Dal punto di vista tecnico, invece, a mio modo di vedere le cose The Elder Scrolls Online presta il fianco a una serie di critiche, e non tanto per il fatto che la profondità visiva è senz'altro inferiore rispetto alla controparte single player. Purtroppo non abbiamo ancora la tecnologia per rendere Skyrim, con quella densità per il mondo di gioco, adatto al gioco online di massa. E sarebbe veramente una goduria poter vivere un mondo del genere in versione MMORPG.

Se questo non è al momento ottenibile, ci saremmo invece aspettati un lavoro migliore a livello di animazioni e per quanto riguarda la fluidità dei combattimenti. Invece, nella maggior parte dei casi, perlomeno in PvE, basta arretrare un po' per riuscire ad assestare i colpi che servono per mettere fuori combattimento anche i nemici di livello sensibilmente superiore al nostro. Qualche rara schivata e la necessità di venire fuori dalle parti rosse, quelle su cui impatteranno le magie più forti dei mobs, è il massimo del movimento richiesto al giocatore. Le tattiche, soprattutto nella parte di leveling co-op, insomma sono quasi del tutto superflue a causa di questo livello di approssimazione per i combattimenti.

Un altro limite notevole riguarda l'eccessiva staticità del mondo di gioco. La progressione, insomma, è uguale per tutti i personaggi, e il mondo è sempre identico per chiunque. L'unico vago tentativo di dare dinamismo al tutto riguarda le cosiddette Dark Fissures. Si tratta di portali che appaiono casualmente sulla mappa, e rimangono per qualche minuto, dai quali fuoriescono orribili creature inviate sul mondo da Molag Bal. I giocatori devono coalizzarsi per sventare la minaccia, ma sempre all'interno di una componente di gameplay che rimane secondaria rispetto al fulcro dell'esperienza.

C'è poi un canone mensile da pagare, il che rischia di essere una componente anacronistica in un'epoca storica in cui regna ormai incontrastrato il free to play. E se Star Wars The Old Republic, rispetto al quale Teso si discosta molto poco per la maggior parte degli aspetti di gioco, è dovuto passare al f2p dopo pochi mesi, risulta difficile capire come Bethesda possa affrontare questa sfida.

Insomma, tanti punti a favore e tanti punti contrari, ma alla fine l'unica domanda che ha senso porsi è: Teso è un'esperienza che può dare qualcosa in più all'appassionato di lunga data di Elder Scrolls? E la risposta è senz'altro si, principalmente per un'ottima ricostruzione del mondo di gioco, del lore e dell'artisticità tipici della serie. Certo, non ai livelli di profondità delle controparti single player, ma comunque con una buona emulazione. Se vale la pena spendere 12,99 € al mese per avere tutto questo? A questa domanda solo voi potete dare una risposta.

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45 Commenti
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Armage10 Aprile 2014, 12:01 #1
Per chi è interessato faccio la recensione brevissima: ennesimo wow-clone di quelli che tanto vale giocare a wow.

Qualche appassionato della serie lo negherà, dirà che qui ci sono tre fazioni quindi cambia TUTTO, ecc ecc.

ciao!
KetchupX10 Aprile 2014, 12:12 #2
Diciamo che tutti gli MMPORG usciti dopo WOW forse sono cloni ma sinceramente parlando PERCHE' tanto vale giocare a WOW.
Ambientazione totalmente diversa, personaggi totalmente diversi, lore di TES. Non stiamo parlando di un gioco a caso, ovvio deve avere il supporto che merita.
Io lo trovo come un OTTIMA alternativa WOW.
Per quanto riguarda l'abbonamento è vero che di questi tempi si preferisce spendere meno ma se lo si paga su WOW perchè qui non lo si dovrebbe fare? certo che se uno paga e si rende conto che i suoi soldi sono gettati al vento sono d'accordo anch'io a dire "tanto valeva farlo f2p", ma se gli sviluppatori riescono a dare un seguito con aggiornamenti e correzione bug tutto ha un senso.
GreenJoe10 Aprile 2014, 13:52 #3
E' un mmo fatto piuttosto bene, ma non aggiunge niente di nuovo al mercato. Giocandolo in beta ho sentito subito la sensazione di già visto, pur essendo un buon titolo, quindi a parer mio non ne vale la pena considerando che dovrei comprare scatola, più sottoscrizione, più eventuale shop in game.
IL_mante10 Aprile 2014, 14:43 #4
Nessun talent tree: il sistema di abilità di Teso

... Ogni classe ha tre rami di abilità unici ...


Hulk910310 Aprile 2014, 14:51 #5
Non c'è modo di provando in trial??? Qualche pass magari? No eh??
Epoc_MDM10 Aprile 2014, 14:52 #6
Originariamente inviato da: KetchupX
Ambientazione totalmente diversa, personaggi totalmente diversi, lore di TES. Non stiamo parlando di un gioco a caso, ovvio deve avere il supporto che merita.
Io lo trovo come un OTTIMA alternativa WOW.


Ma la modalità di gioco è sempre la stessa, sempre le stesse cose da fare e allo stesso modo. Il discorso è: non hai MAI giocato a wow? Allora va bene. Hai giocato per anni a wow? probabilmente non rinnoverai dopo il mese gratis. IMHO non è una valida alternativa.

Aggiungo, la riuscita di un MMORPG si evince dal numero di server privati che ne nascono in seguito.
Timewolf10 Aprile 2014, 16:29 #7
piu' che altro la storia dei dungeon pubblici mi fa pensare.

Se non sono divisi in istanze private, come si puo' iniziare un dungeon dall'inizio e ripulirlo per bene? quando c'e' il respawn dei boss?
davo3010 Aprile 2014, 16:30 #8
Il problema dell'abbonamento non è l'abbonamento stesso, ma quello che ci sta dietro. Il 90% dei f2p, b2p, ecc fanno pena. Quindi tra i 2 preferisco un gioco ben fatto e ben supportato anche a pagamento (vedi wow e FFXIV, infatti gioco ad entrambi, e il secondo consiglio di provarlo se ne avete la possibilità che dei b2p o f2p malfatti il cui unico obiettivo e far soldi attraverso microtransazioni.
whitecrystal10 Aprile 2014, 20:05 #9
A mio parere, è invece proprio l'originalità il punto forte di ESO.
Ho giocato a moltissimi MMORPG da Ultima Online in poi, inclusi 8 anni di WoW. E ESO è il primo dell'era post-WoW in cui veramente mi sembra di giocare a qualcosa di nuovo. Ha preso le idee più interessanti degli ultimi MMO, migliorandole. Qualche esempio:

- il sistema di combattimento non a target ma col mirino (stile TERA), frenetico, tutto basato su movimento, schivate, blocchi e contrattacchi;
- il sistema di skill legato oltre che alla classe, alle armi (stile GW2, ma molto più profondo), alle armature, e alle gilde, che permette *veramente* a ogni classe di soddisfare qualsiasi ruolo in maniera efficace, nonché di creare "classi personalizzate" (mago evocatore con spada a due mani e armatura pesante? ammazza-vampiri? templare caster? le combinazioni sono innumerevoli, e scegliendo accuratamente le skill molte sono assolutamente efficaci);
- il concetto di esplorazione, con l'assenza di "quest hub" ma con quest, eventi, ministorie, dungeon, sparsi a giro per la mappa;
- quest dalla trama avvincente in pieno stile elder scrolls (è il primo MMO in cui mi fermo a leggere il testo di tutte le quest), molte con scelte "etiche" che influenzano veramente lo scorrere degli eventi (mi son trovato, in una zona di livello 40, a fare una quest da un npc che si trovava lì a causa di una mia scelta in una quest sull'isola di partenza, al livello 5)
- il pvp veramente di massa, con ogni istanza di cyrodiil che ospita 1500-2000 player, assalti a castelli con centinaia di giocatori su schermo (senza troppi risentimenti di fps, nonostante giochi da un portatile).
- il crafting per tutti i gusti, dal semplice cuoco "raccatta gli ingredienti, trova le ricette e cucina" alle cose complesse tipo fabbro, con la ricerca dei libri particolari che insegnano i vari stili e delle forge sparse a giro per il mondo che permettono il craft di set particolari, passando per l'alchimista che combina le erbe scoprendone gli effetti).

Ok ho scritto anche troppo, torno in game dal mio mago arciere .
Bestio10 Aprile 2014, 21:56 #10
Io ho provato la beta, non mi ha convinto al 100%, ma dire che è "uguale" a WoW è come dire che qualsiasi FPS è uguale a Doom.

Prima di prenderlo voglio vedere Wildstar, per certi versi mi ispira di più (mi sembra meno statico e un po più "sandbox", son stufo di theme park) ed essendo entrambi ad abbonamento non mi va di pagarli entrambi.

Ma anche io penso che l'abbonamento mensile sia sempre la cosa miglior per evitare il Pay To Win, che per me è la vera rovina dei MMORPG FTP odierni, percui se il gioco merità veramente lo pago volentieri.

Quello che odio è il fatto che ti facciano pagare sia client e abbonamento, se mi fai pagare 55€ un gioco non ha senso che poi ci posso giocare solo un mese, se proprio hai bisogno di "monetizzare" al lancio del gioco, almeno dammi 3 mesi compresi.
La cosa giusta sarebbe che se paghi un canone mensile, non dovresti pagare anche il prezzo del gioco, in quanto è come se fosse un noleggio, e quando noleggi un'automobile non è che prima te la fanno pagare come se la comprassi dal concessionario.

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